
Nightlife
Lampara, Pertuso zittisce il vociare sulla precedente gestione
L'imprenditore: «Di Lollo è stato solamente sfortunato in investimenti»
Trani - venerdì 2 maggio 2014
7.06
Stizzita battuta di Nicola Pertuso, a margine dell'incontro della cordata di imprenditori locali interessati a una progettualità condivisa per il rilancio del turismo cittadino. L'attuale gestore de La Lampara ha voluto esprimersi sui problemi che ha dovuto affrontare il suo antesignano Antonio Di Lollo, mentre era a capo della gestione della nota disco tranese. «Il suo operato - ha detto Pertuso - è stato molto propositivo dal punto di vista imprenditoriale. Certo che, quando due grossi investimenti fatti non tornano più indietro (per motivi vari), non puoi che ritrovarti in difficoltà. Molti dei fondi utilizzati sono serviti ad ammodernare le strutture e a renderle di nuovo fruibili nella loro funzione». Ancora: «Più di 400mila euro investiti dovrebbero far comprendere come l'attitudine della precedente gestione fosse tutt'altro che banale o poco oculata. Il progetto c'era ed è stato in positivo per anni».
La Lampara, insieme al Lido Marechiaro, rappresentano i due passi falsi in questione, da cui ripartire: proprio per questo Pertuso si dichiara ottimista, sperando di riuscire a rendere il suo storico locale un centro di aggregazione non solo nel campo del sabato sera. Si vocifera di nuove rassegne musicali e proposte di intrattenimento e culturali più elaborate. Nel frattempo, forte si trasmette il messaggio: poche chiacchiere e più concretezza, i debiti ereditati sono alle spalle e non resta che programmare lo sviluppo.
La Lampara, insieme al Lido Marechiaro, rappresentano i due passi falsi in questione, da cui ripartire: proprio per questo Pertuso si dichiara ottimista, sperando di riuscire a rendere il suo storico locale un centro di aggregazione non solo nel campo del sabato sera. Si vocifera di nuove rassegne musicali e proposte di intrattenimento e culturali più elaborate. Nel frattempo, forte si trasmette il messaggio: poche chiacchiere e più concretezza, i debiti ereditati sono alle spalle e non resta che programmare lo sviluppo.
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