
Calcio
Un acuto di Caruso fa cantare il Trani: 0-1 al "Parisi" di San Marco in Lamis
Vittoria di enorme rilevanza per la Vigor che riduce il divario dalle battistrada distanziando le inseguitrici
Trani - lunedì 13 gennaio 2020
0.57
SAN MARCO IN LAMIS: Catanzaro, Augelli P., Viola O., Menicozzo, Ciano, De Cesare, Viola F., Molenda, Quaresimale, Coco, Quitadamo All. Iannacone
TRANI: Pellegrino, Ceglie, Colella, Fanelli (25'st Schirizzi), Bartoli, Campanella, Caruso, Stella, Picci, Negro, Stancarone (1'st Strambelli) All. Sisto
ARBITRO: Spina di Barletta
Trasferta inedita per il Trani sul sintetico del "Tonino Parisi" (civettuolo impianto rinnovato da pochi anni e dotato di una gradinata molto ampia) di San Marco in Lamis al cospetto della matricola allenata da Iannacone ed impelagata in zona playout. Contesa poco spettacolare e complessivamente equilibrata nel corso della prima frazione di gioco nella quale si segnala soprattutto un'occasione per Caruso la cui girata di prima intenzione su cross di Ceglie è respinta dal portiere foggiano Catanzaro, tesserato nelle ultime ore.
In avvio di ripresa il giovane Strambelli, al debutto con la maglia biancazzurra, sfiora la rete del vantaggio non inquadrando lo specchio da posizione favorevole. Lo 0-1 matura al 17' grazie ad un guizzo di Caruso, abile a sfruttare un rimpallo sugli sviluppi di un tiro di Fanelli per poi gelare gli spettatori locali mediante un fendente che coglie la parte interna della traversa oltrepassando la linea bianca prima di rotolare nuovamente sul terreno di gioco. La Vigor spreca l'opportunità del raddoppio con Negro, murato dal numero uno sammarchese in disperata uscita, gestendo comunque il punteggio senza patemi sino al termine ad eccezione del brivido procurato dal goal reclamato a gran voce dai garganici. Da un corner di Quitadamo la sfera giunge sulla testa del navigato Ricci (a segno contro la Fortis Trani quando indossava la maglia del Lucera, Eccellenza 2004-05) che insacca da pochi passi: il direttore di gara annulla a causa di un'irregolarità ai danni di Pellegrino, episodio controverso che contribuisce ad inasprire gli animi.
L'acuto del giovane Caruso, dunque, consegna tre punti di enorme rilevanza ai ragazzi di Sisto (applauditi al termine del match dagli infreddoliti ma felicissimi sostenitori al seguito) che consolidano la terza piazza accorciando contestualmente le distanze dalle battistrada Molfetta e Corato, reduci dai pareggi in rimonta rispettivamente contro Barletta 1922 ed Otranto: sono ben 33 i punti ottenuti dal Trani, addirittura 36 escludendo la penalizzazione e considerando unicamente i risultati maturati sul campo. Il -8 dal Molfetta ed il -4 dal Corato si sommano al +5 nei confronti della quarta in classifica, ossia l'Audace Barletta che in pieno recupero ha espugnato il "Tursi" di Martina scavalcando gli itriani.
La sensazione è che, a dispetto degli ostacoli quotidianamente posti sul cammino della Vigor, alle spalle di Picci e compagni non vi siano formazioni in grado di creare concreti grattacapi per cui diviene essenziale non perdere di vista i coratini distanziando ulteriormente il drappello di ipotetiche aspiranti ai playoff. Nel prossimo turno al Comunale sarà di scena un'altra compagine della provincia di Foggia, l'Orta Nova.
TRANI: Pellegrino, Ceglie, Colella, Fanelli (25'st Schirizzi), Bartoli, Campanella, Caruso, Stella, Picci, Negro, Stancarone (1'st Strambelli) All. Sisto
ARBITRO: Spina di Barletta
Trasferta inedita per il Trani sul sintetico del "Tonino Parisi" (civettuolo impianto rinnovato da pochi anni e dotato di una gradinata molto ampia) di San Marco in Lamis al cospetto della matricola allenata da Iannacone ed impelagata in zona playout. Contesa poco spettacolare e complessivamente equilibrata nel corso della prima frazione di gioco nella quale si segnala soprattutto un'occasione per Caruso la cui girata di prima intenzione su cross di Ceglie è respinta dal portiere foggiano Catanzaro, tesserato nelle ultime ore.
In avvio di ripresa il giovane Strambelli, al debutto con la maglia biancazzurra, sfiora la rete del vantaggio non inquadrando lo specchio da posizione favorevole. Lo 0-1 matura al 17' grazie ad un guizzo di Caruso, abile a sfruttare un rimpallo sugli sviluppi di un tiro di Fanelli per poi gelare gli spettatori locali mediante un fendente che coglie la parte interna della traversa oltrepassando la linea bianca prima di rotolare nuovamente sul terreno di gioco. La Vigor spreca l'opportunità del raddoppio con Negro, murato dal numero uno sammarchese in disperata uscita, gestendo comunque il punteggio senza patemi sino al termine ad eccezione del brivido procurato dal goal reclamato a gran voce dai garganici. Da un corner di Quitadamo la sfera giunge sulla testa del navigato Ricci (a segno contro la Fortis Trani quando indossava la maglia del Lucera, Eccellenza 2004-05) che insacca da pochi passi: il direttore di gara annulla a causa di un'irregolarità ai danni di Pellegrino, episodio controverso che contribuisce ad inasprire gli animi.
L'acuto del giovane Caruso, dunque, consegna tre punti di enorme rilevanza ai ragazzi di Sisto (applauditi al termine del match dagli infreddoliti ma felicissimi sostenitori al seguito) che consolidano la terza piazza accorciando contestualmente le distanze dalle battistrada Molfetta e Corato, reduci dai pareggi in rimonta rispettivamente contro Barletta 1922 ed Otranto: sono ben 33 i punti ottenuti dal Trani, addirittura 36 escludendo la penalizzazione e considerando unicamente i risultati maturati sul campo. Il -8 dal Molfetta ed il -4 dal Corato si sommano al +5 nei confronti della quarta in classifica, ossia l'Audace Barletta che in pieno recupero ha espugnato il "Tursi" di Martina scavalcando gli itriani.
La sensazione è che, a dispetto degli ostacoli quotidianamente posti sul cammino della Vigor, alle spalle di Picci e compagni non vi siano formazioni in grado di creare concreti grattacapi per cui diviene essenziale non perdere di vista i coratini distanziando ulteriormente il drappello di ipotetiche aspiranti ai playoff. Nel prossimo turno al Comunale sarà di scena un'altra compagine della provincia di Foggia, l'Orta Nova.

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