Vita di città
Ospedale, a gennaio se ne va un altro pezzo di storia
In pensione il primario del reparto di rianimazione. Il ricordo della sua equipe nell'ospedale tranese
Trani - giovedì 22 dicembre 2011
14.41
L'ospedale di Trani perde un altro pezzo di storia. All'inizio del 2012 andrà in pensione Giuseppe Faconda, primario del reparto di rianimazione del San Nicola Pellegrino. Il nostro ospedale, impoverito, sarà ancora più depauperato perché perderà un professionista prezioso che sin dal 1975, anno del suo arrivo nel reparto di rianimazione, ha assicurato un grande servizio all'ospedale ed alla città.
Faconda, allievo del professor Gennaro Giobbe (nome prestigioso in ambito rianimatorio nonché fondatore nel 1975 dell'attuale centro di rianimazione) si è fatto sempre apprezzare oltre che per la sua indubbia professionalità anche per la grande umanità e disponibilità. Insieme ai suoi collaboratori ha creato un rapporto di integrazione, trasmettendo entusiasmo ma anche la sua umiltà.
«Intelligenza, cuore e semplicità sono i suoi tratti distintivi. La sua forza è nel saper trovare la parola giusta per ogni situazione». Così lo ricorda l'equipe del centro di rianimazione dell'ospedale tranese. «Quello che colpisce di lui – scrivono - è la calma che sa mantenere nei momenti più delicati che gli ha sempre permesso di avere la situazione sotto controllo. La nostra equipe manifesta tutta la propria stima e gratitudine. Faconda mancherà tantissimo alla struttura, alla quale lascia non ricordi, ma frammenti di cuore».
Faconda, allievo del professor Gennaro Giobbe (nome prestigioso in ambito rianimatorio nonché fondatore nel 1975 dell'attuale centro di rianimazione) si è fatto sempre apprezzare oltre che per la sua indubbia professionalità anche per la grande umanità e disponibilità. Insieme ai suoi collaboratori ha creato un rapporto di integrazione, trasmettendo entusiasmo ma anche la sua umiltà.
«Intelligenza, cuore e semplicità sono i suoi tratti distintivi. La sua forza è nel saper trovare la parola giusta per ogni situazione». Così lo ricorda l'equipe del centro di rianimazione dell'ospedale tranese. «Quello che colpisce di lui – scrivono - è la calma che sa mantenere nei momenti più delicati che gli ha sempre permesso di avere la situazione sotto controllo. La nostra equipe manifesta tutta la propria stima e gratitudine. Faconda mancherà tantissimo alla struttura, alla quale lascia non ricordi, ma frammenti di cuore».