
Enti locali
Il mercato settimanale va spostato da via Superga
Andrea Ferri: «Portiamolo in via Falcone». Impossibile spostare alcune bancarelle, il consigliere spiega perchè
Trani - lunedì 4 aprile 2011
«Il mercato non può più stare in via Superga. Il problema non può essere risolto con lo spostamento di alcune bancarelle anche perché l'ufficio tecnico non ha tenuto conto nel progetto di una serie di anomalie che rendono di fatto inapplicabile l'ordinanza sindacale. Bisogna ragionare su un trasferimento complessivo del mercato, ad esempio nella zona di via Falcone». Il consigliere comunale Andrea Ferri (PdL) indica nello spostamento dell'intero mercato settimanale l'unica soluzione per uscire dalla fase di stallo che si è venuta a creare dopo che l'Anas ha diffidato il Comune a sgomberare l'area del viadotto di via Superga.
In seguito a quella diffida, è stata emanata un'ordinanza in cui si imponeva agli operatori interessati (circa 50) di sistemarsi nell'ultimo tratto di via Superga, nel tratto compreso tra via delle Tufare e viale Russia e fino al piazzale della Pace. Per Ferri questa soluzione, indicata dall'ufficio tecnico, non è applicabile in nessun modo: «Il dirigente, probabilmente oberato dai tantissimi impegni cui è chiamato quotidianamente, ha affrontato la questione con leggerezza, indicando una soluzione che è stata contestata anche dal Comando della polizia municipale e che presenta dei problemi irrisolvibili». Ferri spiega: «Sia l'assessore alle attività produttive che la polizia locale hanno più volte fatto notare una serie di anomalie che si verrebbero a creare se il mercato dovesse essere prolungato fino al piazzale della pace. In corrispondenza di quattro posteggi insiste un'attività commerciale che verrebbe completamente coperta, un posteggio andrebbe ad occupare un stallo per disabili che non sarebbe più utilizzabile, un altro ancora bloccherebbe un contenitore per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che non può essere spostato, altri due posteggi bloccherebbero altrettanti scivoli per disabili. In più, nell'area antistante il tensiostatico, di fronte al viadotto, resterebbero cinque posteggi che, oltre a restare isolati dal resto del mercato, dovrebbero lavorare nelle medesime condizioni di sicurezza degli operatori per i quali si chiede oggi il trasferimento. Tutte queste anomalie sono state segnalate più volte dal settore di polizia amministrative della polizia locale e dall'assessore».
Ferri dunque invita il dirigente a rivedere il progetto: «Così come richiesto dall'assessore, impegnato nel dialogo con le associazione di categoria, bisogna trovare una soluzione diversa. Il mercato non va visto come un problema e la questione non può essere affrontata con superficialità e senza concertazione. Ne va dell'interesse e del benessere di chi lavora e dei residenti della città. Lo spostamento in via Falcone ritengo che possa andar bene a tutti: al Comune, alle associazione di categoria, agli operatori ed ai residenti di via Superga. Dalle carte in nostro possesso, il suolo potrebbe essere attrezzato facilmente e non creerebbe ostacoli alla circolazione delle ambulanze del vicino ospedale».
In seguito a quella diffida, è stata emanata un'ordinanza in cui si imponeva agli operatori interessati (circa 50) di sistemarsi nell'ultimo tratto di via Superga, nel tratto compreso tra via delle Tufare e viale Russia e fino al piazzale della Pace. Per Ferri questa soluzione, indicata dall'ufficio tecnico, non è applicabile in nessun modo: «Il dirigente, probabilmente oberato dai tantissimi impegni cui è chiamato quotidianamente, ha affrontato la questione con leggerezza, indicando una soluzione che è stata contestata anche dal Comando della polizia municipale e che presenta dei problemi irrisolvibili». Ferri spiega: «Sia l'assessore alle attività produttive che la polizia locale hanno più volte fatto notare una serie di anomalie che si verrebbero a creare se il mercato dovesse essere prolungato fino al piazzale della pace. In corrispondenza di quattro posteggi insiste un'attività commerciale che verrebbe completamente coperta, un posteggio andrebbe ad occupare un stallo per disabili che non sarebbe più utilizzabile, un altro ancora bloccherebbe un contenitore per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che non può essere spostato, altri due posteggi bloccherebbero altrettanti scivoli per disabili. In più, nell'area antistante il tensiostatico, di fronte al viadotto, resterebbero cinque posteggi che, oltre a restare isolati dal resto del mercato, dovrebbero lavorare nelle medesime condizioni di sicurezza degli operatori per i quali si chiede oggi il trasferimento. Tutte queste anomalie sono state segnalate più volte dal settore di polizia amministrative della polizia locale e dall'assessore».
Ferri dunque invita il dirigente a rivedere il progetto: «Così come richiesto dall'assessore, impegnato nel dialogo con le associazione di categoria, bisogna trovare una soluzione diversa. Il mercato non va visto come un problema e la questione non può essere affrontata con superficialità e senza concertazione. Ne va dell'interesse e del benessere di chi lavora e dei residenti della città. Lo spostamento in via Falcone ritengo che possa andar bene a tutti: al Comune, alle associazione di categoria, agli operatori ed ai residenti di via Superga. Dalle carte in nostro possesso, il suolo potrebbe essere attrezzato facilmente e non creerebbe ostacoli alla circolazione delle ambulanze del vicino ospedale».







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