
Vita di città
Operazione spiagge pulite, si va avanti fino a martedì
Rispetto ad un anno fa dati poco confortanti. Sessanta persone, con guanti e buste, hanno raccolto i rifiuti abbandonati
Trani - lunedì 30 maggio 2011
10.16
Anche quest'anno l'associazione Legambiente di Trani ha aderito alla campagna nazionale Spiagge pulite, dedicandosi alla pulizia dello Scoglio di frisio e della spiaggia di Colonna. I volontari sono stati supportati da quattro detenuti del carcere di Trani in permesso speciale e da tre classi di ragazzi della scuola media Giustina Rocca.
Circa 60 persone, con guanti e buste, hanno raccolto i rifiuti abbandonati dall'incuria e dall'inciviltà di alcuni. Per la maggior parte si trattava di fazzoletti sporchi, involucri di snack o bevande (soprattutto lattine), cicche di sigarette, legna usata per accendere i falò, ma non sono mancati copertoni di ruote e pezzi di mobili. Per sapere quanti rifiuti ha prodotto la raccolta bisognerà aspettare martedì poiché a Trani l'iniziativa è stata prolungata per due giorni per permettere il coinvolgimento delle detenute del carcere femminile.
I primi dati testimoniano un surplus di lavoro rispetto al passato. Francesco Bartucci, uno dei soci Legambiente, racconta: «Negli anni precedenti il camioncino dell'Amiu che raccoglie le buste con i rifiuti ha fatto solo un viaggio, quest'anno è dovuto tornare per quattro volte». Ciò signfica che le cose peggiorano con l'andare del tempo, anziché migliorare. Il perché del fenomeno è spiegato da Pierluigi Colangelo, presidente dell'associazione di Trani: «Abbiamo fatto di Trani un divertentifricio, se così si può dire. Noi diamo sempre la colpa della sporcizia ai forestieri, ma in realtà siamo noi i primi a non dare un buon esempio». Quanto al consenso ricevuto, Colangelo dice: «Abbiamo avuto tantissimi volontari, molti bambini e ragazzi che provenivano da fuori. Anche l'Amiu ci ha dato un grande aiuto: i lavoratori sono stati con noi sin dalle otto. Hanno assicurato che provvederanno a mettere i cassonetti a Colonna entro il 15 giugno». Unica nota dolente: «Lo Scoglio di Frisio, che avevamo pulito sabato, domenica mattina era di nuovo sporco. Chi ci ha visto pulire non ha percepito il messaggio che la pulizia deve partire dall'interno e non dall'esterno».
La collaborazione estremamente preziosa dei detenuti, volontari per un giorno, ha sicuramente giovato all'iniziativa. Uno dei quattro ragazzi (tutti a quasi fine sconto di pena per reati minori) ci ha detto: «Ho lavorato sodo, ma ho finalmente riascoltato il suono del mare».
Circa 60 persone, con guanti e buste, hanno raccolto i rifiuti abbandonati dall'incuria e dall'inciviltà di alcuni. Per la maggior parte si trattava di fazzoletti sporchi, involucri di snack o bevande (soprattutto lattine), cicche di sigarette, legna usata per accendere i falò, ma non sono mancati copertoni di ruote e pezzi di mobili. Per sapere quanti rifiuti ha prodotto la raccolta bisognerà aspettare martedì poiché a Trani l'iniziativa è stata prolungata per due giorni per permettere il coinvolgimento delle detenute del carcere femminile.
I primi dati testimoniano un surplus di lavoro rispetto al passato. Francesco Bartucci, uno dei soci Legambiente, racconta: «Negli anni precedenti il camioncino dell'Amiu che raccoglie le buste con i rifiuti ha fatto solo un viaggio, quest'anno è dovuto tornare per quattro volte». Ciò signfica che le cose peggiorano con l'andare del tempo, anziché migliorare. Il perché del fenomeno è spiegato da Pierluigi Colangelo, presidente dell'associazione di Trani: «Abbiamo fatto di Trani un divertentifricio, se così si può dire. Noi diamo sempre la colpa della sporcizia ai forestieri, ma in realtà siamo noi i primi a non dare un buon esempio». Quanto al consenso ricevuto, Colangelo dice: «Abbiamo avuto tantissimi volontari, molti bambini e ragazzi che provenivano da fuori. Anche l'Amiu ci ha dato un grande aiuto: i lavoratori sono stati con noi sin dalle otto. Hanno assicurato che provvederanno a mettere i cassonetti a Colonna entro il 15 giugno». Unica nota dolente: «Lo Scoglio di Frisio, che avevamo pulito sabato, domenica mattina era di nuovo sporco. Chi ci ha visto pulire non ha percepito il messaggio che la pulizia deve partire dall'interno e non dall'esterno».
La collaborazione estremamente preziosa dei detenuti, volontari per un giorno, ha sicuramente giovato all'iniziativa. Uno dei quattro ragazzi (tutti a quasi fine sconto di pena per reati minori) ci ha detto: «Ho lavorato sodo, ma ho finalmente riascoltato il suono del mare».













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