
Eventi e cultura
“Typewriter Music”: il Polo Museale di Trani festeggia il 9° anniversario
Un concerto – omaggio ai grandi geni italiani per festeggiare i nove anni di attività del Museo tranese
Trani - lunedì 5 maggio 2025
18.00
Nell'ambito delle celebrazioni per il nono anniversario dalla sua fondazione, il Polo Museale tranese ricorda il genio di Adriano Olivetti con un concerto dedicato a lui e al genio italico. La musica portata in scena nella serata di sabato ha incantato il pubblico, facendo registrare il "tutto esaurito".
Il cavaliere Natale Pagano, segretario della Fondazione "S.E.C.A.", insieme al direttore del Polo Museale Graziano Urbano, hanno espresso grande soddisfazione per l'accoglienza che il pubblico ha dato alle iniziative messe in atto per celebrare questo nono anno di vita del Museo, compreso lo stesso concerto. Il titolo della serata è fortemente evocativo, vista l'importanza del museo della macchina per scrivere, ospitato all'interno del Polo; il concerto è stato intitolato "Typewriter music", dall'omonimo brano di Jerry Lewis ed eseguito dall'Orchestra Filarmonica Pugliese durante la serata.
Il concerto non ha inteso solo rendere omaggio al Polo Museale, ma anche a grandi geni come Adriano Olivetti e Andrea Palladio, Ennio Morricone e Astor Piazzolla, il celeberrimo autore di origini tranesi. Proprio per questo, le musiche proposte nel concerto, apparentemente distanti per epoche, autori e contesti culturali, sono intrinsecamente legate dal fil rouge dell'italianità: come fa notare il Maestro Agostino Ruscillo, che ha diretto l'ensemble d'archi, si spazia dal concerto grosso di Bach, che fa proprio questo genere tipicamente italiano, a Gustav Holst, Carlos Gardel e Karl Jenkis, che risentono delle influenze della cultura musicale italiana; emblematica è stata l'esecuzione di "Palladio", composizione che Jenkis ha dedicato al grande architetto Andrea Palladio.
Il viaggio nella splendida musica d'autore è continuato, non senza un guizzo di umorismo, offerto dallo stesso ensemble che, con una simpatica gag orchestrata dal Maestro e dal percussionista dell'orchestra, ha creato un momento di ilarità in sala. È in questo momento che fanno il loro ingresso in scena "Typewriter" di Lewis e la Polka pizzicata di Strauss. La serata si è conclusa, infine, con "Gabriel's oboe" di Morricone e i famosi "Oblivion" e "Libertango" di Piazzolla, intervallati da "Por una cabeza" di Gardel.
Il cavaliere Natale Pagano, segretario della Fondazione "S.E.C.A.", insieme al direttore del Polo Museale Graziano Urbano, hanno espresso grande soddisfazione per l'accoglienza che il pubblico ha dato alle iniziative messe in atto per celebrare questo nono anno di vita del Museo, compreso lo stesso concerto. Il titolo della serata è fortemente evocativo, vista l'importanza del museo della macchina per scrivere, ospitato all'interno del Polo; il concerto è stato intitolato "Typewriter music", dall'omonimo brano di Jerry Lewis ed eseguito dall'Orchestra Filarmonica Pugliese durante la serata.
Il concerto non ha inteso solo rendere omaggio al Polo Museale, ma anche a grandi geni come Adriano Olivetti e Andrea Palladio, Ennio Morricone e Astor Piazzolla, il celeberrimo autore di origini tranesi. Proprio per questo, le musiche proposte nel concerto, apparentemente distanti per epoche, autori e contesti culturali, sono intrinsecamente legate dal fil rouge dell'italianità: come fa notare il Maestro Agostino Ruscillo, che ha diretto l'ensemble d'archi, si spazia dal concerto grosso di Bach, che fa proprio questo genere tipicamente italiano, a Gustav Holst, Carlos Gardel e Karl Jenkis, che risentono delle influenze della cultura musicale italiana; emblematica è stata l'esecuzione di "Palladio", composizione che Jenkis ha dedicato al grande architetto Andrea Palladio.
Il viaggio nella splendida musica d'autore è continuato, non senza un guizzo di umorismo, offerto dallo stesso ensemble che, con una simpatica gag orchestrata dal Maestro e dal percussionista dell'orchestra, ha creato un momento di ilarità in sala. È in questo momento che fanno il loro ingresso in scena "Typewriter" di Lewis e la Polka pizzicata di Strauss. La serata si è conclusa, infine, con "Gabriel's oboe" di Morricone e i famosi "Oblivion" e "Libertango" di Piazzolla, intervallati da "Por una cabeza" di Gardel.