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Politica
Edifici residenziali all'ex Jolly Hotel? Per Lima sarebbe stato opportuno "un atto di indirizzo politico"
"La questione non ha solamente natura urbanistica"
Trani - sabato 28 maggio 2022
16.29
Torna sulla questione ex "Jolly hotel" Raimondo Lima. Che si domanda: "Cosa farà l'amministrazione Bottaro? Impugnerà la decisione al Consiglio di Stato dopo che la pronuncia del Tar ha fatto decadere il vincolo di destinazione alberghiera dell'immobile per consentire la costruzione di edifici residenziali?".
Lima era già intervenuto sul tema a novembre dello scorso anno "dopo aver evidenziato la non volontà politica di intervenire sulla questione in quanto il consiglio comunale decise di abdicare ritirando il punto all'ordine del giorno senza neanche discuterlo. Sí. Abdicare perché molti dimenticano che il consiglio comunale è sovrano e che decidere di non decidere è sempre la scelta più facile ma poco opportuna se vuoi amministrare realmente la città e incidere".
L'esponente di Fratelli d'Italia sottolinea: "Sia chiaro, il privato è libero di fare ciò che vuole con la sua proprietà, ma in questo caso la storia non è quella di un semplice privato, va ricordata. Il vincolo alberghiero (decaduto dopo la pronuncia del Tar) persistente sull'immobile risale al 1991. Un atto di indirizzo politico sarebbe stato opportuno, anche per rispetto di ciò che lo stesso Consiglio comunale decise nel 1991.
Infatti, all'epoca furono autorizzati degli ampliamenti dell'immobile vincolando la proprietà a non cambiarne la destinazione d'uso alberghiera. Il consiglio comunale a fine 2021 scelse di non decidere scaricando le responsabilità sui dirigenti. Nel frattempo, il ricorso dei proprietari è andato avanti, dunque il Tar ha deciso il resto".
La questione "non ha solamente una natura urbanistica - conclude - ma credo abbia attinenza con la visione di città, ammesso che si abbia".
Lima era già intervenuto sul tema a novembre dello scorso anno "dopo aver evidenziato la non volontà politica di intervenire sulla questione in quanto il consiglio comunale decise di abdicare ritirando il punto all'ordine del giorno senza neanche discuterlo. Sí. Abdicare perché molti dimenticano che il consiglio comunale è sovrano e che decidere di non decidere è sempre la scelta più facile ma poco opportuna se vuoi amministrare realmente la città e incidere".
L'esponente di Fratelli d'Italia sottolinea: "Sia chiaro, il privato è libero di fare ciò che vuole con la sua proprietà, ma in questo caso la storia non è quella di un semplice privato, va ricordata. Il vincolo alberghiero (decaduto dopo la pronuncia del Tar) persistente sull'immobile risale al 1991. Un atto di indirizzo politico sarebbe stato opportuno, anche per rispetto di ciò che lo stesso Consiglio comunale decise nel 1991.
Infatti, all'epoca furono autorizzati degli ampliamenti dell'immobile vincolando la proprietà a non cambiarne la destinazione d'uso alberghiera. Il consiglio comunale a fine 2021 scelse di non decidere scaricando le responsabilità sui dirigenti. Nel frattempo, il ricorso dei proprietari è andato avanti, dunque il Tar ha deciso il resto".
La questione "non ha solamente una natura urbanistica - conclude - ma credo abbia attinenza con la visione di città, ammesso che si abbia".