Vita di città
I camici bianchi: «Forestieri, giù le mani dall’ospedale»
Al San Nicola Pellegrino, Consiglio aperto da una protesta in divisa. I camici vengono indossati anche dai politici. Tutte le foto
Trani - domenica 29 gennaio 2012
13.03
Trecento camici bianchi, distribuiti all'esterno dell'ospedale dal movimento dei camici bianchi, nato quasi spontaneamente in previsione del Consiglio comunale sul futuro del San Nicola Pellegrino. «Non ci sono bandiere di partito, è una protesta che accomuna tutti e senza colori» dicono gli ideatori, tutti ragazzi. In realtà circolano manifestini contro la sanità regionale ed il governatore Vendola che a marzo del 2010 annunciò l'imminente riapertura del reparto di ginecologia. Fuori campeggiano diversi striscioni: «Forestieri, giù le mani dall'ospedale», quello più efficace.
Oggi, però, i problemi sono drammaticamente esasperati. Non si parla di apertura o chiusura di un reparto ma di una rasoiata a reparti e posti letto: solo 79 quelli previsti nel nuovo piano di riordino prospettato dal direttore generale della Asl. «Un'offesa per Trani» dicono i camici bianchi.
La protesta, avviata all'esterno dell'ospedale, entra nel salone adibito a sala consiliare. I camici vengono indossati anche dai politici. Gli unici a non metterli sono i due consiglieri dei Verdi (Michele Di Gregorio e Franco Laurora), il presidente della Bat (Francesco Ventola), i parlamentari Benedetto Fucci (Pdl) e Margherita Mastromauro (Pd), i consiglieri regionali che hanno accettato l'invito della presidenza del Consiglio (Giovanni Alfarano, Filippo Caracciolo, Ruggiero Mennea e Franco Pastore), il dg Asl Giovanni Gorgoni ed il segretario generale del Comune. «Tanto non serve a nulla, hanno già deciso tutto», frase ripetuta in modo fastidioso da molti presenti.
Oggi, però, i problemi sono drammaticamente esasperati. Non si parla di apertura o chiusura di un reparto ma di una rasoiata a reparti e posti letto: solo 79 quelli previsti nel nuovo piano di riordino prospettato dal direttore generale della Asl. «Un'offesa per Trani» dicono i camici bianchi.
La protesta, avviata all'esterno dell'ospedale, entra nel salone adibito a sala consiliare. I camici vengono indossati anche dai politici. Gli unici a non metterli sono i due consiglieri dei Verdi (Michele Di Gregorio e Franco Laurora), il presidente della Bat (Francesco Ventola), i parlamentari Benedetto Fucci (Pdl) e Margherita Mastromauro (Pd), i consiglieri regionali che hanno accettato l'invito della presidenza del Consiglio (Giovanni Alfarano, Filippo Caracciolo, Ruggiero Mennea e Franco Pastore), il dg Asl Giovanni Gorgoni ed il segretario generale del Comune. «Tanto non serve a nulla, hanno già deciso tutto», frase ripetuta in modo fastidioso da molti presenti.