Determine fantasma: esposto di Forza Trani

Forza Trani comunica di aver presentato un esposto al prefetto della Bat (Carlo Sessa), al procuratore regionale della Corte dei Conti ed al ministro per la pubblica amministrazione ed innovazione tecnologica (Renato Brunetta) chiedendo un intervento per ripristinare la pubblicazione legale degli atti del Comune di Trani, sia on line (servizio non ancora attivato se non per le pubblicazioni di matrimonio) che cartacei (all'appello in bacheca mancano alcune determine del 2010 mai pubblicate). Nell'esposto, Forza Trani segnala anche che la società Amet Spa, totalmente controllata dal Comune di Trani, e quindi soggetta alle stesse norme di pubblicità legale, risulta essere inadempiente poiché sul sito della società, alla sezione bandi di gara (http://www.ametspa.it/bandi) sono presenti esclusivamente i bandi in corso, mentre le gare completate vengono via via rimosse dal sito, senza la pubblicazione di avvenuta aggiudicazione (con indicazione del soggetto aggiudicatario e dell'importo di aggiudicazione).

Forza Trani, dunque, non aspetta più. «Siamo stanchi – scrive Roberto Visibelli - di scrivere lettere, manifesti e comunicati stampa senza essere riscontrati, né per iscritto e né nei fatti. E allora quelle risposte che non vengono fornite al nostro movimento civico dovranno adesso essere fornite alle preposte autorità a cui abbiamo trasmesso l'esposto. E questa mattina, altresì, abbiamo intimato ai vertici comunali di pubblicare atti (relativi allo scandaloso accertamento Ici 2005 e alla nebulosa rimozione degli impianti pubblicitari) che vengono, de facto, secretati».

L'esposto di Forza Trani trae spunto dalla mancata applicazione di quanto prevede il primo comma dell'articolo 32 della legge del 18 giugno 2009 (la numero 69), modificato dal quinto comma dell'articolo 2 della legge del 26 febbraio 2010 (la numero 25) che stabilisce che a far data dall'1 gennaio 2011, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati. Il quinto comma delle legge 69/2009 stabilisce inoltre, che a far data dal pirmo giorno del 2011, le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale, ferma restando la possibilità per le amministrazioni e gli enti pubblici, in via integrativa, di effettuare la pubblicità sui quotidiani a scopo di maggiore diffusione, nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio.

«Nonostante il responsabile del sito informatico del Comune di Trani abbia predisposto l'albo pretorio telematico - si legge nell'esposto - l'albo, ad eccezione della sezione delle pubblicazioni di matrimonio, non viene utilizzato per la pubblicazione degli atti comunali, che invece vengono ancora (e non tutti) affissi all'albo pretorio cartaceo all'interno della casa comunale. Il movimento civico Forza Trani, sin dal 24 gennaio 2011, ed in più occasioni, ha pubblicamente segnalato la palese violazione di legge, senza che nessun funzionario comunale abbia dato spiegazioni in merito».

Forza Trani evidenzia inoltre che «il segretario generale del Comune di Trani ha avocato a sé il diritto di autorizzare la pubblicazione degli atti del Comune di Trani. Non è ben chiaro in base a quale normativa. Allo stesso segretario comunale è stata conferita in forma retribuita la qualifica di dirigente della prima ripartizione del Comune di Trani (affari generali), a sommesso parere dello scrivente, in violazione della vigente normativa. Inoltre, da indagini svolte da taluni assessori e dallo stesso segretario generale, pare che alcune determinazioni dirigenziali, alcune delle quali risalenti al 2010, richiamate in atti successivi, non risultano a tutt'oggi essere mai state pubblicate, né in formato cartaceo, né in formato digitale».

Forza Trani indica anche le determine fantasma: numero 78/2010 della terza ripartizione (dante causa della successiva determinazione dirigenziale numero 101/2010) e la numero 83/2010, sempre della terza ripartizione (dante causa della successiva determinazione dirigenziale numero 95/2010.