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Attualità

Ex vigilanti Amiu contro il sindaco Bottaro: "due pesi e due misure"

«Si chiarisca una volta per tutte la nostra situazione prima di ricorrere alla Procura»

Dai giornali locali, il 2 gennaio 2016, la cittadinanza aveva appreso che l'Amiu aveva collocato a tempo indeterminato 10 nuove unità lavorative tra cui il cognato del sindaco Amedeo Bottaro, Bruno Giuseppe. Queste assunzioni sono state effettuate il 30 dicembre 2015 in tarda serata, immediatamente dopo l'assemblea dei soci in cui il sindaco, A. Bottaro, in rapprsentanza del Comune di Trani, proprietario unico dell'Amiu, aveva proceduto all'avvio della ricapitalizzazione della municipalizzata approvata in Consiglio comunale il giorno 28 dicembre 2015. Come da un articolo del 23 novembre 2015, di una testata giornalistica locale, si evince che questa transazione è avvenuta contro la volontà dell'amministratore unico A. Guadagnolo, poichè la fine del rapporto di lavoro di questi 10 interinali è avvenua prima dellla scadenza dei 36 mesi di lavoro, soglia oltre la quale era possibile avviare procedimenti giudiziari per l'internalizzazione. Ma le giustificazioni sono in un ricorso che i 10 interinali avevano intrapreso già nei confronti di Amiu.

Veniamo ora al perchè iniziale: oggi una tale situazione si è verificata di nuovo. Infatti 6 lavoratori che prestavano il loro lavoro da più di 15 anni senza interruzione di servizio presso le due sedi Amiu, discarica e sede amministrativa "uffici", dal 1 novembre 2017, giorno della commemorazione dei defunti, si aggiungono ai 17.000 e oltre disoccupati della nostra Trani, altri 6, per solo ed unica volonta del sindaco Amedeo Bottaro. È da premettere che anche queste 6 unità, che svolgevano un servizio importantissimo per la sicurezza delle due sedi Amiu e maggiormente, con la vigilanza armata presso la discarica, il controllo di eventuali furti (sventati numerose volte e denunciati), immissioni di materiali vari ed incendi che si sono verificani negli anni addietro e grazie alla prontezza di queste 6 G.p.G. hanno evitato disastri ambientali irreversibili e controllo anche ambientale, anche se tale servizio non era svolto h24 (ma come sito ad alto rischi lo doveva essere). Anche queste 6 G.p.G. (Guardie particolari Giurate) da fonti pubbliche hanno intrapreso un azione legale che chiede la stabilizzazione, ma il sindaco A.Bottaro ha dichiarato pubblicamente che non è sua responsabilità procedere all'internalizzazione, ma è responsabilità dell'amministratore Unico A. Guadagnolo.

Ora ci domandiamo: chi non ha vigilato su quest'appalto che oggi il sindaco non sa come sbrogliarsela, scricando il tutto su gli altri? I responsabili del procedimento di gara, il cosi detto RUP, Avvocato Antonio Peluso assistito dai geometri R. Monterisi e D. Angiolella , perche non hanno fatto rispettare, sullo scritto, la clausola di salvaguardia dei lavoratori come da contratto Nazionale e da contratto Provinciale di categoria? Per quanto riguarda il verbale sottoscritto il 20 novembre 2017 presso il Palazzo di Città, in presenza del Sindaco Bottaro dell'assessore all'ambiente di Gregorio il responsabile di Sicuritalia A. Mintrone i sindacati e una delegazione del Commissariato di P.S. di Trani, che fine hanno fatto le parole contenute in esso? La stessa Sicuritalia (società che il 9 marzo 2017 aveva assunto le 6 G.p.G. legate all'appalto Amiu) come mai non ha adempiuto ai suoi obblighi contrattuali che prevedevano il passaggio diretto ed immediato al nuovo appaltatore apprescindere dal servizio in essere visto che c'è un ricorso fatto da un istituto di vigilanza "Metronotte Bisceglie" il quale proprio in virtù della clausola di salvaguardia non ha partecipato al bando e poi si è visto scippare l'appalto da Vegapol?

Inoltre, la decisione per l'internalizzazione dei lavoratori, come mai per i 10 la resposabilità l'assumeva Amedeo Bottaro mentre per i 6 vigilanti la responsabilità decade su A. Guadagnolo? Concludiamo con il chiedere ai consiglieri di maggioranza e ai consiglierei di minoranza di convocare urgentemente un consiglio comunale monotematico riguardante la nostra situazione al fine di stabilire e chiarire una volta per tutte la nostra posizione prima di ricorrere alla Procura della Repubblica. Vale proprio il detto napoletano "Chi se magna' gallin chi ghiott' vlen" .

Gabriele Di Toma, Enrico Ferrara, Francesco Ricchiuti, Antonio Viglione, Paolo Tursi, Gaetano Cassaniello
  • Amiu Trani
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