Politica
Guastamacchia, Di Lernia (Forza Trani) a Corrado: «Un'uscita a vuoto»
«Perché il Comune dovrebbe rivalutare un'area che vuol vendere?»
Trani - lunedì 27 settembre 2010
Sul dibattito politico collegato al destino di villa Guastamacchia, riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta, indirizzata al consigliere Beppe Corrado, a firma di Raffaella Di Lernia, presidente del movimento Forza Trani:
«Diceva il Machiavelli politico: sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare. Questa, forse, signor Corrado, la convinzione che ha mosso il suo caliginoso discorso sulle necessità del quartiere Alberolongo e sul destino del terreno di villa Guastamacchia. Questo sicuramente il timore che mi induce ad intervenire su una questione che mi riguarda da vicino, sia come presidente di Forza Trani (movimento che per primo ha sollevato il problema) e sia come abitante del suddetto quartiere.
Mi basta chiudere gli occhi per un attimo, per rivedere il quartiere com'era vent'anni fa, per riascoltare le voci dei bambini che giocavano per strada con me (e che gridavano "Macchinaaaaa!" appena sentivano il rumore di un'automobile in arrivo) e per riprovare la voglia di superare il muro che ci divideva da villa Guastamacchia. Uno spazio verde immenso agli occhi di un bambino. L'unico piccolo spazio verde che ci rimane, agli occhi di un adulto.
Nel suo comunicato afferma che sulla vicenda di villa Guastamacchia bisogna far chiarezza perché è fin troppo facile fare demagogia. Mi chiedo (e le chiedo) che cosa significhi la locuzione "fare chiarezza", perché io, che ho visto quel quartiere con gli occhi di una bimba e che ora lo vedo da adulta, vivendo e comprendendone ogni più piccola esigenza, leggendo il suo comunicato ho solo pensato che, more solito, qualcuno volesse buttarci un po' di fumo negli occhi.
Come può affermare, con tanto impudente e falso candore, che non sia stata presa alcuna decisione in merito alla questione? Lei cosa faceva durante l'ultimo Consiglio comunale, quando avete deciso a favore della transazione: pettinava le bambole? Non è più tempo di giocare, consigliere. Vogliamo chiarezza, quella vera!
Ci spieghi, in che modo, con quali tempi e, soprattutto, per quale motivo l'amministrazione dovrebbe provvedere a rivalutare un'area che, a breve, non sarà più di sua proprietà. Quanto pensate di far durare questa transazione? Qualche anno? E se anche durasse anni, perché dovreste spendere il nostro denaro per un bene senza futuro? Se non siete capaci di risolvere i disagi di questo quartiere, almeno non dilettatevi a crearne altri. Grazie.
Detto questo, mi consenta di indossare nuovamente le vesti di presidente del movimento civico Forza Trani, per rispedire al mittente l'accusa di demagogia, ammesso e non concesso che lei conosca il reale significato di questo termine. Nel caso, sarebbe davvero come il bue che dice cornuto all'asino!».
Raffaella Di Lernia
Presidente Forza Trani
«Diceva il Machiavelli politico: sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare. Questa, forse, signor Corrado, la convinzione che ha mosso il suo caliginoso discorso sulle necessità del quartiere Alberolongo e sul destino del terreno di villa Guastamacchia. Questo sicuramente il timore che mi induce ad intervenire su una questione che mi riguarda da vicino, sia come presidente di Forza Trani (movimento che per primo ha sollevato il problema) e sia come abitante del suddetto quartiere.
Mi basta chiudere gli occhi per un attimo, per rivedere il quartiere com'era vent'anni fa, per riascoltare le voci dei bambini che giocavano per strada con me (e che gridavano "Macchinaaaaa!" appena sentivano il rumore di un'automobile in arrivo) e per riprovare la voglia di superare il muro che ci divideva da villa Guastamacchia. Uno spazio verde immenso agli occhi di un bambino. L'unico piccolo spazio verde che ci rimane, agli occhi di un adulto.
Nel suo comunicato afferma che sulla vicenda di villa Guastamacchia bisogna far chiarezza perché è fin troppo facile fare demagogia. Mi chiedo (e le chiedo) che cosa significhi la locuzione "fare chiarezza", perché io, che ho visto quel quartiere con gli occhi di una bimba e che ora lo vedo da adulta, vivendo e comprendendone ogni più piccola esigenza, leggendo il suo comunicato ho solo pensato che, more solito, qualcuno volesse buttarci un po' di fumo negli occhi.
Come può affermare, con tanto impudente e falso candore, che non sia stata presa alcuna decisione in merito alla questione? Lei cosa faceva durante l'ultimo Consiglio comunale, quando avete deciso a favore della transazione: pettinava le bambole? Non è più tempo di giocare, consigliere. Vogliamo chiarezza, quella vera!
Ci spieghi, in che modo, con quali tempi e, soprattutto, per quale motivo l'amministrazione dovrebbe provvedere a rivalutare un'area che, a breve, non sarà più di sua proprietà. Quanto pensate di far durare questa transazione? Qualche anno? E se anche durasse anni, perché dovreste spendere il nostro denaro per un bene senza futuro? Se non siete capaci di risolvere i disagi di questo quartiere, almeno non dilettatevi a crearne altri. Grazie.
Detto questo, mi consenta di indossare nuovamente le vesti di presidente del movimento civico Forza Trani, per rispedire al mittente l'accusa di demagogia, ammesso e non concesso che lei conosca il reale significato di questo termine. Nel caso, sarebbe davvero come il bue che dice cornuto all'asino!».
Raffaella Di Lernia
Presidente Forza Trani
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 

j.jpg)




.jpg)
.jpg)