
Religioni
Il Crocifisso di Colonna, per Trani un simbolo di fede e tradizione
La forza della devozione e il valore della memoria nella comunità, le interviste
Trani - domenica 4 maggio 2025
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Le interviste a mons. Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani Barletta Bisceglie, a don Mimmo Gramegna, Rettore del Santuario di Santa Maria di Colonna e a Gianfranco Di Toma, Presidente del Comitato Feste Patronali di Trani, tutti concordi nell'affermare l'importanza della spiritualità del Crocifisso nella vita dei cristiani e della necessità che le tradizioni vengano difese e tramandate alle future generazioni.Mons. D' Ascenzo, il SS. Crocifisso silenzioso con le braccia spalancate continua ancora il suo servizio?: «Eh sì, è proprio questo il senso che dobbiamo recuperare, il senso e la verità della vita. Non servono tante parole chiacchiere, ma serve piuttosto viverla, valutarla, la nostra vita così come ci insegna Gesù dall'alto, dall'alto della croce. Dall'alto della croce significa donare, donarci con amore, con la capacità del perdono, con la capacità dell'accoglienza. E ogni anno la festa del Crocifisso di Colonna ci invita proprio a questo, a salire per guardare e affrontare dall'alto la nostra vita così come ci insegna Gesù».
Don Mimmo, si può dire che ogni volta è come se fosse la prima volta? Anche oggi tante emozioni: « Sicuramente, io sono Rettore qui al Santuario di Santa Maria di Colonna da 15 anni e quindi anche per me è sempre la prima volta, ma tutte le cose belle, le cose con Dio, le cose fatte con amore, devono essere fatte come se fosse la prima volta, altrimenti diventano una stanca abitudine vuota che non comunica più niente».
Gianfranco Di Toma, oggi è una grande festa per la Città di Trani, qual è il messaggio che si vuole mandare alla comunità? «Il messaggio è quello di farci forti di queste tradizioni, in particolare qui a Trani siamo fieri di custodire questo Crocifisso miracoloso che ormai ci è stato tramandato nei secoli e in particolar modo in questo momento dobbiamo essere maggiormente noi, che siamo testimoni praticanti del Vangelo, dell'Evangelizzazione, dobbiamo essere bravi a trasmettere alle nostre generazioni future il saper custodire questa tradizione, queste tradizioni che poi tra l'altro racchiudono un po' il nostro mistero della fede».
Don Mimmo, si può dire che ogni volta è come se fosse la prima volta? Anche oggi tante emozioni: « Sicuramente, io sono Rettore qui al Santuario di Santa Maria di Colonna da 15 anni e quindi anche per me è sempre la prima volta, ma tutte le cose belle, le cose con Dio, le cose fatte con amore, devono essere fatte come se fosse la prima volta, altrimenti diventano una stanca abitudine vuota che non comunica più niente».
Gianfranco Di Toma, oggi è una grande festa per la Città di Trani, qual è il messaggio che si vuole mandare alla comunità? «Il messaggio è quello di farci forti di queste tradizioni, in particolare qui a Trani siamo fieri di custodire questo Crocifisso miracoloso che ormai ci è stato tramandato nei secoli e in particolar modo in questo momento dobbiamo essere maggiormente noi, che siamo testimoni praticanti del Vangelo, dell'Evangelizzazione, dobbiamo essere bravi a trasmettere alle nostre generazioni future il saper custodire questa tradizione, queste tradizioni che poi tra l'altro racchiudono un po' il nostro mistero della fede».

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