Territorio
Dehors, con il ricorso al Tar si farà chiarezza anche per Trani e Bisceglie
Unibat: «La regione Puglia ha disatteso le aspettative e illuso associazioni ed esercenti»
Trani - venerdì 11 ottobre 2019
6.48
La notizia del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per fare chiarezza sulla delicata situazione venutasi a determinare dopo che la Soprintendenza ha avviato azione di concertazione con le Pubbliche Amministrazioni per addivenire a Regolamenti comunali condivisi e inderogabili, suscita reazioni nel mondo associazionistico locale in quanto le conseguenze di tale azione giudiziaria potrebbero investire l'intero territorio con grandissima preoccupazione per città ove tale concertazione con la Soprintendenza non vi è stata. In particolare a tremare sono gli esercenti e il mondo politico ed imprenditoriale delle città di Trani e di Bisceglie, con ques'ultima che neppure ha avuto la sensibilità e la correttezza di inserire il Regolamento Dehors nel Documento Strategico del Commercio, da poco approvato in un clima di fortissima contestazione fino alla richiesta di revoca del provvedimento non condiviso con la città, con gli imprenditori, con le associazioni di categoria.
La reazione da parte dell'Associazione di Categoria Unibat è molto forte e si concentra anche sulle mancate promesse da parte della Regione Puglia la quale, nel corso di un'audizione tenutasi martedì 15 maggio 2018 con un'Associazione regionale di Categoria, introdotta dal consigliere regionale barlettano Mennea, nella quale venne sottolineata la indispensabilità di armonizzare i Regolamenti Comunali, eliminando tutta una serie di ostacoli procedurali e burocratici a carico degli esercenti che richiedono autorizzazioni alla installazione dei Dehors, al fine di garantire celerità, chiarezza, trasparenza e certezza applicativa del diritto omogeneamente sul territorio pugliese. In tale circostanza fu il Presidente della IV Commissione regionale, dott. Pentassuglia, ad evidenziare la delicatezza del tema trattato e la diffusione delle conseguenti problematiche di carattere Turistico - Commerciale su tutto il Territorio Regionale, che aveva bisogno di dare soluzioni tempestive agli imprenditori, scevre da rimpalli burocratici.
A proposito della Regione Puglia e dei mancati impegni il Presidente Unibat, Savino Montaruli, anche per conto di Unionecommercio Puglia, ha sottolineato la profonda delusione per quanto la Regione Puglia non ha voluto fare, illudendo coloro che in quella circostanza si presentavano come i salvatori del mondo imprenditoriale pugliese salvo poi vanificare tutte quelle promesse mai mantenute. Una presa in giro che ha prodotto enormi danni in quanto i comuni hanno continuato a seguire strade differenziate, senza guida e con grande confusione, generando anche situazioni di confitti di concorrenza sleale tra esercenti operanti nei diversi comuni della Provincia Bat e della Puglia, come anche nel caso della città di Bari. Uno scollamento istituzionale molto preoccupante che rende le istituzioni ancor meno credibili di quanto già lo fossero.
Spero che nelle città di Trani e di Bisceglie si smetta di far finta di nulla e si affronti definitivamente la delicata questione, prima che davvero accada l'irreparabile, come accaduto nella città di Andria con conseguenze pesantissime per esercenti disperati che oggi, e solo oggi, un certo mondo politico e polisindacale vorrebbe proteggere mentre nel corso di tutti questi anni, di fronte a quanto accaduto, tutti hanno girato la testa dall'altra parte. Il ricorso al Tar darà il responso finale anche per le altre città. Gli artefici sicuramente hanno in mente di ottenere una sospensiva di alcuni mesi in modo che si arrivi alle prossime elezioni con la speranza che i nuovi, rinnovati salvatori del mondo, ai quali in pochi credono ormai, addivengano a demolire il lavoro del Commissario Straordinario mentre, nel frattempo, si consumerebbe un'altra stagione di propaganda elettorale di sicura matrice poliassortita – ha concluso Montaruli.
La reazione da parte dell'Associazione di Categoria Unibat è molto forte e si concentra anche sulle mancate promesse da parte della Regione Puglia la quale, nel corso di un'audizione tenutasi martedì 15 maggio 2018 con un'Associazione regionale di Categoria, introdotta dal consigliere regionale barlettano Mennea, nella quale venne sottolineata la indispensabilità di armonizzare i Regolamenti Comunali, eliminando tutta una serie di ostacoli procedurali e burocratici a carico degli esercenti che richiedono autorizzazioni alla installazione dei Dehors, al fine di garantire celerità, chiarezza, trasparenza e certezza applicativa del diritto omogeneamente sul territorio pugliese. In tale circostanza fu il Presidente della IV Commissione regionale, dott. Pentassuglia, ad evidenziare la delicatezza del tema trattato e la diffusione delle conseguenti problematiche di carattere Turistico - Commerciale su tutto il Territorio Regionale, che aveva bisogno di dare soluzioni tempestive agli imprenditori, scevre da rimpalli burocratici.
A proposito della Regione Puglia e dei mancati impegni il Presidente Unibat, Savino Montaruli, anche per conto di Unionecommercio Puglia, ha sottolineato la profonda delusione per quanto la Regione Puglia non ha voluto fare, illudendo coloro che in quella circostanza si presentavano come i salvatori del mondo imprenditoriale pugliese salvo poi vanificare tutte quelle promesse mai mantenute. Una presa in giro che ha prodotto enormi danni in quanto i comuni hanno continuato a seguire strade differenziate, senza guida e con grande confusione, generando anche situazioni di confitti di concorrenza sleale tra esercenti operanti nei diversi comuni della Provincia Bat e della Puglia, come anche nel caso della città di Bari. Uno scollamento istituzionale molto preoccupante che rende le istituzioni ancor meno credibili di quanto già lo fossero.
Spero che nelle città di Trani e di Bisceglie si smetta di far finta di nulla e si affronti definitivamente la delicata questione, prima che davvero accada l'irreparabile, come accaduto nella città di Andria con conseguenze pesantissime per esercenti disperati che oggi, e solo oggi, un certo mondo politico e polisindacale vorrebbe proteggere mentre nel corso di tutti questi anni, di fronte a quanto accaduto, tutti hanno girato la testa dall'altra parte. Il ricorso al Tar darà il responso finale anche per le altre città. Gli artefici sicuramente hanno in mente di ottenere una sospensiva di alcuni mesi in modo che si arrivi alle prossime elezioni con la speranza che i nuovi, rinnovati salvatori del mondo, ai quali in pochi credono ormai, addivengano a demolire il lavoro del Commissario Straordinario mentre, nel frattempo, si consumerebbe un'altra stagione di propaganda elettorale di sicura matrice poliassortita – ha concluso Montaruli.