
Enti locali
Omicidio Ferrante, il Consap torna sul problema sicurezza
Il segretario Persia: «No a soluzioni temporanee, si programmi la sicurezza»
Trani - domenica 18 gennaio 2015
7.26
«E a Trani un altro omicidio!». Esordisce così il Segretario della Consap di Bari, Uccio Persia, che solo pochi mesi fa aveva lanciato l'allarme criminalità in città. Le parole di Persia, che è esponente di uno dei sindacati più rappresentativi sul territorio, però erano rimaste inascoltate: «Le istituzioni non vedono – dice Persia -, non sentono e non vogliono rispondere. Il mio grido d'allarme è rimasto inascoltato, forse questa situazione si poteva evitare. Trani, tra le più belle cittadine del nord barese, è stata violentata, prima dagli affari sporchi della politica e ora, ancora, da un altro brutale omicidio, il tutto in pieno centro».
«Negli occhi dei presenti - continua il segretario della Consap - sul luogo dell'omicidio, nella serata di venerdì, era visibile la paura. I cittadini tranesi non si sentivano al sicuro prima, figuriamoci ora. Le responsabilità sono sicuramente da individuarsi, tra le altre cose, su una politica incentrata sui tagli alla sicurezza che porta ad effetti devastanti come questi, che scuotono la società e la vita di tutti i giorni. E speriamo non sia solo l'inizio. Non per essere catastrofista, ma a Trani manca un adeguato controllo del territorio, mancano uomini e mezzi e nonostante più volte sia stata rappresentata questa esigenza, chi deve o dovrebbe dare delle risposte non lo ha fatto».
«La sicurezza è un tema serio che non può essere liquidato con 'soluzioni mordi e fuggi' – insiste Persia, che poi conclude -.Credo ora si necessario riunire intorno ad un tavolo il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico. Lo chiede la Consap e lo pretende la cittadinanza tutta. Trani ha bisogno di tornare ad essere l'allegra cittadina turistica e il punto di incontro della mondanità. Non può lo Stato rispondere con le solite misure temporanee, invadere la città con le Forze dell'Ordine che non faranno altro che rendere difficile la vita dei cittadini. C'è bisogno di un programma a medio e lungo termine, non di misure temporanee».
«Negli occhi dei presenti - continua il segretario della Consap - sul luogo dell'omicidio, nella serata di venerdì, era visibile la paura. I cittadini tranesi non si sentivano al sicuro prima, figuriamoci ora. Le responsabilità sono sicuramente da individuarsi, tra le altre cose, su una politica incentrata sui tagli alla sicurezza che porta ad effetti devastanti come questi, che scuotono la società e la vita di tutti i giorni. E speriamo non sia solo l'inizio. Non per essere catastrofista, ma a Trani manca un adeguato controllo del territorio, mancano uomini e mezzi e nonostante più volte sia stata rappresentata questa esigenza, chi deve o dovrebbe dare delle risposte non lo ha fatto».
«La sicurezza è un tema serio che non può essere liquidato con 'soluzioni mordi e fuggi' – insiste Persia, che poi conclude -.Credo ora si necessario riunire intorno ad un tavolo il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico. Lo chiede la Consap e lo pretende la cittadinanza tutta. Trani ha bisogno di tornare ad essere l'allegra cittadina turistica e il punto di incontro della mondanità. Non può lo Stato rispondere con le solite misure temporanee, invadere la città con le Forze dell'Ordine che non faranno altro che rendere difficile la vita dei cittadini. C'è bisogno di un programma a medio e lungo termine, non di misure temporanee».
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