Vita di città
«Sovranità al popolo, non alle banche»
Blitz notturno del circolo Nuova Italia di Trani. Striscione al sottopasso di via Giuliani
Trani - martedì 15 novembre 2011
10.07
Nuova Italia torna in strada di notte per apporre uno striscione al sottopasso di via Giuliani: «Sovranità al popolo, non alle banche».
Il senso dello striscione è spiegato nella nota diramata dall'europarlamentare Carlo Fidanza della componente PdL Nuova Italia che fa capo a Gianni Alemanno e presieduta a Trani da Raimondo Lima: «La sovranità - dice Fidanza - appartiene al popolo. Così recita la nostra Costituzione e così prevede la democrazia. Ma oggi le democrazie occidentali subiscono uno svuotamento di sovranità ad opera delle tecnocrazie. Poteri invisibili speculano sui debiti, sui titoli di stato, sulle azioni: lo spread è il nuovo totem con cui si costringono governi legittimamente eletti dai popoli ad approvare in tutta fretta misure impopolari e subito dopo li si abbatte per sostituirli con governi non legittimati dal consenso popolare e affidati ad esponenti di quelle stesse tecnocrazie che ci hanno mandato in malora. E' un disegno diabolico e sovversivo. Se osi opporti lo spread schizza di nuovo su, ti manda sull'orlo del baratro, i risparmi delle famiglie e il credito alle imprese vanno a puttane e tu vieni additato come nemico del Paese».
Fidanza va avanti: «Ti fanno appoggiare per interesse nazionale un progetto di potere antinazionale. Ma non hai alternative e lo fai. Almeno per un pò. In attesa che il potere torni al popolo sovrano. Che decida: destra o sinistra non importa, ciò che importa è riportare il cuore della sovranità dalla tecnocrazia alla democrazia. In realtà non è del tutto vero: la destra, o almeno una certa destra, ha nel cuore l'avversione culturale per la finanza senza volto e per quelle élites di tecnocrati che dettano la linea alle cancellerie europee. La sinistra invece ci va a braccetto. Fino al crollo del muro inneggiava alla rivoluzione proletaria; oggi, dopo averle provate tutte per abbattere il nemico di sempre, festeggia il suo nuovo 25 aprile grazie all'azione senza scrupoli dei signori dello spread».
Il senso dello striscione è spiegato nella nota diramata dall'europarlamentare Carlo Fidanza della componente PdL Nuova Italia che fa capo a Gianni Alemanno e presieduta a Trani da Raimondo Lima: «La sovranità - dice Fidanza - appartiene al popolo. Così recita la nostra Costituzione e così prevede la democrazia. Ma oggi le democrazie occidentali subiscono uno svuotamento di sovranità ad opera delle tecnocrazie. Poteri invisibili speculano sui debiti, sui titoli di stato, sulle azioni: lo spread è il nuovo totem con cui si costringono governi legittimamente eletti dai popoli ad approvare in tutta fretta misure impopolari e subito dopo li si abbatte per sostituirli con governi non legittimati dal consenso popolare e affidati ad esponenti di quelle stesse tecnocrazie che ci hanno mandato in malora. E' un disegno diabolico e sovversivo. Se osi opporti lo spread schizza di nuovo su, ti manda sull'orlo del baratro, i risparmi delle famiglie e il credito alle imprese vanno a puttane e tu vieni additato come nemico del Paese».
Fidanza va avanti: «Ti fanno appoggiare per interesse nazionale un progetto di potere antinazionale. Ma non hai alternative e lo fai. Almeno per un pò. In attesa che il potere torni al popolo sovrano. Che decida: destra o sinistra non importa, ciò che importa è riportare il cuore della sovranità dalla tecnocrazia alla democrazia. In realtà non è del tutto vero: la destra, o almeno una certa destra, ha nel cuore l'avversione culturale per la finanza senza volto e per quelle élites di tecnocrati che dettano la linea alle cancellerie europee. La sinistra invece ci va a braccetto. Fino al crollo del muro inneggiava alla rivoluzione proletaria; oggi, dopo averle provate tutte per abbattere il nemico di sempre, festeggia il suo nuovo 25 aprile grazie all'azione senza scrupoli dei signori dello spread».