Calcio
Il Trani perde al "Fanuzzi" di Brindisi: 2-0 il finale
A segno Fruci ed Antenucci, Vigor contestata dai tifosi
Trani - lunedì 1 ottobre 2018
BRINDISI: Costantini (8'st Pizzolato), Ruscigno, Battista, Cordisco (25'st Iaia), Ianniciello, Fruci, Procida, Quarta (28'st Merito), Marino, Antenucci, Girardi (8'st Santoro) All. Rufini
TRANI: Petranca, Cepele, Prete, Schirizzi, Camasta, Sfiligoi, Bartoli (26'st Venza), Mazzilli, Mongiello, Negro (1'st Terrone), Moussa All. Sangirardi
ARBITRO: Spina di Barletta
RETI: 11'pt Fruci, 37'st rig. Antenucci
Suggestiva trasferta del Trani impegnato contro il quotato Brindisi nello storico stadio "Franco Fanuzzi". Accompagnati da un buon numero di sostenitori autori di una discreta prestazione canora, i ragazzi di Sangirardi subiscono le iniziative dei padroni di casa (orchestrati dalla sapiente regia di un calciatore di categoria superiore come Dino Marino) che con Procida, Antenucci e soprattutto Girardi (ubriacante azione personale sventata dall'estremo ospite) sfiorano il vantaggio. Sfiligoi non aggancia da pochi passi un ottimo spunto di Negro, sul successivo ribaltamento di fronte (12') sono invece i locali a realizzare di testa con Fruci che approfitta di una mancata uscita di Petranca depositando in rete un perfetto cross di Girardi.
Il portiere tranese mura un velenoso calcio piazzato di Antenucci con l'ausilio del palo, dall'altro lato è Costantini ad opporsi maldestramente ad una perfida parabola su punizione di Negro. Clamorosa opportunità per quest'ultimo allorquando non riesce ad impattare in prossimità della linea una precisa sponda di Sfiligoi mentre qualche minuto più tardi Moussa spedisce a lato di prima intenzione un servizio di Mongiello generato da un'incomprensione difensiva. La prima frazione si conclude con l'intervento di Petranca che blocca un fendente di Procida.
La ripresa è inaugurata da momenti di tensione nel settore ospiti tra alcuni ultras ed il direttore sportivo Morgese, episodio causato dalla diversità di vedute tra tifoseria e dirigenza. Sul terreno di gioco Quarta ed Antenucci non inquadrano lo specchio in un paio di circostanze (esterno della rete e soluzione alle stelle da favorevole posizione) ma è la Vigor a reclamare un legittimo penalty per un evidente placcaggio di Ruscigno ai danni di Moussa: il direttore di gara, la cui condotta si è rivelata pessima, osserva e non sanziona tra l'incredulità degli appassionati brindisini. Il sempre pacato mister Sangirardi viene addirittura allontanato per proteste su segnalazione dell'assistente di linea.
Al 37' un'incursione di Santoro nell'area tranese è coronata da un autentico tuffo che inganna lo sprovveduto Spina della sezione di Barletta (inopportuna la designazione di arbitri originari di città "rivali" quali Andria, Barletta, Bisceglie e Molfetta) il quale assegna un rigore inesistente, come confermato dalle immagini televisive: rosso per Camasta e raddoppio di Antenucci dagli undici metri. Il fischietto, ormai in preda alla confusione, esacerba gli animi espellendo ingiustamente il messapico Merito che nella circostanza non commette alcuna infrazione. A fine gara il Trani abbandona il campo tra i fischi dei propri supporters che contestano l'opaca prestazione sciorinata sul prato del "Fanuzzi" e soprattutto la situazione precaria creatasi nelle ultime settimane (un punto ottenuto tra Molfetta, Avetrana e Brindisi a cui si somma l'eliminazione dalla Coppa Italia) mentre gli uomini diretti da Rufini esultano per il meritato successo che vale il secondo posto in graduatoria a quota 9.
TRANI: Petranca, Cepele, Prete, Schirizzi, Camasta, Sfiligoi, Bartoli (26'st Venza), Mazzilli, Mongiello, Negro (1'st Terrone), Moussa All. Sangirardi
ARBITRO: Spina di Barletta
RETI: 11'pt Fruci, 37'st rig. Antenucci
Suggestiva trasferta del Trani impegnato contro il quotato Brindisi nello storico stadio "Franco Fanuzzi". Accompagnati da un buon numero di sostenitori autori di una discreta prestazione canora, i ragazzi di Sangirardi subiscono le iniziative dei padroni di casa (orchestrati dalla sapiente regia di un calciatore di categoria superiore come Dino Marino) che con Procida, Antenucci e soprattutto Girardi (ubriacante azione personale sventata dall'estremo ospite) sfiorano il vantaggio. Sfiligoi non aggancia da pochi passi un ottimo spunto di Negro, sul successivo ribaltamento di fronte (12') sono invece i locali a realizzare di testa con Fruci che approfitta di una mancata uscita di Petranca depositando in rete un perfetto cross di Girardi.
Il portiere tranese mura un velenoso calcio piazzato di Antenucci con l'ausilio del palo, dall'altro lato è Costantini ad opporsi maldestramente ad una perfida parabola su punizione di Negro. Clamorosa opportunità per quest'ultimo allorquando non riesce ad impattare in prossimità della linea una precisa sponda di Sfiligoi mentre qualche minuto più tardi Moussa spedisce a lato di prima intenzione un servizio di Mongiello generato da un'incomprensione difensiva. La prima frazione si conclude con l'intervento di Petranca che blocca un fendente di Procida.
La ripresa è inaugurata da momenti di tensione nel settore ospiti tra alcuni ultras ed il direttore sportivo Morgese, episodio causato dalla diversità di vedute tra tifoseria e dirigenza. Sul terreno di gioco Quarta ed Antenucci non inquadrano lo specchio in un paio di circostanze (esterno della rete e soluzione alle stelle da favorevole posizione) ma è la Vigor a reclamare un legittimo penalty per un evidente placcaggio di Ruscigno ai danni di Moussa: il direttore di gara, la cui condotta si è rivelata pessima, osserva e non sanziona tra l'incredulità degli appassionati brindisini. Il sempre pacato mister Sangirardi viene addirittura allontanato per proteste su segnalazione dell'assistente di linea.
Al 37' un'incursione di Santoro nell'area tranese è coronata da un autentico tuffo che inganna lo sprovveduto Spina della sezione di Barletta (inopportuna la designazione di arbitri originari di città "rivali" quali Andria, Barletta, Bisceglie e Molfetta) il quale assegna un rigore inesistente, come confermato dalle immagini televisive: rosso per Camasta e raddoppio di Antenucci dagli undici metri. Il fischietto, ormai in preda alla confusione, esacerba gli animi espellendo ingiustamente il messapico Merito che nella circostanza non commette alcuna infrazione. A fine gara il Trani abbandona il campo tra i fischi dei propri supporters che contestano l'opaca prestazione sciorinata sul prato del "Fanuzzi" e soprattutto la situazione precaria creatasi nelle ultime settimane (un punto ottenuto tra Molfetta, Avetrana e Brindisi a cui si somma l'eliminazione dalla Coppa Italia) mentre gli uomini diretti da Rufini esultano per il meritato successo che vale il secondo posto in graduatoria a quota 9.