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Pnrr, a rischio il finanziamento per la riqualificazione della costa di levante: le osservazioni di Oikos

«Problema di compatibilità tra il relativo progetto e la tutela dell’ambiente»

«Mentre la cultura tace, la politica tranese mostra di essere in pieno, continuo e sorprendente fermento. Sul Corriere del Mezzogiorno del 17/8/23, è stata pubblicata la notizia secondo cui rischia di essere escluso dal finanziamento dei fondi PNRR, il progetto del Comune di Trani per la riqualificazione della costa di levante. L'intervento, come si apprende dalla lettura del suddetto articolo, a firma del giornalista Fabio Modesti, era stato candidato per circa 3 milioni di euro, di cui 2,5 a carico del PNRR e la restante parte oggetto di mutuo a 29 anni a tasso fisso contratto con la Cassa Depositi e Prestiti.

Il motivo della eventuale esclusione risiede nel fatto che vi sarebbe un problema di compatibilità tra il relativo progetto e la tutela dell'ambiente. Più in particolare, si legge testualmente che: "il progetto preliminare e poi quello definitivo sono stati esclusi dalla valutazione ambientale strategica (Vas), anche se il complesso degli interventi va in variante al piano urbanistico e l'intervento principale, ossia il consolidamento della falesia al piede e alla sommità, che dovrebbe essere assoggettato a valutazione di impatto ambientale (Via), non lo è stato".

A questo proposito, è opportuno fare menzione del fatto che l'Associazione Oikos in data 07.07.2023 ha presentato una serie di osservazioni (alla Regione, al Comune di Trani, alla Soprintendenza, all'Autorità di bacino e al Ministero dell'Ambiente) al progetto definitivo in questione. In queste osservazioni, che evidentemente hanno colto nel segno, si poneva in evidenza che gli Enti coinvolti hanno rilasciato pareri e provvedimenti favorevoli sulla base del solo progetto di fattibilità e non sul progetto definitivo che, rispetto a quello preliminare, è stato modificato.
Difatti, gli interventi progettuali previsti non si limitano alla realizzazione di muretti a secco e recinzioni correlate alla manutenzione di un sentiero costiero esistente, bensì opere incisive di messa in sicurezza e consolidamento della falesia interamente classificata in 'Pericolosità Geomorfologica molto alta ('PG3').

Non solo. Il progetto prevede la completa riprofilatura del pendio naturale della falesia; la realizzazione di muri di sostegno in blocchi lapidei calcari ciclopici; interventi di consolidamento e stabilizzazione con la tecnica delle "terre armate" utilizzando gabbioni in pietrame; interventi di disgaggi; interventi di riempimento di cavità e inerbimento. In questo modo, da essere un piano volto a porre in sicurezza il tratto più bello della costa tranese, al contrario, si potrebbe trasformare in un intervento con effetti devastanti sull'ecosistema e sulla conservazione di siti di grande interesse naturalistico, oggetto anche di studio. Ma, forse, la prudenza e la cautela degli ambientalisti è superata dalla lungimiranza degli amministratori locali, i quali mostrano di avere una visione della realtà aumentata, immersiva. Di andare oltre l'esistente e condividere e immaginare la costa di levante come se fosse nel metaverso. Così, per i poveri ambientalisti a nulla vale ricordare l'aforisma del celebre scrittore francese, Victor Hugo, il quale diceva: fate come gli alberi: cambiate le foglie, ma conservate le radici. In altre parole, cambiate le vostre idee, ma conservate i vostri principi.

Così, il progettare sia indirizzato a valorizzare il patrimonio ambientale, eco-paesaggistico, costiero e marino, di modo che si realizzi un effettivo miglioramento complessivo del territorio e del verde pubblico evitando interventi che accentuano la pressione antropica verso la costa, che ne sarebbero irrimediabilmente trasformati a discapito del litorale a causa degli insediamenti naturalistici e geomorfologici della zona. Tutto questo può essere realizzato se ci si propone di creare bellezza seguendo la conoscenza e le più alte virtù. A tale proposito, sembra opportuno ricordare una frase del premio Nobel Rita Levi Montalcini, la quale acutamente: rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che li usano entrambi.
Quindi, in attesa di sapere se e quando il progetto in questione vedrà la luce e recepirà le osservazioni della scrivente Associazione, si auspica che i problemi che affliggono la nostra Trani comincino a essere affrontati e risolti nel modo più appropriato, nella certezza che i politici tranesi conoscano il celebre ammonimento di Democrito, filosofo dell'antica Grecia, secondo cui i cattivi cittadini che arrivano alle cariche istituzionali, quanto più sono indegni di occuparle, tanto più si mostrano incuranti e pieni di stoltezza e di arroganza. Non appaia offensiva la citazione del filosofo greco, piuttosto stimolante per il politico-amministratore che abbia a cuore gli interessi della comunità che lo ha chiamato a rappresentarla. A Trani, per fortuna, questo ancora non accade».
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