
Politica
Beni comunali, il Consiglio comunale dice sì al piano delle alienazioni
Provvedimento approvato a maggioranza
Trani - mercoledì 26 aprile 2017
14.36
Con 17 voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato il provvedimento dal titolo "Ricognizione dei singoli beni pubblici non strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, costituenti il "piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari".
L'assessore ai Lavori pubblici, Gianni Capone, ha spiegato i fini dell'emendamento: «Lo scopo è alienare il più possibile quei beni che costituiscono evidente passività e non rientrano in quelli che sono i fini istituzionali del Comune. Le alienazioni previste devono essere sostenute da procedure attente e sarà necessario attivare il relativo regolamento. Noi siamo intenzionati a vendere e destinare gli introiti agli immobili comunali, in particolare nelle scuole».
Contrario al provvedimento il consigliere Tomasicchio: «Il Piano delle alienazioni - ha detto - serve per fare da volano nella vita economica della città, non per essere utilizzate nelle scuole. Quei proventi devono servire ad abbattere il debito, non per coprire altre spese.
La parola è poi passata alla consigliera Cinquepalmi: «Dal 2009 ad oggi il Comune ha valutato più di 1 milione di debiti. State provvedendo al loro recupero? Ottenere un immobile al Comune conviene ma non al Comune. Che necessità avete per passare dalle alienazioni se poi il sindaco dispone degli immobile come se fossero proprio come per l'ex convento degli Agostiniani o la casa di riposo Vittorio Emanuele». Beppe Corrado invece ha posto l'accento sulla situazione attuale di alcuni immobili: «Il piano delle alienazioni ci consente di liberarci d'immobili che risultano un peso per il Comune. Discorso contrario per i "gioielli di famiglia". Cosa intende fare il Comune, per esempio, della Fondazione Ida Del Carretto? Se non risulta nel patrimonio è chiaro che si pone in vendita anche se si tratta di un gioiellino che dovrebbe potrebbe essere valorizzato. Per l'ex Convento degli Agostiniani che tipo di rapporto è in atto?».
L'assessore Capone ha replicato: «Dal piano delle alienazioni contiamo di ricavare più di 30 milioni di euro. Ci sono immobili che nulla ci darebbero se non spese e problemi di vario tipo».
Il sindaco ha, infine risposto: «Per quando riguarda l'ex convento degli Agostiniani lì c'è un atto un protocollo d'intesa tra Regione e Asl in natura di un contenzioso (l'immobile viene rivendicato da uno e dall'altro). L'Asl ha messo sul piatto 4 milioni di euro per ristrutturare immediatamente la struttura. Ogni decisione verrà presa in consiglio comunale».
L'assessore ai Lavori pubblici, Gianni Capone, ha spiegato i fini dell'emendamento: «Lo scopo è alienare il più possibile quei beni che costituiscono evidente passività e non rientrano in quelli che sono i fini istituzionali del Comune. Le alienazioni previste devono essere sostenute da procedure attente e sarà necessario attivare il relativo regolamento. Noi siamo intenzionati a vendere e destinare gli introiti agli immobili comunali, in particolare nelle scuole».
Contrario al provvedimento il consigliere Tomasicchio: «Il Piano delle alienazioni - ha detto - serve per fare da volano nella vita economica della città, non per essere utilizzate nelle scuole. Quei proventi devono servire ad abbattere il debito, non per coprire altre spese.
La parola è poi passata alla consigliera Cinquepalmi: «Dal 2009 ad oggi il Comune ha valutato più di 1 milione di debiti. State provvedendo al loro recupero? Ottenere un immobile al Comune conviene ma non al Comune. Che necessità avete per passare dalle alienazioni se poi il sindaco dispone degli immobile come se fossero proprio come per l'ex convento degli Agostiniani o la casa di riposo Vittorio Emanuele». Beppe Corrado invece ha posto l'accento sulla situazione attuale di alcuni immobili: «Il piano delle alienazioni ci consente di liberarci d'immobili che risultano un peso per il Comune. Discorso contrario per i "gioielli di famiglia". Cosa intende fare il Comune, per esempio, della Fondazione Ida Del Carretto? Se non risulta nel patrimonio è chiaro che si pone in vendita anche se si tratta di un gioiellino che dovrebbe potrebbe essere valorizzato. Per l'ex Convento degli Agostiniani che tipo di rapporto è in atto?».
L'assessore Capone ha replicato: «Dal piano delle alienazioni contiamo di ricavare più di 30 milioni di euro. Ci sono immobili che nulla ci darebbero se non spese e problemi di vario tipo».
Il sindaco ha, infine risposto: «Per quando riguarda l'ex convento degli Agostiniani lì c'è un atto un protocollo d'intesa tra Regione e Asl in natura di un contenzioso (l'immobile viene rivendicato da uno e dall'altro). L'Asl ha messo sul piatto 4 milioni di euro per ristrutturare immediatamente la struttura. Ogni decisione verrà presa in consiglio comunale».

Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 




j.jpg)
.jpg)
j.jpg)

