
Politica
Grattini, "Un Amico per Trani" minaccia il ricorso al Tar
Interviene Cosimo Nenna, di Federazione della Sinistra. «La richiesta della cooperativa è più che legittima»
Trani - venerdì 1 luglio 2011
10.13
Si ingarbuglia sempre più la matassa dei parcheggi a pagamento in città. A poche ore di distanza dall'annuncio di De Toma («Domani partiamo col servizio») ecco che la cooperativa Un Amico per Trani ne rivendica la gestione. «E visto che il sindaco e l'Amet non danno risposte, negandosi ad incontrarci» (come riferiscono quelli della cooperativa), gli stessi hanno investito del problema il sindacato, minacciando nel contempo, di ricorrere al Tar per la sospensiva. Nel caso in cui fosse accolta i tempi per l'entrata in funzione della sosta a pagamento si allungherebbero ulteriormente.
Cosimo Nenna, segretario della Federazione della sinistra, sta dalla parte dei soci di Un Amico per Trani: «Questa cooperativa per oltre dodici anni ha gestito il servizio, fin quando, cioè, il Comune ha deciso di modificarlo con l'istituzione dei parcometri dandoli in affidamento. Tutti gli iscritti, allora una quindicina di operatori con famiglie a carico, si ritrovarono di colpo senza lavoro. Fortunatamente per loro, dal marzo 2009 hanno avuto la possibilità di beneficiare della cassa integrazione in deroga (prima non lo consentiva la legge) per cui hanno potuto affrontare quel minimo per sopravvivere. Con il ritorno al passato, e cioè con i grattini, si farà ricorso ai vincitori del concorso dei parcometri, deludendo la legittima richiesta avanzata dalla cooperativa di tornare a lavorare».
Nenna spiega: «La richiesta della cooperativa è più che legittima perché supportata anche dal contratto collettivo di lavoro. Inoltre appare evidente il danno che, in caso di mancato affidamento, ricadrà sulla cooperativa alla luce della pregressa esperienza maturata nell'espletamento del servizio per oltre 12 anni. Gli operatori non hanno perso il posto per negligenza o per altri fattori di colpa a loro addebitabili. Si sono ritrovati sul lastrico perché il Comune decise di cambiare sistema, dai grattini ai parcometri. Quindi balza evidente che la responsabilità è tutta del Comune per colpa di una scelta, quella dei parcometri, rivelatasi sbagliata. Chiederò al sindaco un incontro urgentissimo e se non sarò ricevuto organizzerò un sit in permanente dinanzi al palazzo di città».
Cosimo Nenna, segretario della Federazione della sinistra, sta dalla parte dei soci di Un Amico per Trani: «Questa cooperativa per oltre dodici anni ha gestito il servizio, fin quando, cioè, il Comune ha deciso di modificarlo con l'istituzione dei parcometri dandoli in affidamento. Tutti gli iscritti, allora una quindicina di operatori con famiglie a carico, si ritrovarono di colpo senza lavoro. Fortunatamente per loro, dal marzo 2009 hanno avuto la possibilità di beneficiare della cassa integrazione in deroga (prima non lo consentiva la legge) per cui hanno potuto affrontare quel minimo per sopravvivere. Con il ritorno al passato, e cioè con i grattini, si farà ricorso ai vincitori del concorso dei parcometri, deludendo la legittima richiesta avanzata dalla cooperativa di tornare a lavorare».
Nenna spiega: «La richiesta della cooperativa è più che legittima perché supportata anche dal contratto collettivo di lavoro. Inoltre appare evidente il danno che, in caso di mancato affidamento, ricadrà sulla cooperativa alla luce della pregressa esperienza maturata nell'espletamento del servizio per oltre 12 anni. Gli operatori non hanno perso il posto per negligenza o per altri fattori di colpa a loro addebitabili. Si sono ritrovati sul lastrico perché il Comune decise di cambiare sistema, dai grattini ai parcometri. Quindi balza evidente che la responsabilità è tutta del Comune per colpa di una scelta, quella dei parcometri, rivelatasi sbagliata. Chiederò al sindaco un incontro urgentissimo e se non sarò ricevuto organizzerò un sit in permanente dinanzi al palazzo di città».
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 


.jpg)





