
Enti locali
Piani di rigenerazione urbana, da maggio via ai forum
L’amministrazione ha già delle idee: ecco quali. Interventi per il quartiere Alberolongo, il centro storico e Petronelli
Trani - martedì 5 aprile 2011
17.14
Il nostro portale ne aveva dato notizia alcuni giorni fa, sindaco e dirigente ne hanno spiegato meglio i contenuti nel corso della conferenza stampa organizzata a Palazzo di città. I programmi integrati di rigenerazione urbana possono rappresentare un ottimo strumento per evitare il ricorso sistematico alla contrazione di mutui, attingendo i soldi necessari per realizzare alcune opere strategiche attraverso i finanziamenti regionali ed europei.
Come da noi anticipato, i tre ambiti territoriali dove si vuol intervenire sono il quartiere Alberolongo, il centro storico (i due estremi) ed il quartiere Patronelli (da via Andria a via Papa Giovanni). Come ha spiegato il dirigente dell'ufficio tecnico, Giuseppe Affatato «dal prossimo mese saranno attivati i primi forum per concertare con i cittadini le idee progettuali da mettere in campo. L'amministrazione ha già diversi progetti in itinere che andrebbero solamente riattualizzati».
Nel quartiere Alberolongo, attraverso programmi integrati di rigenerazione urbana, si vorrebbero reperire i fondi per realizzare il sottopasso ferroviario, per completare il rustico di via Di Vittorio destinato in passato ad asilo nido e per effettuare dei lavori di ammodernamento dello stadio comunale così come prevedeva il faraonico progetto di Renzo Piano. Nel quartiere Petronelli si pensa di coinvolgere lo Iacp e di procedere alla demolizione delle case popolari fatiscenti per realizzare delle nuove palazzine ad edilizia agevolata. Fra i progetti per la zona, si vorrebbe far rientrare anche la realizzazione del sottopasso carrabile in via Andria dove ora sorge il muro del pianto. Nel centro storico, si ipotizzano due fronti differenti d'intervento. Uno nella zona del Castello svevo (collegato al progetto della realizzazione della cittadella giudiziaria nell'area della ex Angelini) e l'altro in piazza Plebiscito (con il sogno sempre attuale del centro congressi-teatro nella sede dell'Amet).
Come da noi anticipato, i tre ambiti territoriali dove si vuol intervenire sono il quartiere Alberolongo, il centro storico (i due estremi) ed il quartiere Patronelli (da via Andria a via Papa Giovanni). Come ha spiegato il dirigente dell'ufficio tecnico, Giuseppe Affatato «dal prossimo mese saranno attivati i primi forum per concertare con i cittadini le idee progettuali da mettere in campo. L'amministrazione ha già diversi progetti in itinere che andrebbero solamente riattualizzati».
Nel quartiere Alberolongo, attraverso programmi integrati di rigenerazione urbana, si vorrebbero reperire i fondi per realizzare il sottopasso ferroviario, per completare il rustico di via Di Vittorio destinato in passato ad asilo nido e per effettuare dei lavori di ammodernamento dello stadio comunale così come prevedeva il faraonico progetto di Renzo Piano. Nel quartiere Petronelli si pensa di coinvolgere lo Iacp e di procedere alla demolizione delle case popolari fatiscenti per realizzare delle nuove palazzine ad edilizia agevolata. Fra i progetti per la zona, si vorrebbe far rientrare anche la realizzazione del sottopasso carrabile in via Andria dove ora sorge il muro del pianto. Nel centro storico, si ipotizzano due fronti differenti d'intervento. Uno nella zona del Castello svevo (collegato al progetto della realizzazione della cittadella giudiziaria nell'area della ex Angelini) e l'altro in piazza Plebiscito (con il sogno sempre attuale del centro congressi-teatro nella sede dell'Amet).










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