
Politica
Loconte (Riva Destra), sulla discarica: «Perdite per 600mila euro al mese»
«Perché il Commissario Straordinario non ha lavorato per risolvere il problema?»
Trani - giovedì 9 aprile 2015
7.30
«Apprendo, con lo sconcerto del cittadino prima che del politico, dell'avvenuta revoca dell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata il 24.9.2008 in favore della discarica comunale di Trani (così come (mal)gestita da AMIU s.p.a.) ad opera del dirigente il Settore grandi rischi della Regione Puglia». Inizia così l'ultimo intervento del Commissario cittadino di Riva Destra, Antonio Loconte. «Tale sconcerto - prosegue - discende, in primo luogo, dalla consapevolezza delle conseguenze pregiudizievoli che da tale revoca derivano, potendosi stimare in circa euro 600.000,00 mensili il danno di natura economica per le esauste casse del Comune e, quindi, per l'intera cittadinanza.
Apprendo, altresì, che la ragione di tale revoca è da individuarsi nella circostanza che l'AMIU non ha ottemperato alle prescrizioni impostele nel precedente atto di diffida e sospensione del 3.9.2014, non avendo posto in essere le misure di sicurezza ed emergenza volte al contenimento dell'inquinamento (immediata copertura del lotto n. 3), né avendo esperito alcuna azione o promosso alcuna attività finalizzata ad elidere la immissione di percolato nelle matrici esterne al bacino della discarica, né avendo provveduto al mantenimento continuo del battente minimo tecnico del percolato raccolto sul fondo della discarica.
Tutto ciò - incalza Loconte -, come appare evidente, suscita ulteriore sconcerto e sgomento indotto dalle ripercussioni che tale stato di cose produce sull'ambiente. Legittima, allora, si appalesa la seguente riflessione: causa la "mala gestio" ascrivibile ad AMIU s.p.a. non solo viene depauperato il portafoglio della cittadinanza (costretta a pagare di più per il conferimento dei rifiuti in altre discariche), quand'anche viene esposta a grave rischio la salute di noi tutti.
Ci si chiede, allora - conclude Loconte rivolgendosi alla Iaculli -, perché mai il Commissario Straordinario nella gestione di quest'ultima vicenda non abbia usato la stessa diligenza del pater familias cui ha fatto ricorso al fine di contenere le spese gestionali di AMIU(!!!) e non abbia agito in collaborazione con l'amministratore delegato Ing. Guadagnuolo (che intanto ha provveduto ad avocare a sé l'incarico di Direttore Tecnico) per risolvere la questione. Sarebbe gradita una risposta che rassicuri la cittadinanza al cospetto di questa emergenza ambientale e che faccia chiarezza una volta per tutte sulla vicenda».
Apprendo, altresì, che la ragione di tale revoca è da individuarsi nella circostanza che l'AMIU non ha ottemperato alle prescrizioni impostele nel precedente atto di diffida e sospensione del 3.9.2014, non avendo posto in essere le misure di sicurezza ed emergenza volte al contenimento dell'inquinamento (immediata copertura del lotto n. 3), né avendo esperito alcuna azione o promosso alcuna attività finalizzata ad elidere la immissione di percolato nelle matrici esterne al bacino della discarica, né avendo provveduto al mantenimento continuo del battente minimo tecnico del percolato raccolto sul fondo della discarica.
Tutto ciò - incalza Loconte -, come appare evidente, suscita ulteriore sconcerto e sgomento indotto dalle ripercussioni che tale stato di cose produce sull'ambiente. Legittima, allora, si appalesa la seguente riflessione: causa la "mala gestio" ascrivibile ad AMIU s.p.a. non solo viene depauperato il portafoglio della cittadinanza (costretta a pagare di più per il conferimento dei rifiuti in altre discariche), quand'anche viene esposta a grave rischio la salute di noi tutti.
Ci si chiede, allora - conclude Loconte rivolgendosi alla Iaculli -, perché mai il Commissario Straordinario nella gestione di quest'ultima vicenda non abbia usato la stessa diligenza del pater familias cui ha fatto ricorso al fine di contenere le spese gestionali di AMIU(!!!) e non abbia agito in collaborazione con l'amministratore delegato Ing. Guadagnuolo (che intanto ha provveduto ad avocare a sé l'incarico di Direttore Tecnico) per risolvere la questione. Sarebbe gradita una risposta che rassicuri la cittadinanza al cospetto di questa emergenza ambientale e che faccia chiarezza una volta per tutte sulla vicenda».
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