
Attualità
Marciapiede nei pressi dell'ex ponticello adibito a deposito di tubazioni metalliche
La denuncia del tranese Domenico Valente
Trani - lunedì 19 settembre 2022
Riceviamo e pubblichiamo la denuncia di un cittadino tranese, Domenico Valente.
«Quel che può apparire il banalissimo titolo di un horror è, in realtà, una condizione piuttosto diffusa in alcune zone di Trani. Ma quanto sta accadendo da svariati mesi nella zona Sud della città è di una gravità inaudita.
Dopo i "semafori in equilibrio precario" del sottovia di Pozzopiano (questione che è stata tempestivamente risolta dall'Amministrazione), mi trovo a documentare un'altra situazione tanto triste quanto grave.
Infatti, subito dopo i lavori realizzati lungo il piano stradale dell'intersezione tra via Falcone e via Capirro, lo stretto marciapiede realizzato nell'immediatezza dell'ex "Ponticello" (come tutti eravamo abituati a nominarlo) è stato arbitrariamente trasformato in un deposito di tubazioni metalliche ad uso esclusivo dell'azienda appaltatrice dei lavori, senza assicurare tutti i criteri legati alla sicurezza sui cantieri e quelli elencati dal CAM (Criteri Ambientali Minimi), volti ad individuare i servizi migliori sotto il profilo ambientale con il minor impatto sociale.
É dallo scorso mese di maggio (se la memoria non mi inganna) che a noi pedoni è stata preclusa la possibilità di percorrere quel breve tratto pedonale, con l'espresso invito a "spostarsi sulla sinistra" e, quindi, a camminare lungo l'adiacente tratto stradale a proprio rischio e pericolo. Condizione che appare assai più grave la sera (soprattutto per i ragazzi che rientrano a piedi dalla zona di Capirro), quando si è costretti ad assistere allo sfrecciare di auto di grossa cilindrata e moto dal rumore assordante.
Per concludere, nel prendere atto di quel che mi capita di osservare ogni giorno, se il valore della vita ormai non ha più senso, mi auguro almeno che l'Amministrazione comunale possa giovarsi della Tassa di Occupazione del Suolo Pubblico, lasciando che quei tubi posti sul marciapiede possano continuare a testimoniare l'incuria e l'indifferenza, che gravano su noi modesti cittadini».
«Quel che può apparire il banalissimo titolo di un horror è, in realtà, una condizione piuttosto diffusa in alcune zone di Trani. Ma quanto sta accadendo da svariati mesi nella zona Sud della città è di una gravità inaudita.
Dopo i "semafori in equilibrio precario" del sottovia di Pozzopiano (questione che è stata tempestivamente risolta dall'Amministrazione), mi trovo a documentare un'altra situazione tanto triste quanto grave.
Infatti, subito dopo i lavori realizzati lungo il piano stradale dell'intersezione tra via Falcone e via Capirro, lo stretto marciapiede realizzato nell'immediatezza dell'ex "Ponticello" (come tutti eravamo abituati a nominarlo) è stato arbitrariamente trasformato in un deposito di tubazioni metalliche ad uso esclusivo dell'azienda appaltatrice dei lavori, senza assicurare tutti i criteri legati alla sicurezza sui cantieri e quelli elencati dal CAM (Criteri Ambientali Minimi), volti ad individuare i servizi migliori sotto il profilo ambientale con il minor impatto sociale.
É dallo scorso mese di maggio (se la memoria non mi inganna) che a noi pedoni è stata preclusa la possibilità di percorrere quel breve tratto pedonale, con l'espresso invito a "spostarsi sulla sinistra" e, quindi, a camminare lungo l'adiacente tratto stradale a proprio rischio e pericolo. Condizione che appare assai più grave la sera (soprattutto per i ragazzi che rientrano a piedi dalla zona di Capirro), quando si è costretti ad assistere allo sfrecciare di auto di grossa cilindrata e moto dal rumore assordante.
Per concludere, nel prendere atto di quel che mi capita di osservare ogni giorno, se il valore della vita ormai non ha più senso, mi auguro almeno che l'Amministrazione comunale possa giovarsi della Tassa di Occupazione del Suolo Pubblico, lasciando che quei tubi posti sul marciapiede possano continuare a testimoniare l'incuria e l'indifferenza, che gravano su noi modesti cittadini».