
Vita di città
«Lo svincolo di via Istria è stato bocciato dall’Anas»
Intervento del segretario del Pd, Tommaso Laurora. Si spiegherebbe così la perdurante chiusura del corridoio centrale
Trani - mercoledì 27 aprile 2011
Nel corso di una recente conferenza stampa per presentare i progetti di rigenerazione urbana, l'assessore ai lavori pubblici, Piero Di Savino, e l'assessore alla polizia municipale, Pino Paolillo, commentando i lavori di risistemazione della rotatoria di via Istria (ormai da ritenersi uno svincolo) avevano spiegato che il corridoio centrale per chi scende dal ponte di via delle Forze Armate sarebbe rimasto chiuso per una scelta dell'amministrazione. «Dal monitoraggio dei flussi veicolari – aveva spiegato Di Savino – ci siamo resi conto che questa soluzione va già bene così». In realtà, più che di una scelta politica, si tratterebbe di una imposizione dell'Anas.
Ne è convinto il segretario del Pd, Tommaso Laurora. «L'Anas, in sostanza, ha bocciato il modo in cui è stata progettata la rotatoria. Per questo motivo un tratto di rotatoria non sarà mai aperto al traffico. Le auto che arrivano da Corato, una volta sceso il ponte, dovranno andare tutte verso la stessa direzione con il risultato che, ogni mattina, nelle ore di punta, assistiamo a code chilometriche che arrivano fino alla caserma e che negli anni passati non si erano mai verificate perché ogni direzione aveva il suo sbocco».
Laurora si chiede: «A cosa è servita la modifica di questa benedetta rotatoria? Non si poteva lasciare tutto com'era e spendere gli stessi soldi solo per riqualificare quell'area creando del verde? Complimenti ai progettisti. Non bastavano i parcheggi inesistenti a paralizzare il traffico, l'amministrazione ha voluto metterci lo zampino rendere la circolazione veicolare cittadina praticamente impossibile».
Ne è convinto il segretario del Pd, Tommaso Laurora. «L'Anas, in sostanza, ha bocciato il modo in cui è stata progettata la rotatoria. Per questo motivo un tratto di rotatoria non sarà mai aperto al traffico. Le auto che arrivano da Corato, una volta sceso il ponte, dovranno andare tutte verso la stessa direzione con il risultato che, ogni mattina, nelle ore di punta, assistiamo a code chilometriche che arrivano fino alla caserma e che negli anni passati non si erano mai verificate perché ogni direzione aveva il suo sbocco».
Laurora si chiede: «A cosa è servita la modifica di questa benedetta rotatoria? Non si poteva lasciare tutto com'era e spendere gli stessi soldi solo per riqualificare quell'area creando del verde? Complimenti ai progettisti. Non bastavano i parcheggi inesistenti a paralizzare il traffico, l'amministrazione ha voluto metterci lo zampino rendere la circolazione veicolare cittadina praticamente impossibile».












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