Politica
Caso giostrine, interrogazione del consigliere Ferrante
«Perché il Comune non ha mai restituito formalmente le giostre?»
Trani - venerdì 3 agosto 2007
Pubblichiamo un'interrogazione del consigliere comunale Fabrizio Ferrante:
«Il sottoscritto Consigliere Comunale Ferrante Fabrizio, dei Socialisti Uniti per la Puglia, a mente dell'art.29 del regolamento del Consiglio Comunale di Trani espone quanto appresso: com'è noto in data 1 e 4 settembre 2006 il Comune di Trani ha proceduto ad operare il trasferimento coattivo delle giostre esistenti in P.zza Plebiscito trasferendole in Largo Chiarelli. In particolare tale trasferimento coattivo è avvenuto per quanto concerne due dei tre giostrai colà presenti attraverso lo smontaggio delle giostre e il trasporto dei relativi pezzi su Largo Chiarelli.
È emerso, anche attraverso notizie di stampa, che l'area su cui il Comune ha posizionato quello che restava delle giostre è un'area non concessionata al Comune né tanto meno concessionabile, perché inclusa nell'elenco annesso al D.P.C.M. del 21/12/95. Risulta ancora che a seguito di tale trasferimento, in dipendenza di numerosi esposti e denunce avanzate dagli interessati, sarebbero intervenuti provvedimenti di sgombero dell'area da parte dell'Autorità demaniale marittima con conseguente denuncia dei responsabili all'Autorità giudiziaria per illegittima occupazione. Tempo addietro notizie di stampa riferivano altresì che i residui delle giostre erano stati esposti più volte ad atti vandalici, tanto che alcune parti delle giostre stesse furono gettate persino sulla battigia con gravissimo nocumento ambientale, tenuto conto peraltro della circostanza che i residui delle giostre, ridotte a rottami erano costituite da materiale elettrico, gommoso, schede elettriche, cioè in sostanza rifiuti qualificati speciali. Tali vicende hanno costituito l'occasione, di recente, di una forma di protesta dapprima dinanzi al Tribunale e poi dinanzi al Comune da parte di un giostraio, il quale, incatenatosi, reclamava la restituzione delle sue giostre ed invocava giustizia. Poiché tali manifestazioni di protesta hanno avuto larga diffusione anche attraverso i mass-media, gettando ombra sull'attività svolta dal Comune in relazione alle circostanze esposte, né è intervenuta per contro da parte dei responsabili dell'Amministrazione alcuna nota di riscontro a chiarimenti sulla questione, è opportuno ora che sulla stessa si faccia chiarezza e che l'opinione pubblica sia informata molto dettagliatamente su quanto è accaduto e di come il Comune intende affrontare e risolvere il problema senza esporsi ad attendere supinamente le azioni giudiziarie risarcitorie che sicuramente, se potranno allontanare nel tempo eventuali esiti negativi per il Comune, non potranno in ogni caso assurgere ad elementi di cui l'Amministrazione possa vantarsi.
Pertanto il sottoscritto nella sua qualità di Consigliere comunale, tramite il Presidente del Consiglio Comunale, formula formale interrogazione al Sindaco, e all'assessore competente, perché chiariscano con riferimento ai fatti sopra esposti le seguenti circostanze:
1. Qual è stata l'impresa che ha provveduto ad eseguire coattivamente lo smontaggio delle giostre ed il trasferimento dei relativi pezzi in Largo Chiarelli?
2. Chi ha provveduto ad allestire l'eventuale progetto di smontaggio delle suddette giostre e chi se ne è assunta la responsabilità in ordine all'esigenza di assicurare, anche dopo lo smontaggio, la utilizzabilità delle stesse giostre?
3. Si chiede ancora chi ha firmato gli atti autorizzativi del trasferimento e se l'impresa abbia documentato l'esistenza della correntezza previdenziale ed assistenziale degli operai utilizzati ed ancora se siano stati adottati piani di sicurezza dei lavori di smontaggio e trasferimento.
4. Si chiede inoltre di conoscere quali funzionari del Comune siano stati individuati quali responsabili dall'Autorità demaniale per l'occupazione abusiva di Via Chiarelli.
5. Perché il Comune non ha mai restituito formalmente le giostre ai giostrai nei confronti dei quali fu eseguita l'esecuzione forzata?
6. Nel caso di danneggiamento o di impossibilità comunque di porre in pristino le giostre a seguito dello smontaggio non a regola d'arte o distruzione o perdita di pezzi chi sia effettivamente il responsabile di tale danneggiamento anche per l'esposizione del Comune ad ingenti danni?
7. Quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione per porre fine a tale situazione?
Pertanto lo scrivente nell'attesa di ottenere risposte chiare all'interrogazione formulata si riserva di ulteriormente intervenire per ulteriori approfondimenti. La presente interrogazione riveste il carattere dell'urgenza proprio per il ruolo, e le responsabilità, che il Comune di Trani ha avuto e potrà avere nella suesposta vicenda.»
