
Enti locali
Guastamacchia, dalle bocce al ciambotto?
Chiesto un parere per chiudere il contenzioso. La vendita del terreno agli eredi in cambio della rinuncia al ricorso
Trani - sabato 16 aprile 2011
Roberto Visibelli aveva suggerito di farci un campo di bozze, il sindaco Tarantini si era detto disponibile a farci una partita insieme, Felice Di Lernia (Oasi 2) aveva proposto di creare un giardino della memoria, il comitato di quartiere Stadio uno spazio verde attrezzato. Il terreno di villa Guastamacchia donato in passato al Comune ed al centro di un contenzioso con gli eredi che si protrae dal 1990, invece, con tutta probabilità tornerà nelle disponibilità del nipote del donatore.
La giunta comunale ha approvato la proposta di deliberazione con cui si è deciso di conferire un incarico professionale per ottenere un parere pro veritate finalizzato all'opportunità di arrivare ad una soluzione transattiva della controversia legale. La proposta (a firma del dirigente della seconda ripartizione, Luca Francesco Paolo Russo, con il visto dell'assessore al contenzioso, Pina Chiarello) prevede la rinuncia, da parte degli eredi di Luigi Guastamacchia, a ricorrere in cassazione e, di contro, la cessione a questi ultimi del terreno (in contrada Monte d'Alba) a fronte di un versamento economico in favore del Comune di Trani.
La vicenda è alquanto singolare. Condannato in primo grado al rilascio dell'immobile nel 2003, il Comune aveva avuto ragione in secondo grado (nel 2007). La Corte d'appello (con sentenza numero 450/07) di fatto, aveva riformato in toto la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Trani in favore dell'erede di Guastamacchia. A seguito della decisione del nipote di impugnare la sentenza davanti alla corte di Cassazione, l'amministrazione, anziché attendere la decisione della suprema corte (come suggerito anche da alcuni consiglieri del Pdl, fra cui De Simone e Giuseppe Gagliardi) sembra decisa a voler chiudere prima i giochi, cedendo il suolo agli eredi in cambio della rinuncia degli stessi al ricorso a fronte di una cifra che sarebbe ancora da stabilire.
Durante una recente manifestazione, i Verdi avevano parlato di cifre, dichiarando che non rispecchiavano il potenziale di quell'immobile: 470.880 secondo un tecnico di fiducia degli eredi, 654mila euro secondo l'agenzia del territorio di Bari su richiesta del Comune.
La giunta comunale ha approvato la proposta di deliberazione con cui si è deciso di conferire un incarico professionale per ottenere un parere pro veritate finalizzato all'opportunità di arrivare ad una soluzione transattiva della controversia legale. La proposta (a firma del dirigente della seconda ripartizione, Luca Francesco Paolo Russo, con il visto dell'assessore al contenzioso, Pina Chiarello) prevede la rinuncia, da parte degli eredi di Luigi Guastamacchia, a ricorrere in cassazione e, di contro, la cessione a questi ultimi del terreno (in contrada Monte d'Alba) a fronte di un versamento economico in favore del Comune di Trani.
La vicenda è alquanto singolare. Condannato in primo grado al rilascio dell'immobile nel 2003, il Comune aveva avuto ragione in secondo grado (nel 2007). La Corte d'appello (con sentenza numero 450/07) di fatto, aveva riformato in toto la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Trani in favore dell'erede di Guastamacchia. A seguito della decisione del nipote di impugnare la sentenza davanti alla corte di Cassazione, l'amministrazione, anziché attendere la decisione della suprema corte (come suggerito anche da alcuni consiglieri del Pdl, fra cui De Simone e Giuseppe Gagliardi) sembra decisa a voler chiudere prima i giochi, cedendo il suolo agli eredi in cambio della rinuncia degli stessi al ricorso a fronte di una cifra che sarebbe ancora da stabilire.
Durante una recente manifestazione, i Verdi avevano parlato di cifre, dichiarando che non rispecchiavano il potenziale di quell'immobile: 470.880 secondo un tecnico di fiducia degli eredi, 654mila euro secondo l'agenzia del territorio di Bari su richiesta del Comune.
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