Enti locali
«Tutti i provvedimenti Stp sulle assunzioni sono legittimi»
La società non ci sta: segnalazione in procura dopo il nostro articolo. Nota in redazione del legale dell’azienda di trasporti provinciale
Puglia - mercoledì 7 agosto 2013
«Tutti i provvedimenti adottati dalla Stp in ordine alle assunzioni di personale sono stati ritenuti assolutamente legittimi dall'autorità giudiziaria del lavoro». L'avvocato Antonio Florio, in nome e per conto del presidente della società di trasporti provinciale, Roberto Gargiuolo, e dell'amministratore delegato, Vito Mascolo, contesta le dichiarazioni rilasciate al nostro portale dai 3 inoccupati in merito al presunto abuso di assunzioni da agenzie interinali adottato dalla Stp e senza tener conto della graduatoria del 2010.
«Le azioni giudiziarie intentate dai 3 inoccupati – scrive Florio - sono state rigettate nei due gradi di giudizio, mentre il provvedimento ex articolo 700 del codice di procedura civile intentato dagli stessi soggetti, è stato rinunziato da questi ultimi, evidentemente per non andare incontro ad una condanna alla rifusione delle spese di giudizio. Pertanto, non è dato di sapere quali siano i comportamenti anomali adottati dalla Stp, visto che ben due giudici competenti per materia ne hanno sancito la legittimità. In realtà, se c'è qualcosa di anomalo nell'intera vicenda è la pervicacia con cui i 3 inoccupati stanno cercando di aggirare la legge, in danno di tutti gli altri aspiranti al lavoro».
«Invece di votarsi ad un Santo – attacca il legale - farebbero meglio a rispettare le regole imposte dalla legge nell' interesse di tutti. Neanche l'incontro col sindaco avrebbe potuto spostare i termini della vicenda: il primo cittadino, che ha fatto della legalità un cavallo di battaglia della campagna elettorale, prima, e della sua Amministrazione, poi, non ha potuto che prendere atto dei chiarimenti rilasciati dai miei assistiti e dei più volte citati provvedimenti giudiziari».
Florio conclude la sua risposta segnalando che dell'intera vicenda è stata informata la locale procura della Repubblica «affinché persegua e punisca – si legge - chiunque stia tentando, attraverso voti ad un Santo o incontri con autorità amministrative, di indurre i vertici Stp a violare la legge per meri interessi personalistici».
«Le azioni giudiziarie intentate dai 3 inoccupati – scrive Florio - sono state rigettate nei due gradi di giudizio, mentre il provvedimento ex articolo 700 del codice di procedura civile intentato dagli stessi soggetti, è stato rinunziato da questi ultimi, evidentemente per non andare incontro ad una condanna alla rifusione delle spese di giudizio. Pertanto, non è dato di sapere quali siano i comportamenti anomali adottati dalla Stp, visto che ben due giudici competenti per materia ne hanno sancito la legittimità. In realtà, se c'è qualcosa di anomalo nell'intera vicenda è la pervicacia con cui i 3 inoccupati stanno cercando di aggirare la legge, in danno di tutti gli altri aspiranti al lavoro».
«Invece di votarsi ad un Santo – attacca il legale - farebbero meglio a rispettare le regole imposte dalla legge nell' interesse di tutti. Neanche l'incontro col sindaco avrebbe potuto spostare i termini della vicenda: il primo cittadino, che ha fatto della legalità un cavallo di battaglia della campagna elettorale, prima, e della sua Amministrazione, poi, non ha potuto che prendere atto dei chiarimenti rilasciati dai miei assistiti e dei più volte citati provvedimenti giudiziari».
Florio conclude la sua risposta segnalando che dell'intera vicenda è stata informata la locale procura della Repubblica «affinché persegua e punisca – si legge - chiunque stia tentando, attraverso voti ad un Santo o incontri con autorità amministrative, di indurre i vertici Stp a violare la legge per meri interessi personalistici».