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Consiglio comunale, approvato il rendiconto di esercizio per il 2016

Contestata da tutti la mancata presenza in aula dei revisori dei conti

Il Consiglio comunale ha approvato, dopo quattro ore di dibattito, il rendiconto relativo all'esercizio 2016 pari a circa 300 milioni di euro. La seduta era stata convocata in seconda convocazione, ma al primo appello era andata deserta. Ha preso il via, dopo il secondo appello, con 26 presenti.

La seduta si è aperta con una pregiudiziale del consigliere di Trani#aCapo, Aldo Procacci. «Sottolineo – ha detto - la mia mancata convocazione alla commissione Bilancio sul rendiconto del giorno 7 giugno. Ho ricevuto la convocazione l'8 giugno, nel mancato rispetto dei termini per la convocazione Consiglio comunale. Questa per me è una illegittimità che devo far rilevare. Lo farò presente anche alla Prefettura». Il consigliere inoltre ha denunciato che la conferenza dei capigruppo è da dichiararsi quasi sempre deserta per mancanza della maggioranza. «Pertanto - ha concluso - l'intera seduta del Consiglio comunale è da dichiararsi illegittima».

Il consigliere Pasquale De Toma (Forza Italia): «Il mio partito preannuncia voto favorevole alla pregiudiziale proposta dal consigliere Procacci». Carlo Avantario (Pd) ha cercato di chiarire la situazione. «Innanzitutto ho chiarito col consigliere Procacci, non capisco questi toni. Degli inconvenienti possono accadere».

La consigliera Luisa Di Lernia (M5S) ha detto: «Ho sollevato io la questione della mancata mail della convocazione del consigliere Procacci alla commissione del 7 giugno. Chiedo se si sia possibile inviare la richiesta di convocazione alla commissione tramite via Pec, onde di evitare anomalie».

Il presidente del Consiglio, Fabrizio Ferrante, prima di passare alla votazione della pregiudiziale ha ricordato che sull'assise pendeva la scure di una diffida del prefetto della Bat. «Siamo sotto diffida prefettizia», ha detto. «Se oggi questo Consiglio non approverà il rendiconto, da domani questa assise non esisterà più ma ci sarà un commissario». Il segretario generale, Carlo Casalino, ha risposto: «Ho avuto la certezza che la convocazione sia stato recapitata a tutti i componenti della commissione consiliare. Per il futuro occorrerà adottare atti informatici più completi». Posta in votazione, la pregiudiziale non ha raggiunto la maggioranza (solo 8 voti favorevoli) ed è stata così respinta.

IL PROVVEDIMENTO - E' l'assessore al Bilancio, Luca Lignola, ad aver relazionato sul provvedimento. «Il documento fotografa - ha detto - la situazione dei conti dell'ente nel 2016. Alcuni gli eventi ritenuti fondamentali che hanno inciso sul rendiconto. Il primo riguarda la ricapitalizzazione dell'Amiu, fortemente voluta dalla maggioranza che comunque comportò dei grossi oneri. Ci siamo fatti carico dei costi. Il secondo momento fondamentale è la risoluzione consensuale tra la dirigente delle Finanze, Grazia Marcucci, e l'ente comunale. Questo ha portato il Comune a scegliere Angelo Pedone come persona più idonea a ricoprire l'incarico. Tuttavia la scelta ha portato alcuni cambiamenti di contabilità derivanti dalla stabilizzazione dei ruoli dei dirigenti».

Per l'assessore al Bilancio il parere del collegio dei revisori è sostanzialmente positivo e sottolineano come il collegio «riconosce un miglior coordinamento tra entrate ed uscite». I suggerimenti rilevati dal collegio derivano da un mancato coordinamento con i dirigenti. «Le problematiche - ha rimarcato - sono sotto gli occhi di tutti».

Alla luce dell'intervento letto dall'assessore Lignola, il consigliere De Toma ha chiesto che in aula fossero presenti i revisori. Il presidente Ferrante ha risposto che i revisori erano stati invitati, ma non si erano presentati.

