Scuola e Lavoro
Scuola Palumbo, i genitori insegnano nella classe fantasma
Protesta a sfondo didattico: mamme in cattedra al posto dei docenti
Trani - giovedì 23 settembre 2010
Va avanti la protesta dei genitori dei 22 ragazzi della classe fantasma, soppressa e smembrata, della scuola Orazio Palumbo. Questa mattina gli studenti sono tornati a far lezione seppur in modo atipico. Tenendo fede ad un impegno assunto dai genitori con l'amministrazione comunale, i ragazzi non hanno scioperato ma sono entrati in un'aula della scuola per studiare con le proprie mamme, reinventatesi per l'occasione docenti. «Continuiamo a combattere – dicono in coro – per una giusta causa, sacrificando tempo al nostro lavoro ed alle faccende di casa. Non ci arrendiamo. Dal Comune abbiamo ricevuto delle rassicurazioni importanti dopo tante battute a vuoto. Adesso aspettiamo le decisioni del dirigente».
Compiti di matematica, di italiano, persino un tema scritto per raccontare la loro vicenda, ancora insoluta. Su fogli di carta, i giovani studenti hanno testimoniato il loro disagio: «Tutta questa situazione – scrive uno degli alunni della seconda L – è un grande sbaglio. Chi ha scelto di smembrare la nostra classe non ha pensato per niente alla nostra reazione. La Palumbo merita molto di più».
Il dirigente scolastico, Lucio Bonvino, ha convocato per oggi il collegio dei docenti. Nel pomeriggio la protesta si è spostata a Palazzo di città dove i genitori hanno chiesto udienza al sindaco.
Compiti di matematica, di italiano, persino un tema scritto per raccontare la loro vicenda, ancora insoluta. Su fogli di carta, i giovani studenti hanno testimoniato il loro disagio: «Tutta questa situazione – scrive uno degli alunni della seconda L – è un grande sbaglio. Chi ha scelto di smembrare la nostra classe non ha pensato per niente alla nostra reazione. La Palumbo merita molto di più».
Il dirigente scolastico, Lucio Bonvino, ha convocato per oggi il collegio dei docenti. Nel pomeriggio la protesta si è spostata a Palazzo di città dove i genitori hanno chiesto udienza al sindaco.
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