
Vita di città
Il 4 agosto riapre la chiesetta di San Nicolino
Riportato alla luce un muro medievale: era un vicolo?. I lavori sono stati curati da due architetti tranesi
Trani - domenica 29 luglio 2012
Festa poverella per il budget ma non certo per i contenuti. Le celebrazioni per il Santo Patrono della città, San Nicola il Pellegrino, offrono come sempre spunti a sufficienza per renderle uniche e suggestive, al di là dei bilanci.
Scorrendo il programma redatto dal comitato feste patronali, va cerchiato in rosso un appuntamento in programma sabato 4 agosto. Alle 10.30 l'Arcivescovo Giovan Battista Pichierri riaprirà al culto la chiesetta di San Nicolino in via Prologo dopo i lavori di restauro. Alla cerimonia interverranno il priore e il segretario della Confraternita di San Nicola il Pellegrino di Buenos Aires (Argentina) giunti in città per partecipare ai festeggiamenti religiosi.
I lavori alla chiesetta di San Nicolino sono stati curati dagli architetti tranesi Giorgio Gramegna ed Enrico Cassanelli. Da oltre 15 anni, insieme, si occupano di restauri monumentali. Portano la loro firma gli interventi nella ex Sinagoga di sant'Anna, nella chiesa di San Luigi, a San Francesco, solo per citarne alcuni. Gramegna e Cassanelli hanno compiuto un altro piccolo capolavoro.E' stata rifatta l'impermeabilizzazione della copertura che presentava un vistoso stato di deterioramento dovuto alle infiltrazioni d'acqua, è stata rifatta la pavimentazione recuperando le basole antiche. L'aspetto più affascinante dell'intervento è l'aver riportato alla luce, sulla parte destra della chiesetta, di fronte al saccello di San Nicola, una parete medievale nascosta dall'intonaco. Il paramento murario ha tutte le caratteristiche di un paramento esterno, tipico delle facciate, il che lascia supporre che quel muro sia stato inglobato in tempi successivi alla cappelletta (come nel caso di San Luigi) e che in passato fosse una stradina di collegamento al mare. Una supposizione, di certo affascinante, che rende ancora più particolare quel luogo dove, secondo la leggenda, è morto il Santo patrono della città.
Scorrendo il programma redatto dal comitato feste patronali, va cerchiato in rosso un appuntamento in programma sabato 4 agosto. Alle 10.30 l'Arcivescovo Giovan Battista Pichierri riaprirà al culto la chiesetta di San Nicolino in via Prologo dopo i lavori di restauro. Alla cerimonia interverranno il priore e il segretario della Confraternita di San Nicola il Pellegrino di Buenos Aires (Argentina) giunti in città per partecipare ai festeggiamenti religiosi.
I lavori alla chiesetta di San Nicolino sono stati curati dagli architetti tranesi Giorgio Gramegna ed Enrico Cassanelli. Da oltre 15 anni, insieme, si occupano di restauri monumentali. Portano la loro firma gli interventi nella ex Sinagoga di sant'Anna, nella chiesa di San Luigi, a San Francesco, solo per citarne alcuni. Gramegna e Cassanelli hanno compiuto un altro piccolo capolavoro.E' stata rifatta l'impermeabilizzazione della copertura che presentava un vistoso stato di deterioramento dovuto alle infiltrazioni d'acqua, è stata rifatta la pavimentazione recuperando le basole antiche. L'aspetto più affascinante dell'intervento è l'aver riportato alla luce, sulla parte destra della chiesetta, di fronte al saccello di San Nicola, una parete medievale nascosta dall'intonaco. Il paramento murario ha tutte le caratteristiche di un paramento esterno, tipico delle facciate, il che lascia supporre che quel muro sia stato inglobato in tempi successivi alla cappelletta (come nel caso di San Luigi) e che in passato fosse una stradina di collegamento al mare. Una supposizione, di certo affascinante, che rende ancora più particolare quel luogo dove, secondo la leggenda, è morto il Santo patrono della città.




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