A completare la relazione, è intervenuto il dirigente Pedone. «Il provvedimento che oggi viene sottoposto all'attenzione del Consiglio - ha spiegato - conclude l'esercizio finanziario 2016, sebbene troveremo un'appendice entro il 31 luglio, che chiuderà la contabilità economico-patrimoniale. Rispetto al fondo di cassa iniziale (1 milione) decisamente negativo, si è poi passati a fine a anno ad un fondo di cassa completamente ribaltato, con più di 9 milioni. Nonostante alcune criticità, la cassa comincia ad avere segno positivo. Per quanto riguarda i fondi vincolati, il Comune chiude il 2016 con 27 milioni, riuscendo però a risparmiare più di 50 mila euro rispetto l'anno passato». Altro aspetto di stabilizzazione finanziaria riguarda il settore contenzioso.

Secondo quanto relazionato in aula dal dirigente, il 2016 si chiude con un disavanzo di 490 mila euro, risorse vincolate che dovranno essere riprogrammate nel 2017. Altro andamento positivo è quello dei parametri di finanza pubblica. L'Imu, nel 2016, è passata da 16 a 7 milioni. Le altre tasse mantengono i dati previsionali. Elemento di criticità riguarda il recupero dell'evasione. Sul fronte degli oneri di urbanizzazione gli incassi sono in linea con le previsioni. Il grado di rischio di mancata riscossione si è notevolmente abbassato. I proventi sui servizi a domanda individuale (vedi la mensa scolastica) rimane molto basso. Altro tasto dolente è il servizio di riscossione della Darsena, anche qui piuttosto esiguo. Altro dato importante riguarda le sanzioni del codice della strada, che sono in crescita rispetto al 2015. La spesa corrente non ha avuto contrazioni, ma in alcuni casi ci sono stati degli incrementi. Sul fronte di alcuni aggregati della spesa, quella del personale risulta in linea con i parametri fissati nel triennio. Sul fronte degli investimenti c'è da lavorare: 600 mila euro è la somma impiegata. La spesa degli indebitamenti diminuisce da 17 milioni a 14 milioni, riduzione attuata grazie alla rinegoziazione dei mutui. Riconosciuti debiti fuori bilancio per 825 mila euro. Un dato sicuramente in decremento, ma che non deve far illudere che la situazione rispetto al passato sia in contro-tendenza. Evidenziati anche ritardi nei pagamenti pari a circa 90 giorni. Ma la liquidità di cassa è risultata di aiuto.

LA DISCUSSIONE - La consigliera Francesca Zitoli (Lista Emiliano) ha evidenziato delle criticità all'Ufficio Ragioneria: «Apro il mio intervento facendo opportuna menzione di quanto accaduto nei giorni scorsi presso gli uffici di ragioneria: posso comprendere le ragioni che hanno portato il dott. pedone alla restrizione di orari e accessi al pubblico presso gli uffici, ma non comprendo le motivazioni che portano talune dipendenti comunali a negare con atteggiamenti poco consoni – per usare un eufemismo - atti e documenti propedeutici allo svolgimento di ruolo di consigliere comunale. A meno che non vogliano prendere il nostro posto al momento del voto, chiederei che sia garantita una fascia oraria in cui i consiglieri comunali, al solo fine di esercitare legittimamente e consapevolmente le proprie funzioni di controllo, possano accedere agli uffici e soprattutto agli atti. proseguo dovendo esprimermi sul parere reso dal collegio dei revisori. Anche qui è evidente il mio limite nel capire come un parere possa essere favorevole ma con riserve ed osservazioni. credo che in questo modo, a prescindere dalla delibera di oggi, il consiglio tutto sia in seria difficoltà perché ovviamente dovrà esprimersi favorevolmente, mostrando ancora fiducia nei confronti dell'amministrazione in carica; sfavorevolmente, senza che qualcuno possa rinfacciare qualcosa, vista l'entità delle riserve di cui sopra. i lavori consiliari sul bilancio richiedono necessariamente il supporto del collegio dei revisori, non può e non deve essere una presenza accessoria. Così come un parere o è favorevole o è non favorevole. Non può essere favorevole con riserve, non lo ritengo rispettoso nei nostri riguardi perchè significa rimpallare responsabilità, da cui nessuno vuole sottrarsi. vorrei tornare nuovamente su un argomento che diversi mesi fa sottoposi all'attenzione del sindaco in consiglio comunale: la vicenda della polizza fideiussoria emessa dalla gable insurance a favore della Gra.Mc a pg. 10 del parere espresso dai revisori, tra le entrate eccezionali correnti, alla voce contributo rilascio permesso a costruire compare un valore pari a 0,00€. Cio' significa che non è stato recuperato nulla dall'ente nei confronti delle imprese debitrici del comune? Se invece è stato recuperato qualcosa, mi sapete dire in quale voce di bilancio compare? Se invece ancora non è stato recuperato, qual è la situazione ad oggi ed entro quando saranno incassate le somme? Ancora, la mancata sistemazione contabile crediti/debiti tra le partecipate Amet e Amiu e le scritture dell'ente non può non richiamarmi alla memoria la ricapitalizzazione Amiu avvenuta anche tramite una rinuncia crediti che il comune vantava nei confronti di Amiu. Come si spiega allora questa nota del collegio dei revisori? Per concludere, viste le notevoli riserve espresse dal collegio, entro quali tempi e cosa l'amministrazione si è proposta di fare?».

