
Enti locali
Trani. Degrado in via Vecchi, dopo la denuncia dei residenti interviene il Comune: al via la bonifica
Sbloccata la situazione: da stamani l’AMIU ha avviato l'intervento preso in carico immediatamente dal Sindaco Bottaro
Trani - martedì 23 settembre 2025
10.18
A volte è sufficiente una segnalazione circostanziata, che nasce dall'esasperazione, ma si nutre di senso civico, per innescare un processo risolutivo. È la dimostrazione di come un dialogo costruttivo tra cittadini, stampa e istituzioni sia la via maestra per la tutela della salute pubblica. La denuncia dei residenti di via Valdemaro Vecchi, pubblicata nel pomeriggio di ieri, 22 settembre, ha sortito l'effetto sperato: da questa mattina, martedì 23 settembre, una squadra specializzata dell'AMIU è al lavoro per una profonda attività di bonifica dell'area, diventata invivibile. L'intervento è stato preso in carico direttamente dal Sindaco Amedeo Bottaro che ha avviato con la massima celerità l'intervento.
Una situazione al limite della tollerabilità
Ma cosa aveva spinto i residenti a questo punto? Per settimane, un intero condominio ha vissuto barricato in casa, combattendo un'invasione di topi di grosse dimensioni. L'allarme ha raggiunto il culmine quando i roditori hanno iniziato a penetrare nelle abitazioni, arrampicandosi fino ai piani alti. L'ultimo, terrificante episodio ha visto un ratto raggiungere il quinto piano, entrando in un appartamento dalla cucina. "È stato un momento di puro terrore", ha raccontato una residente. Secondo i cittadini, la situazione era diventata insostenibile, con ogni appartamento del condominio che sarebbe stato "visitato".
Le cause del degrado
Nel mirino dei condomini c'erano due aree adiacenti, entrambe di proprietà comunale e in stato di abbandono. La prima, un campetto incolto utilizzato come deposito per giostrine sotto sequestro, indicata come il focolaio principale dell'infestazione. "Il Comune sostiene di non poter bonificare a causa del sequestro, ma intanto noi siamo invasi dai topi", avevano spiegato. A peggiorare il quadro, l'area degli ex Capannoni Ruggia, anch'essa in preda al degrado e ricettacolo non solo di ratti ma anche di "formiche, blatte, cavallette e cimici". Un disinfestatore privato aveva confermato ai residenti la natura del pericolo: si trattava di ratti di fogna, nocivi per la salute. Nonostante le precedenti rassicurazioni e alcuni interventi palliativi, come il posizionamento di alcune trappole, il problema non era stato risolto alla radice. I cittadini chiedevano a gran voce una bonifica completa e una pulizia radicale, stanchi di promesse non mantenute.
Ognuno al suo posto: per la soluzione del problema
L'epilogo della vicenda, con le operazioni di bonifica avviate a meno di 24 ore dalla segnalazione pubblica, dimostra l'efficacia di un modello virtuoso. Ognuno deve interpretare il suo compito: i cittadini hanno il dovere di segnalare le criticità, la stampa locale quello di dare voce alla comunità, senza strumentalizzazioni di sorta e con il solo fine di evidenziare un problema. Alle istituzioni spetta infine il compito più importante: ascoltare e intervenire prontamente. In questo caso, la sinergia ha funzionato, trasformando una legittima protesta in un'azione concreta a difesa della salute pubblica e del decoro urbano.
Una situazione al limite della tollerabilità
Ma cosa aveva spinto i residenti a questo punto? Per settimane, un intero condominio ha vissuto barricato in casa, combattendo un'invasione di topi di grosse dimensioni. L'allarme ha raggiunto il culmine quando i roditori hanno iniziato a penetrare nelle abitazioni, arrampicandosi fino ai piani alti. L'ultimo, terrificante episodio ha visto un ratto raggiungere il quinto piano, entrando in un appartamento dalla cucina. "È stato un momento di puro terrore", ha raccontato una residente. Secondo i cittadini, la situazione era diventata insostenibile, con ogni appartamento del condominio che sarebbe stato "visitato".
Le cause del degrado
Nel mirino dei condomini c'erano due aree adiacenti, entrambe di proprietà comunale e in stato di abbandono. La prima, un campetto incolto utilizzato come deposito per giostrine sotto sequestro, indicata come il focolaio principale dell'infestazione. "Il Comune sostiene di non poter bonificare a causa del sequestro, ma intanto noi siamo invasi dai topi", avevano spiegato. A peggiorare il quadro, l'area degli ex Capannoni Ruggia, anch'essa in preda al degrado e ricettacolo non solo di ratti ma anche di "formiche, blatte, cavallette e cimici". Un disinfestatore privato aveva confermato ai residenti la natura del pericolo: si trattava di ratti di fogna, nocivi per la salute. Nonostante le precedenti rassicurazioni e alcuni interventi palliativi, come il posizionamento di alcune trappole, il problema non era stato risolto alla radice. I cittadini chiedevano a gran voce una bonifica completa e una pulizia radicale, stanchi di promesse non mantenute.
Ognuno al suo posto: per la soluzione del problema
L'epilogo della vicenda, con le operazioni di bonifica avviate a meno di 24 ore dalla segnalazione pubblica, dimostra l'efficacia di un modello virtuoso. Ognuno deve interpretare il suo compito: i cittadini hanno il dovere di segnalare le criticità, la stampa locale quello di dare voce alla comunità, senza strumentalizzazioni di sorta e con il solo fine di evidenziare un problema. Alle istituzioni spetta infine il compito più importante: ascoltare e intervenire prontamente. In questo caso, la sinergia ha funzionato, trasformando una legittima protesta in un'azione concreta a difesa della salute pubblica e del decoro urbano.



Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 

.jpg)






j.jpg)