Carcere di Trani
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Entro giugno nuovi reparti detentivi nelle carceri pugliesi, c'è anche Trani

Mastrulli (Cosp): «Situazione che crea ulteriori preoccupazioni nel sindacato per le condizioni di lavoro al limite dei poliziotti»

Stando alle recentissime notizie forniteci dal Dirigente Generale del Provveditorato Regionale della Puglia e Basilicata dottor Giuseppe Martone dal Suo Ufficio di Bari, fino a prima di Pasqua,pur con cautela, con una informazione completa degli indirizzi attuativi regolamentati dai Presidi Sanitari Territoriali ASL e Regionali, non venivano segnalati casi di contagio o presunti contagi nelle carceri pugliesi da parte di detenuti e personale di Polizia e delle Funzioni centrali ivi Operante, con la promessa di un puntuale aggiornamento sulle eventuali intervenute situazioni che oggi a dispetto delle stesse comunicazioni,negativamente registriamo.

Del 14.04.2020 con atto n. 14666/RSind, lo stesso firmatario di ben almeno tre comunicazioni precedenti inoltrate per la precisione in data 2 e 10 aprile u.s., e precedentemente in data 25 febbraio 2020,segnala ai Sindacati,tutti a differenza, dei silenti direttori delle carceri Pugliesi e lucane, un susseguirsi di intervenute situazioni modifiche strutturali come quello accadute nel Carcere di Bari e Brindisi, ma omette di segnalate quanto accaduto da diverso tempo nel Carcere di Lecce prima e quello di Foggia dopo,mancata segnalazione di possibile positività dipendente di Polizia Penitenziaria del Ruolo Sovrintendenti in servizio in un posto "chiave" a Foggia, notizie tutte queste raccolte nei precedenti giorni dagli organi di stampa ma non partecipata ai Sindacati dal PRAP BARI e dai citati direttori. Il Sindacato FS-COSP si interroga: perché questo?

Preoccupante appare ergersi su comunicazioni, circolari, direttive e aiuti che potrebbero,invero arrivare da protezione civile, ASL territoriali o Regionali, quando il COVID-19 si inserisce fin dalla data della seconda decade di febbraio e che era, ed è,ancora oggi,obbligo della Pubblica Amministrazione Datoriale per chi è destinatario dei principi direttorio,attuarsi ai sensi del Decreto leg.vo n.81/2008,ma poco o quasi nulla si è fatto se non un invio di copiosa corrispondenza e circolari,copia e incolla, attività amministrativa, fine a se stessa.

Sale la preoccupazione nel Carcere di Bari per una serie di condizioni strutturali,di affollamento detentivo e di mancata fornitura di DPI secondo DPCM vigenti (mascherine ffp3,ffp2, guanti monouso ,occhiali, casco protettivo, tute monouso, disinfettante e gel) procedere alla generale disinfestazione dei locali, reparti e caserma,uffici e postazioni,mezzi di trasporto di lavoro in tutte le Carceri della Puglia e della Basilicata.

Intanto anche nel Carcere di Turi dove accedono Sanitari e personale infermieristico civile dal SERT/ASL territoriale per i detenuti, soggetti bisognevoli di assistenza,trapela notizia che il medico del SERT sarebbe risultata positiva al COVID-19 e che già posta in quarantena,procedure di verifica tamponi sarebbe stata fatta sugli infermieri, ma non sul personale di polizia delle postazioni interne, di cui si attende esito,altra grana per la nostra amministrazione e per il direttore di Turi. La notizia sarebbe trapelata solo oggi mantenuta celata dai vertici della struttura.

Mastrulli - opportuno, indispensabile se non indifferibile, appare dover urgentemente sottoporre tutti i lavoratori e le lavoratrici di qualsiasi qualifica e funzione della Puglia e della vicina Basilicata, a tampone e non solo pochi soggetti come avvenuto a Bari,Brindisi,Lecce,una reale necessità dettata da quanto accade in Italia con un numero pari a 180 unità di contagi nell'Amministrazione Penitenziaria e nelle Carceri di Torino, Voghera, Barcellona Pozzo di Gotto, Verona, Bergamo e Brescia, Milano San Vittore e PRAP Milano, Dipartimento sede Centrale Roma etc. il cui sovraffollamento detentivo carcerario registrato, persistente e le condizioni igienico sanitarie sono sempre state oggetto di scontro tra sindacati e amministrazione, oggi più di ieri, salvaguardare la salute pubblica dei dipendenti e dei soggetti ristretti.

Mastrulli – la FS-COSP chiede anche l'interessamento in ambito regionale, della Protezione Civile Unità di Crisi, del Governatore della Regione Puglia ma anche della vicina Basilicata - competenza territoriale diretta del PRAP sede di Bari - e rispettivi Assessori alla Sanità per le 15 Carceri e Uffici Giudiziari, ma anche demandando ai rispettivi Prefetti per il coordinamento urgente della fornitura, necessario materiale prevenzione COVID-19.

Intanto la Puglia si presta ad aprire entro Giugno 2020, presso le Carceri più esposte al Sud Italia, ulteriori tre Reparti detentivi di duecento (200) detenuti per Reparto: TRANI – TARANTO e LECCE un ulteriore possibile incremento anche di detenuti nella nostra regione che potrebbero arrivare dalle altre regioni d'Italia, le cui operazioni di ammodernamento di suppellettili e materiale di prima necessità per le tre carceri è già in atto.

La risposta del Dipartimento all'apertura di tre nuovi reparti per complessivi ulteriori 600 detenuti nonostante i 4.200 ristretti contro una capienza di 2.400 detenuti per la sola Puglia è stato l'invio di una 70 di unità tra donne e uomini per le due regioni,una forza numerica largamente insufficiente stante una carenza di circa 1.000 unità,una situazione che crea ulteriori preoccupazioni nel Sindacato per le condizioni di lavoro al limite dei Poliziotti e dei lavoratori Funzioni Centrali.

Ufficio Stampa Nazionale FS-COSP
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