Avv.Fabrizio Ferrante
Cons.Comunale Trani
«Il sottoscritto Consigliere Comunale Ferrante Fabrizio, dei Socialisti Uniti per la Puglia, a mente dell'art.29 del regolamento del Consiglio Comunale di Trani espone quanto appresso: com'è noto in data 1 e 4 settembre 2006 il Comune di Trani ha proceduto ad operare il trasferimento coattivo delle giostre esistenti in P.zza Plebiscito trasferendole in Largo Chiarelli. In particolare tale trasferimento coattivo è avvenuto per quanto concerne due dei tre giostrai colà presenti attraverso lo smontaggio delle giostre e il trasporto dei relativi pezzi su Largo Chiarelli.
È emerso, anche attraverso notizie di stampa, che l'area su cui il Comune ha posizionato quello che restava delle giostre è un'area non concessionata al Comune né tanto meno concessionabile, perché inclusa nell'elenco annesso al D.P.C.M. del 21/12/95. Risulta ancora che a seguito di tale trasferimento, in dipendenza di numerosi esposti e denunce avanzate dagli interessati, sarebbero intervenuti provvedimenti di sgombero dell'area da parte dell'Autorità demaniale marittima con conseguente denuncia dei responsabili all'Autorità giudiziaria per illegittima occupazione. Tempo addietro notizie di stampa riferivano altresì che i residui delle giostre erano stati esposti più volte ad atti vandalici, tanto che alcune parti delle giostre stesse furono gettate persino sulla battigia con gravissimo nocumento ambientale, tenuto conto peraltro della circostanza che i residui delle giostre, ridotte a rottami erano costituite da materiale elettrico, gommoso, schede elettriche, cioè in sostanza rifiuti qualificati speciali. Tali vicende hanno costituito l'occasione, di recente, di una forma di protesta dapprima dinanzi al Tribunale e poi dinanzi al Comune da parte di un giostraio, il quale, incatenatosi, reclamava la restituzione delle sue giostre ed invocava giustizia. Poiché tali manifestazioni di protesta hanno avuto larga diffusione anche attraverso i mass-media, gettando ombra sull'attività svolta dal Comune in relazione alle circostanze esposte, né è intervenuta per contro da parte dei responsabili dell'Amministrazione alcuna nota di riscontro a chiarimenti sulla questione, è opportuno ora che sulla stessa si faccia chiarezza e che l'opinione pubblica sia informata molto dettagliatamente su quanto è accaduto e di come il Comune intende affrontare e risolvere il problema senza esporsi ad attendere supinamente le azioni giudiziarie risarcitorie che sicuramente, se potranno allontanare nel tempo eventuali esiti negativi per il Comune, non potranno in ogni caso assurgere ad elementi di cui l'Amministrazione possa vantarsi.
Pertanto il sottoscritto nella sua qualità di Consigliere comunale, tramite il Presidente del Consiglio Comunale, formula formale interrogazione al Sindaco, e all'assessore competente, perché chiariscano con riferimento ai fatti sopra esposti le seguenti circostanze:
1. Qual è stata l'impresa che ha provveduto ad eseguire coattivamente lo smontaggio delle giostre ed il trasferimento dei relativi pezzi in Largo Chiarelli?
2. Chi ha provveduto ad allestire l'eventuale progetto di smontaggio delle suddette giostre e chi se ne è assunta la responsabilità in ordine all'esigenza di assicurare, anche dopo lo smontaggio, la utilizzabilità delle stesse giostre?
3. Si chiede ancora chi ha firmato gli atti autorizzativi del trasferimento e se l'impresa abbia documentato l'esistenza della correntezza previdenziale ed assistenziale degli operai utilizzati ed ancora se siano stati adottati piani di sicurezza dei lavori di smontaggio e trasferimento.
4. Si chiede inoltre di conoscere quali funzionari del Comune siano stati individuati quali responsabili dall'Autorità demaniale per l'occupazione abusiva di Via Chiarelli.
5. Perché il Comune non ha mai restituito formalmente le giostre ai giostrai nei confronti dei quali fu eseguita l'esecuzione forzata?
6. Nel caso di danneggiamento o di impossibilità comunque di porre in pristino le giostre a seguito dello smontaggio non a regola d'arte o distruzione o perdita di pezzi chi sia effettivamente il responsabile di tale danneggiamento anche per l'esposizione del Comune ad ingenti danni?
7. Quali sono gli intendimenti dell'Amministrazione per porre fine a tale situazione?
Pertanto lo scrivente nell'attesa di ottenere risposte chiare all'interrogazione formulata si riserva di ulteriormente intervenire per ulteriori approfondimenti. La presente interrogazione riveste il carattere dell'urgenza proprio per il ruolo, e le responsabilità, che il Comune di Trani ha avuto e potrà avere nella suesposta vicenda.»
Avv.Fabrizio Ferrante
Cons.Comunale Trani