Sanità
Laboratorio analisi dell'ex ospedale, centro destra: concretizzata la logica della chiusura
Una serie di dubbi evidenziata dal gruppo consiliare
Trani - giovedì 2 marzo 2023
7.44
«Desta non poche perplessità la notizia che vede la CHIUSURA del laboratorio di analisi del Pta, quello che ancora in molti chiamano ospedale, di Trani. La questione sollevata da un'associazione locale ha visto poi la replica della direttrice generale, la dott.ssa Dimatteo, che ha tentato di rassicurare tutti sostenendo che, in fondo, nulla sia cambiato se non un potenziamento del servizio.
Peccato che quanto detto della direttrice generale non sia verificabile perché, com'è legittimo, il provvedimento di CHIUSURA non è corredato da una serie di dati, pubblici, che metterebbero chiunque nella condizione di appurare se davvero nulla sia cambiato e se, addirittura, vi sia un potenziamento.
Un documento pubblico scaricabile dal portale dell'ASL BAT riporta lo stato dell'arte - alla data del 2018 - relativo alla riorganizzazione del PTA. Per quanto concerne il laboratorio la stessa ASL era in attesa di riscontro dalla Regione in merito al suo mantenimento. Questo riscontro é quindi pervenuto ed è in senso negativo ? Vi è traccia ?
Dubbi suscitano i vaghi riferimenti solo alla strumentazione definita "vetusta" e a non meglio specificati "tempi rapidi" di campionamento. Nulla, invece, è stato evidenziato, ad esempio, in termini di costi che sembrano rimanere invariti, come nulla con riferimento a tutta la questione relativa al così detto "stress del campione".
Qualcuno diceva che "a pensare male è peccato, ma spesso si indovina". Ebbene, in assenza di evidenze documentali certe, sulla scorta di decenni nefasti per l'Ospedale di Trani e di scelte politiche scellerate, viene da pensare che anche questa volta si sia trasferito un "pezzo" di attività all'esterno per continuare quell'opera, lenta ma inesorabile, di smantellamento del nostro Ospedale. Un'operazione che, seppure nell'alveo di procedure e discrezionalità possibili, è volta ancora una volta, a depotenziare quello che oggi è un Pta verso, così sembrerebbe, la sua definitiva chiusura.
Nel protocollo d'intesa sottoscritto nel 2016 tra Città di Trani-Regione Puglia-ASL BAT era prevista la ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell'intero PTA e nello specifico i locali al piano interrato (ex cucine?) erano destinate al Laboratorio di Analisi Territoriale di base con una spesa prevista di circa 700.000 euro.
Invece negli anni si è concretizzata la logica della chiusura, ad uno ad uno, di tutti i reparti fino al declassamento del nostro ospedale nella struttura che oggi abbiamo.
Una logica più volte denunciata dal CDX tranese nelle sedi istituzionali e non.
Di contro, la Sinistra locale e regionale aveva promesso una struttura efficiente e prospettive ben diverse rispetto a quelle che, dietro atti burocraticamente ineccepibili, sta portando, sembrerebbe, verso una chiusura definitiva». I consiglieri comunali Pasquale De Toma (Forza Italia), Giovanni Di Leo (Lega) Andrea Ferri (Fratelli d'Italia), Emanuele Cozzoli (Fratelli d'Italia), Filiberto Palumbo (Palumbo Sindaco), Michele Centrone (Palumbo Sindaco).
Peccato che quanto detto della direttrice generale non sia verificabile perché, com'è legittimo, il provvedimento di CHIUSURA non è corredato da una serie di dati, pubblici, che metterebbero chiunque nella condizione di appurare se davvero nulla sia cambiato e se, addirittura, vi sia un potenziamento.
Un documento pubblico scaricabile dal portale dell'ASL BAT riporta lo stato dell'arte - alla data del 2018 - relativo alla riorganizzazione del PTA. Per quanto concerne il laboratorio la stessa ASL era in attesa di riscontro dalla Regione in merito al suo mantenimento. Questo riscontro é quindi pervenuto ed è in senso negativo ? Vi è traccia ?
Dubbi suscitano i vaghi riferimenti solo alla strumentazione definita "vetusta" e a non meglio specificati "tempi rapidi" di campionamento. Nulla, invece, è stato evidenziato, ad esempio, in termini di costi che sembrano rimanere invariti, come nulla con riferimento a tutta la questione relativa al così detto "stress del campione".
Qualcuno diceva che "a pensare male è peccato, ma spesso si indovina". Ebbene, in assenza di evidenze documentali certe, sulla scorta di decenni nefasti per l'Ospedale di Trani e di scelte politiche scellerate, viene da pensare che anche questa volta si sia trasferito un "pezzo" di attività all'esterno per continuare quell'opera, lenta ma inesorabile, di smantellamento del nostro Ospedale. Un'operazione che, seppure nell'alveo di procedure e discrezionalità possibili, è volta ancora una volta, a depotenziare quello che oggi è un Pta verso, così sembrerebbe, la sua definitiva chiusura.
Nel protocollo d'intesa sottoscritto nel 2016 tra Città di Trani-Regione Puglia-ASL BAT era prevista la ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell'intero PTA e nello specifico i locali al piano interrato (ex cucine?) erano destinate al Laboratorio di Analisi Territoriale di base con una spesa prevista di circa 700.000 euro.
Invece negli anni si è concretizzata la logica della chiusura, ad uno ad uno, di tutti i reparti fino al declassamento del nostro ospedale nella struttura che oggi abbiamo.
Una logica più volte denunciata dal CDX tranese nelle sedi istituzionali e non.
Di contro, la Sinistra locale e regionale aveva promesso una struttura efficiente e prospettive ben diverse rispetto a quelle che, dietro atti burocraticamente ineccepibili, sta portando, sembrerebbe, verso una chiusura definitiva». I consiglieri comunali Pasquale De Toma (Forza Italia), Giovanni Di Leo (Lega) Andrea Ferri (Fratelli d'Italia), Emanuele Cozzoli (Fratelli d'Italia), Filiberto Palumbo (Palumbo Sindaco), Michele Centrone (Palumbo Sindaco).