
Politica
Di Leo (Lega): "Ennesimo tentativo del sindaco di decantare meriti inesistenti"
Il consigliere critica aspramente la recente intervista rilasciata dal primo cittadino
Trani - mercoledì 16 aprile 2025
10.37 Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del consigliere Gianni di Leo, Lega Trani.
Mi riferisco ad una intervista del prossimo ex – sindaco riferita all' attività di Palazzo Beltrani. Come un disco rotto che si incanta e si ripete come un moto perpetuo, il prossimo ex – sindaco si riferisce ancora una volta al passato, con il quale evidentemente ha cercato di gareggiare nel corso di questi anni, forse ben consapevole che la sua elezione è stata resa possibile solo grazie ad un terremoto giudiziario denominato "sistema" rivelatosi totalmente infondato .
Continua a riferirsi, con una punta di acredine che sottende invidia e ed anche paura, alle passate amministrazioni...È sempre stato il suo chiodo fisso, perché evidentemente ne ha sofferto molto nel paragone, anche di "moral suasion" personale.
Trani era un'altra città, più luminosa, prima città a dotarsi dell'illuminazione monumentale dei palazzi pubblici. Era più curata, nel verde soprattutto, più pulita, più ordinata con una Villa Comunale degna di tal nome, tra le più belle d' Italia. Visitatela ora, oggi stesso, e fatemi sapere che ne pensate.I cantieri delle opere pubbliche si aprivano e si chiudevano.
Le nostre aziende partecipate erano nostre, realmente. Quello che oggi resta di quella città è di una tristezza disarmante. Dunque il goffo ed ennesimo tentativo di decantare meriti inesistenti, di aprire cantieri facendosi fotografare alle demolizioni, lascerà inevitabilmente il tempo che trova, anzi probabilmente causeranno aumenti di spesa veritiginosi e contenziosi, fino a quando il dolce oblio cancellera' il triste ricordo di questi dieci anni caratterizzati solo da fortuna su disgrazie altrui, purtroppo.
Ritornando ai meriti della crescita di Palazzo Beltrani, sia ben chiaro che vanno tutti ed esclusivamente a chi ininterrottamente dal 2009 ne cura la gestione, con grandi sacrifici, dedizione e soprattutto grandi capacità.
Ed e' un nostro concittadino, a dimostrazione che non dobbiamo sempre cercare altrove per individuare figure capaci di gestire attività amministrative, manageriali e culturali.
Lo strabismo di cui il nostro prossimo ex sindaco ha sofferto, con un occhio puntato a Bari e con l'altro al consenso locale non si potrà dimenticare. Trani di fatto e' diventata una colonia invasa da forestieri.
Sia ben chiaro, noi amiamo chi investe nella nostra città, ma il controllo amministrativo e politico, gli indirizzi di sviluppo e la visione della città devono essere il patrimonio culturale della Politica locale e non devono essere "indotti " dall'esterno. Io, almeno, la penso così. Magari sarò di parte, ma sono orgoglioso della militanza nella compagine politica che un tempo rese Trani quella che dovrebbe e potrebbe ridiventare
Mi riferisco ad una intervista del prossimo ex – sindaco riferita all' attività di Palazzo Beltrani. Come un disco rotto che si incanta e si ripete come un moto perpetuo, il prossimo ex – sindaco si riferisce ancora una volta al passato, con il quale evidentemente ha cercato di gareggiare nel corso di questi anni, forse ben consapevole che la sua elezione è stata resa possibile solo grazie ad un terremoto giudiziario denominato "sistema" rivelatosi totalmente infondato .
Continua a riferirsi, con una punta di acredine che sottende invidia e ed anche paura, alle passate amministrazioni...È sempre stato il suo chiodo fisso, perché evidentemente ne ha sofferto molto nel paragone, anche di "moral suasion" personale.
Trani era un'altra città, più luminosa, prima città a dotarsi dell'illuminazione monumentale dei palazzi pubblici. Era più curata, nel verde soprattutto, più pulita, più ordinata con una Villa Comunale degna di tal nome, tra le più belle d' Italia. Visitatela ora, oggi stesso, e fatemi sapere che ne pensate.I cantieri delle opere pubbliche si aprivano e si chiudevano.
Le nostre aziende partecipate erano nostre, realmente. Quello che oggi resta di quella città è di una tristezza disarmante. Dunque il goffo ed ennesimo tentativo di decantare meriti inesistenti, di aprire cantieri facendosi fotografare alle demolizioni, lascerà inevitabilmente il tempo che trova, anzi probabilmente causeranno aumenti di spesa veritiginosi e contenziosi, fino a quando il dolce oblio cancellera' il triste ricordo di questi dieci anni caratterizzati solo da fortuna su disgrazie altrui, purtroppo.
Ritornando ai meriti della crescita di Palazzo Beltrani, sia ben chiaro che vanno tutti ed esclusivamente a chi ininterrottamente dal 2009 ne cura la gestione, con grandi sacrifici, dedizione e soprattutto grandi capacità.
Ed e' un nostro concittadino, a dimostrazione che non dobbiamo sempre cercare altrove per individuare figure capaci di gestire attività amministrative, manageriali e culturali.
Lo strabismo di cui il nostro prossimo ex sindaco ha sofferto, con un occhio puntato a Bari e con l'altro al consenso locale non si potrà dimenticare. Trani di fatto e' diventata una colonia invasa da forestieri.
Sia ben chiaro, noi amiamo chi investe nella nostra città, ma il controllo amministrativo e politico, gli indirizzi di sviluppo e la visione della città devono essere il patrimonio culturale della Politica locale e non devono essere "indotti " dall'esterno. Io, almeno, la penso così. Magari sarò di parte, ma sono orgoglioso della militanza nella compagine politica che un tempo rese Trani quella che dovrebbe e potrebbe ridiventare