
Eventi e cultura
Proiezione ad HuB Porta Nova di “Le Belle Estati”, con ospite il regista Mauro Santini
Emozionante serata all’insegna del cinema d’autore
Trani - sabato 8 febbraio 2025
11.40
Giovedì 6 febbraio, presso l'HUB Porta Nova, in via Nigrò 18, ha avuto luogo la proiezione del film "Le Belle Estati", con ospite il regista Mauro Santini. L'evento, che fa parte del ricco calendario di "Cinema a Sorpresa", la rassegna che ogni giovedì riporta il cinema in città sotto la direzione artistica del Club dei Cinefili Estinti, si inserisce nell'ambito del festival "Avvistamenti", promosso da Canudo ETS, ovvero un progetto che mira a diffondere la conoscenza dei nuovi linguaggi della sperimentazione audiovisiva, anche in ambito scolastico.
Nicolò Spallucci, moderatore della serata e membro del Club dei Cinefili Estinti, ha raccontato che:
"Il cineclub Canudo, vera e propria istituzione della cinefilia e dell'alfabetizzazione cinematografica pugliese, aveva invitato Mauro Santini a Bisceglie per presentare il film "Le Belle Estati" durante le giornate del festival Avvistamenti. In seguito abbiamo saputo che Mauro sarebbe stato qui a Trani per un suo nuovo progetto presso Liceo Scientifico Statale "V.Vecchi" e sono stati proprio loro a metterci in contatto, attraverso Hub Portanova. Una volta che abbiamo visto il film siamo stati abbagliati dalla sua bellezza, convintissimi che sarebbe stata un'occasione unica e irripetibile per mostrare il film a Trani con il suo autore".
"Le Belle Estati" è un film sperimentale ambientato in un'Italia che sembra sospesa nel tempo, il racconto intreccia storie di amicizia, amore e crescita, dipingendo un affresco emozionale che parla a tutte le generazioni. Il regista Mauro Santini, presente in sala per un incontro con il pubblico, ha svelato i vari retroscena, curiosità e ispirazioni dietro la realizzazione del film.
Infatti il regista racconta che: "I romanzi di Cesare Pavese hanno avuto un'importanza fondamentale per la mia crescita personale. Li ho letti tutti tra i 17 e i 18 anni, e per questo motivo lavorare su questi testi è stato per me sia una grande gioia che una responsabilità enorme. Sono stato io stesso a proporli ai ragazzi, anche perché spesso Pavese non viene studiato in maniera approfondita nelle scuole. Questi giovani, alla loro prima esperienza nel mondo del cinema, hanno avuto l'opportunità di esplorare temi profondamente legati ai romanzi di Pavese, come la nudità, il rapporto con la natura e la giovinezza. Non si sono limitati a riproporre i temi, ma li hanno affrontati con una riflessione intensa e una forte immedesimazione. I ragazzi non hanno semplicemente rappresentato i personaggi di Pavese in modo statico, ma li hanno arricchiti con il loro vissuto personale ed era proprio ciò che io desideravo".
Il film ha suscitato un grande apprezzamento da parte del pubblico in sala, che ha saputo riconoscere la profondità e l'attualità delle tematiche trattate. La capacità di affrontare con sensibilità e freschezza i temi della giovinezza, della natura e della ricerca di sé, ha reso la pellicola un'opera capace di toccare emotivamente e di stimolare una riflessione collettiva.
Nicolò Spallucci, moderatore della serata e membro del Club dei Cinefili Estinti, ha raccontato che:
"Il cineclub Canudo, vera e propria istituzione della cinefilia e dell'alfabetizzazione cinematografica pugliese, aveva invitato Mauro Santini a Bisceglie per presentare il film "Le Belle Estati" durante le giornate del festival Avvistamenti. In seguito abbiamo saputo che Mauro sarebbe stato qui a Trani per un suo nuovo progetto presso Liceo Scientifico Statale "V.Vecchi" e sono stati proprio loro a metterci in contatto, attraverso Hub Portanova. Una volta che abbiamo visto il film siamo stati abbagliati dalla sua bellezza, convintissimi che sarebbe stata un'occasione unica e irripetibile per mostrare il film a Trani con il suo autore".
"Le Belle Estati" è un film sperimentale ambientato in un'Italia che sembra sospesa nel tempo, il racconto intreccia storie di amicizia, amore e crescita, dipingendo un affresco emozionale che parla a tutte le generazioni. Il regista Mauro Santini, presente in sala per un incontro con il pubblico, ha svelato i vari retroscena, curiosità e ispirazioni dietro la realizzazione del film.
Infatti il regista racconta che: "I romanzi di Cesare Pavese hanno avuto un'importanza fondamentale per la mia crescita personale. Li ho letti tutti tra i 17 e i 18 anni, e per questo motivo lavorare su questi testi è stato per me sia una grande gioia che una responsabilità enorme. Sono stato io stesso a proporli ai ragazzi, anche perché spesso Pavese non viene studiato in maniera approfondita nelle scuole. Questi giovani, alla loro prima esperienza nel mondo del cinema, hanno avuto l'opportunità di esplorare temi profondamente legati ai romanzi di Pavese, come la nudità, il rapporto con la natura e la giovinezza. Non si sono limitati a riproporre i temi, ma li hanno affrontati con una riflessione intensa e una forte immedesimazione. I ragazzi non hanno semplicemente rappresentato i personaggi di Pavese in modo statico, ma li hanno arricchiti con il loro vissuto personale ed era proprio ciò che io desideravo".
Il film ha suscitato un grande apprezzamento da parte del pubblico in sala, che ha saputo riconoscere la profondità e l'attualità delle tematiche trattate. La capacità di affrontare con sensibilità e freschezza i temi della giovinezza, della natura e della ricerca di sé, ha reso la pellicola un'opera capace di toccare emotivamente e di stimolare una riflessione collettiva.