Enti locali
L'avv. Pasquale Scoccimarro conferma le dimissioni
Lascia l'assessorato alla Polizia Municipale con una lettera aperta
Trani - giovedì 30 agosto 2007
«Le variegate e fantasiose versioni relative alle mie dimissioni impongono questo ultimo e definitivo atto di chiarezza onde ricondurre le polemiche strumentali insorte nell'alveo di una corretta e giusta dialettica politico-sociale che, invece, spero sia produttiva di effetti positivi. Il senso di appartenenza alle Istituzioni locali ed il relativo dovere di raccordare, in qualità di assessore, il livello politico-programmatico al livello gestionale mi hanno entusiasmato e permesso di mettere al servizio della comunità cittadina risorse ed energie interiori che non pensavo francamente di avere.
Ho dismesso le vesti del professionista per calarmi nei panni del pubblico ufficiale in rapporto di servizio onorario con la Pubblica Amministrazione. Penso che tale mutazione personale possa riguardare ognuno di noi se investito, per volontà popolare espressa attraverso il decreto di nomina del Sindaco, di un onore così raro ed incommensurabile qual'è quello inerente all'incarico assessorile. Non ho fatto, quindi, nulla di titanico o di eccezionale. Ho cercato indegnamente di servire la mia città, ben conscio della necessità di dare alla collettività tutta un forte segnale di presenza e di attivismo ma non di protagonismo. In questi pochi giorni di incessante operatività non ho avuto il tempo materiale di "vedere i colori" e di mirar le stelle. Nello specifico, una mia proposta di deliberazione di Ginuta comunale, regolarmente protocollata, non ha incontrato la collegiale condivisione che auspicavo. Trattavasi, sotto il profilo tecnico-giuridico, di un articolato atto d'indirizzo da eseguire "nel doveroso rispetto delle funzioni e prerogative tipiche di ogni Autorità e per la concreta affermazione del superiore valore costituzionale di solidarietà". Nel contempo, come già riferito agli organi di stampa nei giorni precedenti, esprimevo nuovamente ed incondizionatamente plauso all'Autorità giudiziaria per l'adozione della misura intesa a realizzare la "fondamentale ed insopprimibile esigenza di tutela e di salvaguardia della vita umana" e prescindevo necessariamente e rigorosamente da ogni valutazione relativa al "fumus commissi delicti" cui alludeva l'eseguito decreto di sequestro probatorio. Per immediato atto d'impulso ho, poi, dato le dimissioni, dimostrando la mia poca avvedutezza e scaltrezza politica e mettendo a nudo tutti i miei umani limiti e difetti.
Allo stato, per coerenza e dignità personale non posso tornare sulle decisioni assunte e rese ufficiali, nonostante i formali e numerosi attestati di stima e di solidarietà che mi sono stati tributati e malgrado il tormento interiore che mi frastorna. Un affettuoso pensiero rivolgo, ancora una volta, agli uomini della Polizia Municipale che mi hanno sostenuto e seguito nelle iniziative che ho intrapreso solo ed esclusivamente per la protezione di quegli interessi pubblici di cui l'autonomia locale è portatrice. Sono grato di cuore, inoltre, al Sindaco, ai colleghi Assessori, al personale dell'amministrazione e delle aziende municipalizzate, ad Alleanza Nazionale ed agli altri partiti della coalizione, a taluni Consiglieri dell'opposizione, alla stampa imparziale ed alle altre Autorità Istituzionali con cui ho avuto il pregio di collaborare per avermi dato la concreta ed irripetibile opportunità di incidere nel tessuto sociale. Rinnovo, infine, a tutti l'invito ad evitare continue, sterili, vacue e dannose polemiche ma a partecipare ed ad impegnarsi attivamente nell'interesse supremo della nobile città di Trani». Avv. Pasquale Scoccimarro
Ho dismesso le vesti del professionista per calarmi nei panni del pubblico ufficiale in rapporto di servizio onorario con la Pubblica Amministrazione. Penso che tale mutazione personale possa riguardare ognuno di noi se investito, per volontà popolare espressa attraverso il decreto di nomina del Sindaco, di un onore così raro ed incommensurabile qual'è quello inerente all'incarico assessorile. Non ho fatto, quindi, nulla di titanico o di eccezionale. Ho cercato indegnamente di servire la mia città, ben conscio della necessità di dare alla collettività tutta un forte segnale di presenza e di attivismo ma non di protagonismo. In questi pochi giorni di incessante operatività non ho avuto il tempo materiale di "vedere i colori" e di mirar le stelle. Nello specifico, una mia proposta di deliberazione di Ginuta comunale, regolarmente protocollata, non ha incontrato la collegiale condivisione che auspicavo. Trattavasi, sotto il profilo tecnico-giuridico, di un articolato atto d'indirizzo da eseguire "nel doveroso rispetto delle funzioni e prerogative tipiche di ogni Autorità e per la concreta affermazione del superiore valore costituzionale di solidarietà". Nel contempo, come già riferito agli organi di stampa nei giorni precedenti, esprimevo nuovamente ed incondizionatamente plauso all'Autorità giudiziaria per l'adozione della misura intesa a realizzare la "fondamentale ed insopprimibile esigenza di tutela e di salvaguardia della vita umana" e prescindevo necessariamente e rigorosamente da ogni valutazione relativa al "fumus commissi delicti" cui alludeva l'eseguito decreto di sequestro probatorio. Per immediato atto d'impulso ho, poi, dato le dimissioni, dimostrando la mia poca avvedutezza e scaltrezza politica e mettendo a nudo tutti i miei umani limiti e difetti.
Allo stato, per coerenza e dignità personale non posso tornare sulle decisioni assunte e rese ufficiali, nonostante i formali e numerosi attestati di stima e di solidarietà che mi sono stati tributati e malgrado il tormento interiore che mi frastorna. Un affettuoso pensiero rivolgo, ancora una volta, agli uomini della Polizia Municipale che mi hanno sostenuto e seguito nelle iniziative che ho intrapreso solo ed esclusivamente per la protezione di quegli interessi pubblici di cui l'autonomia locale è portatrice. Sono grato di cuore, inoltre, al Sindaco, ai colleghi Assessori, al personale dell'amministrazione e delle aziende municipalizzate, ad Alleanza Nazionale ed agli altri partiti della coalizione, a taluni Consiglieri dell'opposizione, alla stampa imparziale ed alle altre Autorità Istituzionali con cui ho avuto il pregio di collaborare per avermi dato la concreta ed irripetibile opportunità di incidere nel tessuto sociale. Rinnovo, infine, a tutti l'invito ad evitare continue, sterili, vacue e dannose polemiche ma a partecipare ed ad impegnarsi attivamente nell'interesse supremo della nobile città di Trani». Avv. Pasquale Scoccimarro
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