
Vita di città
Tornano le scritte sulla Cattedrale di Trani
Il sindaco Tarantini: «Non c’è soluzione all’imbecillità». Analogo episodio nel 2004. La telecamera di videosorveglianza non serve da deterrente
Trani - martedì 7 giugno 2011
Oltraggiata ancora una volta la Cattedrale di Trani. A seguito della segnalazione di un nostro lettore, abbiamo riscontrato la presenza di numerose scritte di pennarello sull'arco ai piedi del campanile e sulla scalinata d'ingresso alla chiesa madre. Per la gran parte, si tratta di ricordi lasciati da innamorati e comitive, giovinastri che hanno voluto dar sfogo alla propria inciviltà danneggiando il nostro monumento simbolo. Qualcuno ha voluto spingersi oltre, lasciando il proprio autografo (a matita) anche su alcune colonne della navata centrale, all'interno della basilica.
Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, è sconsolato: «Le scritte le avevo notate il 2 giugno, in occasione della festa di San Nicolino. Sto predisponendo la segnalazione alla Diocesi per ricevere l'autorizzazione ad effettuare l'intervento di pulizia della pietra». Don Saverio Pellegrino, responsabile dell'ufficio arte sacra e beni culturali, preferisce evitare qualsiasi commento, ci ringrazia per la segnalazione e riattacca subito il telefono.
Per la Cattedrale, oltre al danno, si somma la beffa: le telecamere di videosorveglianza sono poste proprio sopra il museo Diocesano, quindi di fronte al campanile ed in posizione privilegiata per scoprire i responsabili. L'occhio elettronico è lì dal settembre del 2006, dopo che due mesi prima erano stati sfregiati i leoni presenti all'ingresso della chiesa. Lo strumento della videosorveglianza evidentemente non funziona da deterrente. «Le scritte – commenta Tarantini - possono essere fatte anche da seduti, in momenti di confusione o di ressa, per cui è difficile che la telecamera possa aiutarci a risalire ai colpevoli. Purtroppo non c'è soluzione contro l'imbecillità».
La Cattedrale, in passato, era già stata oggetto di questo genere di atti. Oltre allo sfregio dei leoni, di cui già si è detto, nell'ottobre 2004 furono rinvenute vicino alla porta d'ingresso numerose scritte fatte col pennarello e subito cancellate. A distanza di 7 anni nulla sembra cambiato.
Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, è sconsolato: «Le scritte le avevo notate il 2 giugno, in occasione della festa di San Nicolino. Sto predisponendo la segnalazione alla Diocesi per ricevere l'autorizzazione ad effettuare l'intervento di pulizia della pietra». Don Saverio Pellegrino, responsabile dell'ufficio arte sacra e beni culturali, preferisce evitare qualsiasi commento, ci ringrazia per la segnalazione e riattacca subito il telefono.
Per la Cattedrale, oltre al danno, si somma la beffa: le telecamere di videosorveglianza sono poste proprio sopra il museo Diocesano, quindi di fronte al campanile ed in posizione privilegiata per scoprire i responsabili. L'occhio elettronico è lì dal settembre del 2006, dopo che due mesi prima erano stati sfregiati i leoni presenti all'ingresso della chiesa. Lo strumento della videosorveglianza evidentemente non funziona da deterrente. «Le scritte – commenta Tarantini - possono essere fatte anche da seduti, in momenti di confusione o di ressa, per cui è difficile che la telecamera possa aiutarci a risalire ai colpevoli. Purtroppo non c'è soluzione contro l'imbecillità».
La Cattedrale, in passato, era già stata oggetto di questo genere di atti. Oltre allo sfregio dei leoni, di cui già si è detto, nell'ottobre 2004 furono rinvenute vicino alla porta d'ingresso numerose scritte fatte col pennarello e subito cancellate. A distanza di 7 anni nulla sembra cambiato.












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