Cronaca
Comune, cadono a pezzi le stanze degli arredi d’oro
Dal sindaco troneggia una gigantesca macchia d’umidità, in sala giunta va peggio. E il parquet posizionato nel corridoio dell’ufficio di gabinetto si sta rigonfiando
Trani - sabato 20 luglio 2013
16.47
«Più che di un arredatore, le stanze dell'ufficio di gabinetto avevano bisogno di un geometra e di un'impresa edile». La battuta riecheggia da una stanza all'altra di palazzo di città e arriva diritto al secondo piano del Comune dove è allocato l'ufficio di gabinetto e la stanza del sindaco.
A tre anni dalla realizzazione dei lavori di allestimento e arredamento delle stanze (costati 223mila euro) la situazione dei locali è preoccupante. Nella stanza del primo cittadino, esattamente dietro la scrivania, troneggia una grandissima macchia di umidità, situazione ben peggiore in sala giunta, dove è venuto giù buona parte dell'intonaco da una parete. L'intonaco cade copiosamente anche nel corridoio dell'ufficio di gabinetto dove per altro il parquet posato a terra si sta rigonfiando e le pareti delle porte si stanno spaccando.
«Se avessero pensato a sistemare il problema delle infiltrazioni dal solaio piuttosto che gli arredi, forse oggi non ci troveremmo in queste condizioni» dice qualche ben informato. Intanto pare che anche l'attuale sindaco abbia scritto all'ufficio tecnico per avere chiarimenti su cosa stia accadendo nella sua stanza ed in quelle sottostanti.
Per la questione degli arredi è stata aperta un'inchiesta dalla procura di Trani. Tre avvisi di garanzia, a conclusione delle indagini, sono stati notificati all'ex comandante della polizia municipale ed ex dirigente, Antonio Modugno (indagato in quest'ultima qualità), all'ex segretario generale, Luca Russo, e al responsabile del ced (centro elaborazione dati), Giuseppe Lorusso. Modugno e Russo sono accusati entrambi di abuso d'ufficio e falso ideologico; Lorusso di falso ideologico in concorso con Modugno.
I lavori al gabinetto del sindaco di Trani risalgono al 2010, quando era ancora sindaco Giuseppe Tarantini, che aveva dato l'input per il restyling della sua stanza e di quella della giunta, non adeguate al ruolo istituzionale. L'affidamento dei lavori, però, secondo quanto ritiene la procura tranese, sarebbe avvenuto aggirando la normativa, opportunamente diviso in più tranche e ricorrendo alla gara solo in un caso, cioè per un impegno di spesa da 99.900 euro disposto dal comandante Modugno, con cui si allestirono uffici e la stanza istituzionale del sindaco. Ma anziché chiamare dieci aziende, ne vennero interpellate solo sei e di queste cinque erano semplici produttrici di arredi, che mai avrebbero potuto realizzare i lavori necessari.
A tre anni dalla realizzazione dei lavori di allestimento e arredamento delle stanze (costati 223mila euro) la situazione dei locali è preoccupante. Nella stanza del primo cittadino, esattamente dietro la scrivania, troneggia una grandissima macchia di umidità, situazione ben peggiore in sala giunta, dove è venuto giù buona parte dell'intonaco da una parete. L'intonaco cade copiosamente anche nel corridoio dell'ufficio di gabinetto dove per altro il parquet posato a terra si sta rigonfiando e le pareti delle porte si stanno spaccando.
«Se avessero pensato a sistemare il problema delle infiltrazioni dal solaio piuttosto che gli arredi, forse oggi non ci troveremmo in queste condizioni» dice qualche ben informato. Intanto pare che anche l'attuale sindaco abbia scritto all'ufficio tecnico per avere chiarimenti su cosa stia accadendo nella sua stanza ed in quelle sottostanti.
Per la questione degli arredi è stata aperta un'inchiesta dalla procura di Trani. Tre avvisi di garanzia, a conclusione delle indagini, sono stati notificati all'ex comandante della polizia municipale ed ex dirigente, Antonio Modugno (indagato in quest'ultima qualità), all'ex segretario generale, Luca Russo, e al responsabile del ced (centro elaborazione dati), Giuseppe Lorusso. Modugno e Russo sono accusati entrambi di abuso d'ufficio e falso ideologico; Lorusso di falso ideologico in concorso con Modugno.
I lavori al gabinetto del sindaco di Trani risalgono al 2010, quando era ancora sindaco Giuseppe Tarantini, che aveva dato l'input per il restyling della sua stanza e di quella della giunta, non adeguate al ruolo istituzionale. L'affidamento dei lavori, però, secondo quanto ritiene la procura tranese, sarebbe avvenuto aggirando la normativa, opportunamente diviso in più tranche e ricorrendo alla gara solo in un caso, cioè per un impegno di spesa da 99.900 euro disposto dal comandante Modugno, con cui si allestirono uffici e la stanza istituzionale del sindaco. Ma anziché chiamare dieci aziende, ne vennero interpellate solo sei e di queste cinque erano semplici produttrici di arredi, che mai avrebbero potuto realizzare i lavori necessari.