Il consigliere Aldo Procacci (Trani#aCapo) ha rimarcato: «Come farete a dare un parere favorevole nonostante le riserve avanzate dal parere dei Revisori dei Conti? Oggi non possiamo avere neanche una replica».

Il consigliere Emanuele Tomasicchio (Fdi) sottolinea l'illegittimità della seduta. «E' stato violato il termine in cui sono state recapitate le carte», ha detto. Anche il consigliere di Fratelli d'Italia contesta la mancata presenza dei revisori in aula. «L'approvazione a condizione - ha detto - è un principio illegittimo: o sono favorevoli o no. L'asseverazione è un obbligo di legge».

La consigliera Maria Grazia Cinquepalmi (Trani#aCapo) ha sottolineato: «Chi sono gli agenti contabili del Comune di Trani? Si rilevano inoltre pignoramenti risalenti del 2004 e date udienze del 2005, quindi pagamenti di oltre dieci anni. Questo bilancio non è veritiero».

Il consigliere Pasquale De Toma (Fi) ha, invece, presentato una mozione d'ordine. «Chiedo -ha detto - che venga rispettato quanto prevede la legge: ossia la presenza dei revisori dei conti in aula. Chiedo che vengano chiamati alla luce dei pareri tecnici espressi dai consiglieri». «Sebbene la richiesta è lecita non capisco questa ripetizione della mozione» – ha replicato il consigliere Leo Amoruso (Pd). «Quello che oggi possiamo fare è presentare un'istanza al Prefetto nel caso in cui nel corso della seduta non si presentino in aula», ha detto il presidente Ferrante. «Il comportamento perpetrato dai revisori causa danno ai lavori del consiglio comunale» – ha invece aggiunto la consigliera Barresi. Posta in votazione, la mozione viene però respinta con 14 voti contrari.

I lavori pertanto sono ripresi con l'intervento della consigliera Di Lernia che ha evidenziato alcune criticità del rendiconto. Anche Domenico Briguglio (Realtà Italia) ha posto l'accento sulla mancata presenza in aula dei revisori dei conti: «Ci sono tutti i presupposti affinché vengano rimossi dal loro incarico». «Basta con la favola che i soldi non ci sono», ha invece tuonato la consigliera Anna Maria Barresi (Più Trani). «Siete voi che li perdete. Inoltre, come ben sa la Ragioneria, molti di quei soldi possono essere utilizzati per le spese».

«Non abbiamo mai avuto l'elenco dei debiti fuori bilancio», ha detto invece il consigliere Mimmo De Laurentis (Pd). Dello stesso parere anche il consigliere Gianni Loconte (Noi a Sinistra). Il consigliere ha sottolineato anche i passi fatti, tipo il risparmio sui gettoni di presenza.

LA REPLICA - Il dirigente delle Finanze, Angelo Pedone, ha preso la parola per conto dell'amministrazione. «Gli orari di accesso agli uffici di ragioneria sono ristretti per consentire al personale di concentrarsi sugli atti. Prima era un continuo via vai». Il dirigente ha poi chiarito alcune questioni tecniche poste dai consiglieri.

LA VOTAZIONE - Posto in votazione, il provvedimento è stato approvato con 20 voti favorevoli.




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