Politica
Amministrative 2012, Rino Savino richiama Ferri e Paradiso
«Il PdL è il primo partito e deve esprimere un suo candidato». Lanciata la pietra, lo stagno finalmente si agita...
Trani - sabato 17 settembre 2011
Lanciata la pietra, lo stagno finalmente si agita. Nel PdL si discute dopo il doppio intervento a mezzo stampa dei consiglieri Andrea Ferri e Paolo Paradiso che hanno ufficialmente investito Gigi Riserbato (Puglia prima di tutto) quale «autorevole candidato sindaco per le prossime elezioni comunali». Non è dello stesso avviso Rino Savino, già candidato per il PdL alle ultime regionali. Savino bacchetta Ferri e Paradiso e rilancia per una candidatura interna al PdL.
«In un periodo sicuramente delicato e di transizione per la vita politica del Pdl, attualmente privo di coordinatore cittadino titolato a parlare a nome di tutte le componenti del partito, mi lascia alquanto sgomento l'intervento dei consiglieri comunali Andrea Ferri e Paolo Paradiso. In un periodo politico incerto, ci sono poche regole che tutti i protagonisti della vita politica, esperti e neofiti, dovrebbero avere ben presenti nell'interesse del partito a cui appartengono: tra queste sicuramente vi è quella del divieto di rilasciare dichiarazioni che inevitabilmente finiscono con disorientare gli elettori, specie quanto questi ultimi hanno permesso al Pdl di divenire il primo partito nazionale nonché, ormai da ben dieci anni, primo partito della città di Trani. Questa regola, naturalmente, deve valere ancora di più per coloro che attualmente sono i massimi esponenti cittadini del Pdl: sindaco, assessori e consiglieri comunali. Non possono essere ammesse opinioni personali, comunicate in forma pubblica, da un consigliere comunale che per stessa definizione riveste una funzione pubblica: inevitabilmente e, sicuramente in modo voluto, l'opinione in questione assume carattere e forza di comunicato».
«Per queste ragioni - prosegue Savino - mi lascia sbigottito leggere da questi consiglieri comunali del Pdl il proprio appoggio e la personale preferenza per la carica di primo cittadino espressa in favore di un esponente di altro partito, sia pure della stessa coalizione. Il Pdl è e deve rimanere primo partito della città di Trani e come tale ha il dovere oltre che il diritto (primarie o non primarie) di esprimere il nominativo forte ed autorevole da sottoporre agli altri partiti della coalizione, per poi avviare quell'auspicabile confronto che condurrà ad una candidatura unitaria. Le manifestazioni di disponibilità per la candidatura a sindaco succedutesi in questi giorni da parte di consiglieri comunali del Pdl non possono che rappresentare la forza vitale del partito da cui partire per avviare quel confronto interno e quella sintesi che tutti dovrebbero auspicare. Sono certo che l'uscita pubblica dei consiglieri Ferri e Paradiso sia stata dettata esclusivamente dalla smania giovanile e neofita di addivenire ad una soluzione unitaria e che anche Loro, ove abbiano deciso di non uscire dalle fila del PdL, condividano tali indiscutibili principi».
«In un periodo sicuramente delicato e di transizione per la vita politica del Pdl, attualmente privo di coordinatore cittadino titolato a parlare a nome di tutte le componenti del partito, mi lascia alquanto sgomento l'intervento dei consiglieri comunali Andrea Ferri e Paolo Paradiso. In un periodo politico incerto, ci sono poche regole che tutti i protagonisti della vita politica, esperti e neofiti, dovrebbero avere ben presenti nell'interesse del partito a cui appartengono: tra queste sicuramente vi è quella del divieto di rilasciare dichiarazioni che inevitabilmente finiscono con disorientare gli elettori, specie quanto questi ultimi hanno permesso al Pdl di divenire il primo partito nazionale nonché, ormai da ben dieci anni, primo partito della città di Trani. Questa regola, naturalmente, deve valere ancora di più per coloro che attualmente sono i massimi esponenti cittadini del Pdl: sindaco, assessori e consiglieri comunali. Non possono essere ammesse opinioni personali, comunicate in forma pubblica, da un consigliere comunale che per stessa definizione riveste una funzione pubblica: inevitabilmente e, sicuramente in modo voluto, l'opinione in questione assume carattere e forza di comunicato».
«Per queste ragioni - prosegue Savino - mi lascia sbigottito leggere da questi consiglieri comunali del Pdl il proprio appoggio e la personale preferenza per la carica di primo cittadino espressa in favore di un esponente di altro partito, sia pure della stessa coalizione. Il Pdl è e deve rimanere primo partito della città di Trani e come tale ha il dovere oltre che il diritto (primarie o non primarie) di esprimere il nominativo forte ed autorevole da sottoporre agli altri partiti della coalizione, per poi avviare quell'auspicabile confronto che condurrà ad una candidatura unitaria. Le manifestazioni di disponibilità per la candidatura a sindaco succedutesi in questi giorni da parte di consiglieri comunali del Pdl non possono che rappresentare la forza vitale del partito da cui partire per avviare quel confronto interno e quella sintesi che tutti dovrebbero auspicare. Sono certo che l'uscita pubblica dei consiglieri Ferri e Paradiso sia stata dettata esclusivamente dalla smania giovanile e neofita di addivenire ad una soluzione unitaria e che anche Loro, ove abbiano deciso di non uscire dalle fila del PdL, condividano tali indiscutibili principi».