Enti locali
Caso cooperative, ennesima mattinata di proteste in Comune
I lavori attendono invano uno sviluppo del loro caso, possibile agitazione in consiglio comunale
Trani - venerdì 3 ottobre 2014
16.27
«Siamo in attesa che alle parole del Sindaco seguano i fatti. Al momento, dichiarazioni alla stampa del primo cittadino a parte, non è cambiato nulla rispetto alla data del 30 settembre scorso, giorno in cui sono scaduti gli appalti per la gestione di alcuni servizi, già prorogati per diverso tempo, questa volta però a differenza di quanto avvenuto in passato, non vi è stata alcuna proroga». Commenta così la vicenda dei lavoratori delle cooperative sociali che si occupano del verde e della pulizia dei bagni pubblici a Trani la segretaria della Filcams Cgil Bat, Tina Prasti, dopo l'incontro avvenuto mercoledì, primo ottobre, con il sindaco Luigi Riserbato ed una delegazione di addetti del settore che nella mattinata avevano incrociato le braccia e protestato sotto Palazzo di Città.
«Dopo le rassicurazioni di Riserbato – spiega Tina Prasti – di fatto non c'è stato nessun atto ufficiale, nulla messo nero su bianco. Finché non ci saranno garanzie scritte sulla copertura economica i cantieri non riapriranno ed i dipendenti delle cooperative non potranno riprendere a lavorare. Va bene la questione dei tagli da parte del Governo centrale ma ora servono risposte concrete al fine di garantire i servizi indispensabili alla cittadinanza ed assicurare un futuro occupazionale a tutti questi lavoratori perché nel frattempo le lettere di licenziamento sono già state recapitate. Non solo, si è parlato anche dell'eventuale riduzione delle ore di lavoro ma anche su questo punto non ci sono stati ulteriori chiarimenti».
La rappresentante sindacale ha partecipato attivamente anche all'agitazione di questa mattina, sempre davanti Palazzo di Città. Al momento ancora nessuna notizia ufficiale di un'apertura verso un nuovo appalto: si dovrebbe continuare con le proroghe almeno sino a dicembre. Non è chiaro se l'argomento verrà, inoltre, trattato nell'imminente consiglio comunale dell'8 ottobre, dove i lavoratori preannunciano un sit-in di protesta.
«Dopo le rassicurazioni di Riserbato – spiega Tina Prasti – di fatto non c'è stato nessun atto ufficiale, nulla messo nero su bianco. Finché non ci saranno garanzie scritte sulla copertura economica i cantieri non riapriranno ed i dipendenti delle cooperative non potranno riprendere a lavorare. Va bene la questione dei tagli da parte del Governo centrale ma ora servono risposte concrete al fine di garantire i servizi indispensabili alla cittadinanza ed assicurare un futuro occupazionale a tutti questi lavoratori perché nel frattempo le lettere di licenziamento sono già state recapitate. Non solo, si è parlato anche dell'eventuale riduzione delle ore di lavoro ma anche su questo punto non ci sono stati ulteriori chiarimenti».
La rappresentante sindacale ha partecipato attivamente anche all'agitazione di questa mattina, sempre davanti Palazzo di Città. Al momento ancora nessuna notizia ufficiale di un'apertura verso un nuovo appalto: si dovrebbe continuare con le proroghe almeno sino a dicembre. Non è chiaro se l'argomento verrà, inoltre, trattato nell'imminente consiglio comunale dell'8 ottobre, dove i lavoratori preannunciano un sit-in di protesta.