Politica
Direttore Generale per il Comune di Trani
Ferrante: «Ma il Comune ha realmente bisogno di una figura del genere?»
Trani - mercoledì 13 giugno 2007
«Nell'augurare sentitamente un buon lavoro ai neo assessori comunali non posso non soffermarmi sull'intendimento da parte del Sindaco di nominare un Direttore Generale per il Comune di Trani.
Tale figura è stata introdotta con la prima legge Bassanini del maggio 1997 di accentuare la separazione fra il compito di indirizzo politico della giunta e quello di tipo gestionale dei Dirigenti. Ma il Comune ha realmente bisogno di una figura del genere?
Con un bilancio di previsione "appeso" alla vendita di beni comunali (a giorni scadono i termini di presentazione delle offerte) e con l'esorbitante Ici che i tranesi stanno pagando proprio per gli errori di gestione amministrativa del passato è coscienzioso parlare di aggravamento della spesa attraverso queste figure?
Tale incarico graverà sulle casse comunali per circa € 250.000,00 all'anno e la precarietà della situazione del bilancio certamente non consiglierebbe un esborso cosi' cospicuo anche perché l'utilità di detta figura è tutta da dimostrare a meno che non si voglia creare uno sdoppiamento della figura del Sindaco in uno che taglia i nastri ed un altro che amministra di fatto. L'oculatezza nella gestione dei soldi pubblici per qualcuno è, evidentemente, un fastidioso principio da calpestare.»
Fabrizio Ferrante
Socialisti Uniti
Tale figura è stata introdotta con la prima legge Bassanini del maggio 1997 di accentuare la separazione fra il compito di indirizzo politico della giunta e quello di tipo gestionale dei Dirigenti. Ma il Comune ha realmente bisogno di una figura del genere?
Con un bilancio di previsione "appeso" alla vendita di beni comunali (a giorni scadono i termini di presentazione delle offerte) e con l'esorbitante Ici che i tranesi stanno pagando proprio per gli errori di gestione amministrativa del passato è coscienzioso parlare di aggravamento della spesa attraverso queste figure?
Tale incarico graverà sulle casse comunali per circa € 250.000,00 all'anno e la precarietà della situazione del bilancio certamente non consiglierebbe un esborso cosi' cospicuo anche perché l'utilità di detta figura è tutta da dimostrare a meno che non si voglia creare uno sdoppiamento della figura del Sindaco in uno che taglia i nastri ed un altro che amministra di fatto. L'oculatezza nella gestione dei soldi pubblici per qualcuno è, evidentemente, un fastidioso principio da calpestare.»
Fabrizio Ferrante
Socialisti Uniti
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