Scuola e Lavoro
Un progetto formativo per adottare un monumento
La D'Annunzio riscopre il fascino del monastero di Santa Chiara. Un luogo ricco di avvenimenti e di cambiamenti
Trani - lunedì 7 marzo 2011
Come già anticipato dal nostro portale (nella rubrica Riscoprendo Trani), si è concluso con un convegno il progetto curato dagli alunni del terzo circolo didattico Gabriele D'Annunzio e denominato "Adotta un monumento". Gli studenti, stimolati dal dirigente scolastico Emilio Casiero hanno adottato la storia del monumento in cui passano la maggior parte della loro giornata: l'edificio scolastico Gabriele D'Annunzio, un tempo monastero di Santa Chiara. Al convegno hanno partecipato il sindaco di Trani, Pinuccio Tarantini, l'assessore alla culturta, Andrea Lovato, e l'architetto Donata Di Domizio.
La storia del monastero, raccontata sia dal dirigente nella sua relazione indtroduttiva che dai lavori dei bambini, è ricca di avvenimenti e di cambiamenti. L'edificio, di costruzione fascista, fu abitato dalle suore francescane. Nel 1600 vi si concentrarono le benedettine dei conventi di Sant'Agese e San Paolo. Il palazzo si ritiene sia stato sede del Conte Pietro e che abbia ospitato Federico il Barbarossa. E' certo che nel 1645 vi ospitò la regina Cristina di Svezia e nel 1775 il re Ferdinando IV di Borbone. A ricordo di quest'ultima visita, la badessa Maria Chiara Vischi fece apporre nel 1797 la lapide posta all'esterno della facciata, scritta in latino.
Nel 1799 il palazzo fu saccheggiato dai francesi e depredato dagli arredi sacri. Ne fu bruciato l'archivio e vennero persi gli atti di notevole valore storico. A seguito della legge numero 3036 del 1866 (che sopprimeva le corporazioni religiose), il Comune di Trani chiese di ottenere la struttura che gli venne concessa alla morte dell'ultima suora. Nel periodo della prima guerra mondiale fu occupato dal decimo Reggimento fanteria. Nel 1921 fu ceduto per un breve periodo all'associazione nazionale Donne cattoliche d'Italia per la realizzazione di laboratori di lavoro per fanciulle povere. Solo nel 1987 l'amministrazione comunale decise di adibire la struttura ad edificio scolastico: la scuola elementare Gabriele D'Annunzio, oggi pronta a riscoprirne il fascino.
La storia del monastero, raccontata sia dal dirigente nella sua relazione indtroduttiva che dai lavori dei bambini, è ricca di avvenimenti e di cambiamenti. L'edificio, di costruzione fascista, fu abitato dalle suore francescane. Nel 1600 vi si concentrarono le benedettine dei conventi di Sant'Agese e San Paolo. Il palazzo si ritiene sia stato sede del Conte Pietro e che abbia ospitato Federico il Barbarossa. E' certo che nel 1645 vi ospitò la regina Cristina di Svezia e nel 1775 il re Ferdinando IV di Borbone. A ricordo di quest'ultima visita, la badessa Maria Chiara Vischi fece apporre nel 1797 la lapide posta all'esterno della facciata, scritta in latino.
Nel 1799 il palazzo fu saccheggiato dai francesi e depredato dagli arredi sacri. Ne fu bruciato l'archivio e vennero persi gli atti di notevole valore storico. A seguito della legge numero 3036 del 1866 (che sopprimeva le corporazioni religiose), il Comune di Trani chiese di ottenere la struttura che gli venne concessa alla morte dell'ultima suora. Nel periodo della prima guerra mondiale fu occupato dal decimo Reggimento fanteria. Nel 1921 fu ceduto per un breve periodo all'associazione nazionale Donne cattoliche d'Italia per la realizzazione di laboratori di lavoro per fanciulle povere. Solo nel 1987 l'amministrazione comunale decise di adibire la struttura ad edificio scolastico: la scuola elementare Gabriele D'Annunzio, oggi pronta a riscoprirne il fascino.