Politica
Sanità, Briguglio dice no al "decreto appropriatezza"
Il consigliere del Centro Democratico annuncia una nuova originale protesta
Trani - giovedì 26 gennaio 2017
Si scrive "decreto appropriatezza". Ma per chi ha dovuto fare i conti con questo terribile mostro della sanità pubblica si legge "ticket in aumento, noiosa burocrazia, liste di attesa e ricorso al privato". Anche Domenico Briguglio, consigliere comunale del Centro Democratico si unisce all'urlo di protesta contro il decreto ministeriale. Alcune prestazioni sono diventate a pagamento per il paziente: quindi tac, risonanze, radiografie, esami che prima erano compresi nel ticket ora costano molto di più se non ritenute urgenti e necessarie.
«Troppe le incertezze applicative - scrive Briguglio - troppo lungo l'iter burocratico, troppe le proteste e i disagi per gli assistiti». «Questo decreto - denuncia il consigliere di maggioranza - è una minaccia per chi ancora crede nella sanità pubblica. Un cambiamento che inevitabilmente suscita nervosismo e confusione nei pazienti che sono costretti a pagare, purtroppo, quasi il doppio per esami che fino a qualche tempo fa potevano effettuare senza troppi problemi». Spazio ora ai dettagli del decreto. I medici di famiglia per far fronte ad un Ministero della Sanità che "minaccia" di far pagare di tasca propria (la legge prevede il rischio di sanzioni economiche) prescrizioni che potrebbero essere di competenza di un medico specialistico, tendono a non concederle più, invitando i propri assistiti a rivolgersi, appunto, ai medici specialisti. È necessario, dunque, prenotare una visita medica in una struttura pubblica e pagare il ticket. Ma non è tutto. Sarà compito del medico specialistico, poi, decidere se fare esami diagnostici. Altro ticket, non proprio poco costoso.
Briguglio è pronto, dunque, a fermare le lancette del decreto. «Stop alle diseguaglianze - dichiara - alle liste di attesa e a costi esorbitanti. Il mio appello è rivolto al presidente Emiliano. Chiedo di farsi carico della salute dei cittadini pugliesi, e non solo, e di rivolgersi al Ministero della Sanità affinché si possa finalmente mettere la parola "fine" su questo assurdo decreto».
Dalle parole ai fatti. Il consigliere del Centro democratico annuncia una nuova protesta provocatoria in città. «Non voglio svelare nulla - conclude Briguglio - ma forse gli sciamani e i santoni con le loro capanne potranno essere i protagonisti di questa assurda sanità. In questo modo ci sarebbero cure gratis per tutti, così come dovrebbe essere. E chissà che magari in piazza non ci saranno anche loro».
«Troppe le incertezze applicative - scrive Briguglio - troppo lungo l'iter burocratico, troppe le proteste e i disagi per gli assistiti». «Questo decreto - denuncia il consigliere di maggioranza - è una minaccia per chi ancora crede nella sanità pubblica. Un cambiamento che inevitabilmente suscita nervosismo e confusione nei pazienti che sono costretti a pagare, purtroppo, quasi il doppio per esami che fino a qualche tempo fa potevano effettuare senza troppi problemi». Spazio ora ai dettagli del decreto. I medici di famiglia per far fronte ad un Ministero della Sanità che "minaccia" di far pagare di tasca propria (la legge prevede il rischio di sanzioni economiche) prescrizioni che potrebbero essere di competenza di un medico specialistico, tendono a non concederle più, invitando i propri assistiti a rivolgersi, appunto, ai medici specialisti. È necessario, dunque, prenotare una visita medica in una struttura pubblica e pagare il ticket. Ma non è tutto. Sarà compito del medico specialistico, poi, decidere se fare esami diagnostici. Altro ticket, non proprio poco costoso.
Briguglio è pronto, dunque, a fermare le lancette del decreto. «Stop alle diseguaglianze - dichiara - alle liste di attesa e a costi esorbitanti. Il mio appello è rivolto al presidente Emiliano. Chiedo di farsi carico della salute dei cittadini pugliesi, e non solo, e di rivolgersi al Ministero della Sanità affinché si possa finalmente mettere la parola "fine" su questo assurdo decreto».
Dalle parole ai fatti. Il consigliere del Centro democratico annuncia una nuova protesta provocatoria in città. «Non voglio svelare nulla - conclude Briguglio - ma forse gli sciamani e i santoni con le loro capanne potranno essere i protagonisti di questa assurda sanità. In questo modo ci sarebbero cure gratis per tutti, così come dovrebbe essere. E chissà che magari in piazza non ci saranno anche loro».