Nightlife
Movida, l'Udc chiede controlli sull'inquinamento acustico
«Prioritario il diritto alla salute rispetto alle esigenze produttive». Il partito chiede di far verificare se i locali rispettano i limiti di decibel
Trani - mercoledì 4 luglio 2012
10.41
La segreteria politica dell'Unione di centro interviene sul tema della regolamentazione degli orari per la musica nei locali del centro storico invitando l'amministrazione a tutelare il diritto alla tranquillità dei residenti: «La sentenza 5564/10 della Corte di Cassazione - scrivono dal partito - ha indicato che nel conflitto tra le esigenze dell'attività produttiva e commerciale, pur contemplate dall'articolo 844 del codice civile, ed il diritto alla salute, deve attribuirsi necessaria prevalenza al secondo».
«Il nostro partito - si legge ancora - ha sempre promosso le iniziative che danno impulso turistico alla città non disdegnando il fatto che nei locali tranesi ci sia della musica per intrattenere i clienti. Siamo altresì convinti però che bisogna assolutamente salvaguardare i cittadini che hanno problemi di sonno e tranquillità nelle ore serali e ancora di più nelle ore notturne».
Con una apposita interrogazione consiliare, l'Udc chiede al sindaco di verificare i limiti di orario attualmente in vigore e di far verificare se i locali rispettano i limiti di decibel consentiti. «Non vorremmo che si oltrepassasse il limite consentito dalla legge e che l'inquinamento acustico comporti dei problemi, anche di salute, ai cittadini che vivono nei pressi di locali notturni della città».
«Il nostro partito - si legge ancora - ha sempre promosso le iniziative che danno impulso turistico alla città non disdegnando il fatto che nei locali tranesi ci sia della musica per intrattenere i clienti. Siamo altresì convinti però che bisogna assolutamente salvaguardare i cittadini che hanno problemi di sonno e tranquillità nelle ore serali e ancora di più nelle ore notturne».
Con una apposita interrogazione consiliare, l'Udc chiede al sindaco di verificare i limiti di orario attualmente in vigore e di far verificare se i locali rispettano i limiti di decibel consentiti. «Non vorremmo che si oltrepassasse il limite consentito dalla legge e che l'inquinamento acustico comporti dei problemi, anche di salute, ai cittadini che vivono nei pressi di locali notturni della città».