
Vita di città
Villa Guastamacchia riaperta, Bottaro: «Restituiamo un polmone verde alla città»
Questa mattina il taglio del nastro alla presenza di centinaia di anziani
Trani - sabato 1 ottobre 2016
11.30
«Abbiamo restituito alla città un patrimonio della città e a questo quartiere che per vari motivi è sempre stato penalizzato». Queste le parole del primo cittadino all'inaugurazione di Villa Guastamacchia, che quest'oggi riapre al pubblico dopo i lavori di adeguamento finanziati dalla Regione Puglia, avviati già con l'amministrazione Tarantini e costati circa 455mila euro. «L'amministrazione ha pensato di fare qualcosa in più, non semplicemente completare i lavori e restituire l'immobile alla città. Ci siamo occupati di dare un contenuto a questo contenitore e questo per evitare che il centro possa ritornare ad essere quello che con gli anni era diventato, cioè una struttura fatiscente non gestita e abbandonata. Noi siamo convinti che le iniziative attireranno un gran numero di persone e oggi con questa inaugurazione siamo convinti di aver fatto la cosa migliore».
«Villa Guastamacchia risponde bisogno di socialità nei servizi e nelle politiche degli anziani che stiamo cercando di implementare con le fatiche che derivano da una situazione economica non favorevole - ha invece commentato l'assessore Felice di Lernia. Il centro risponde alle esigenze di quegli anziani autosufficienti che sconfessano lo stereotipo dell'anziano solo e bisognoso di assistenza. Qui gli anziani organizzano viaggi, gite, giocano, ballano. L'ambiente è frequentato da persone che si definiscono anziane dal punto di vista anagrafico ma rappresentano veramente un punto di forza per la nostra città».
Sulle modalità di gestione ha precisato: «La struttura è sempre stata lasciata nelle mani degli anziani che la frequentano, non c'è mai stata un'equipe di professionisti che ha gestito le attività. Essendo impossibile per l'amministrazione occuparsi di una cosa del genere che sarebbe diventata abbastanza farraginosa abbiamo cercato di adottare il concetto di sussidiarietà orizzontale. Ho chiesto alle associazioni che si occupano di anziani di darci una mano nel portare avanti questa struttura, non nella logica di una gara d'appalto ma piuttosto nell'aiutarsi gli uni con gli altri. Abbiamo quindi fatto questo avviso pubblico che ha portato via più tempo del previsto. L'associazione che insieme ad altre si è aggiudicata la possibilità di darci una mano è l'Auser e da lunedì ci si metterà a tavolino per progettare le attività della nuova stagione». La cogestione del centro polivalente prevederà, infatti la pianificazione di molteplici attività di socializzazione e animazione, espressive e psicomotorie, ludiche e ricreative, culturali.
«Villa Guastamacchia aveva una frequenza, nel periodo di massimo splendore, di un centinaio di persone alla settimana - ha aggiunto Di Lernia -. Con lo stop dovuto alle attività di adeguamento gli anziani hanno cercato altre sistemazioni. Adesso assisteremo ad un picco di presenze considerando che già chi ci aiuterà a portare avanti la struttura ha già di per sè rappresenta un'associazione frequentata da molti anziani. In realtà noi abbiamo la voglia di non lasciare solamente a Villa Guastamacchia il compito di assorbire questa necessità, ci piacerebbe andare verso un sistema di centri polivalenti per anziani distribuiti per tutta la città per accontentare anche quelli che abitano in altri quartieri. Vogliamo, inoltre, che Villa Guastamacchia non rimanga ghettizzata ai soli anziani ma diventi punto di riferimento anche per i bambini ma più in generale per l'intera città».
Presente alla cerimonia anche don Dino che ha benedetto la struttura. «Ringrazio tutti quelli che mi hanno proceduto per il lavoro svolto - ha detto infine il sindaco al taglio del nastro - ed ovviamente ringrazio tutta la squadra per aver restituito un polmone verde alla città. Ma il ringraziamento più grande è per chi ha saputo aspettare».
«Villa Guastamacchia risponde bisogno di socialità nei servizi e nelle politiche degli anziani che stiamo cercando di implementare con le fatiche che derivano da una situazione economica non favorevole - ha invece commentato l'assessore Felice di Lernia. Il centro risponde alle esigenze di quegli anziani autosufficienti che sconfessano lo stereotipo dell'anziano solo e bisognoso di assistenza. Qui gli anziani organizzano viaggi, gite, giocano, ballano. L'ambiente è frequentato da persone che si definiscono anziane dal punto di vista anagrafico ma rappresentano veramente un punto di forza per la nostra città».
Sulle modalità di gestione ha precisato: «La struttura è sempre stata lasciata nelle mani degli anziani che la frequentano, non c'è mai stata un'equipe di professionisti che ha gestito le attività. Essendo impossibile per l'amministrazione occuparsi di una cosa del genere che sarebbe diventata abbastanza farraginosa abbiamo cercato di adottare il concetto di sussidiarietà orizzontale. Ho chiesto alle associazioni che si occupano di anziani di darci una mano nel portare avanti questa struttura, non nella logica di una gara d'appalto ma piuttosto nell'aiutarsi gli uni con gli altri. Abbiamo quindi fatto questo avviso pubblico che ha portato via più tempo del previsto. L'associazione che insieme ad altre si è aggiudicata la possibilità di darci una mano è l'Auser e da lunedì ci si metterà a tavolino per progettare le attività della nuova stagione». La cogestione del centro polivalente prevederà, infatti la pianificazione di molteplici attività di socializzazione e animazione, espressive e psicomotorie, ludiche e ricreative, culturali.
«Villa Guastamacchia aveva una frequenza, nel periodo di massimo splendore, di un centinaio di persone alla settimana - ha aggiunto Di Lernia -. Con lo stop dovuto alle attività di adeguamento gli anziani hanno cercato altre sistemazioni. Adesso assisteremo ad un picco di presenze considerando che già chi ci aiuterà a portare avanti la struttura ha già di per sè rappresenta un'associazione frequentata da molti anziani. In realtà noi abbiamo la voglia di non lasciare solamente a Villa Guastamacchia il compito di assorbire questa necessità, ci piacerebbe andare verso un sistema di centri polivalenti per anziani distribuiti per tutta la città per accontentare anche quelli che abitano in altri quartieri. Vogliamo, inoltre, che Villa Guastamacchia non rimanga ghettizzata ai soli anziani ma diventi punto di riferimento anche per i bambini ma più in generale per l'intera città».
Presente alla cerimonia anche don Dino che ha benedetto la struttura. «Ringrazio tutti quelli che mi hanno proceduto per il lavoro svolto - ha detto infine il sindaco al taglio del nastro - ed ovviamente ringrazio tutta la squadra per aver restituito un polmone verde alla città. Ma il ringraziamento più grande è per chi ha saputo aspettare».








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