
Attualità
"Ordinamenta Maris" sulla rotatoria di via S. Annibale Maria di Francia
Non c'è pace per i pannelli rievocativi realizzati nel 2011 e allora posizionati in piazza Longobardi
Trani - lunedì 8 novembre 2021
12.49
Le tavole degli "Ordinamenta Maris" esposte sulla rotatoria di via S. Annibale Maria di Francia. E non sulla banchina del porto, come proposto per esempio dalla Fidapa in un progetto del 2019, condiviso dall'amministrazione comunale.
Realizzati dallo scultore Giuseppe Lomuscio nel 2011 su commissione dell'allora amministrazione comunale guidata da Giuseppe Tarantini, i pannelli bifacciali (in bronzo e resina di pietra) furono poi trasferiti nel corso della successiva amministrazione Riserbato da quella sede alla scuola "Petronelli", suscitando non poche polemiche. E col passare degli anni e della amministrazioni comunali non si sono placate: è trascorso un decennio, e oggi si registra una nuova e già contestata destinazione per le tavole degli "Ordinamenta et Consuetudo Maris", meglio conosciute come "Statuti Marittimi", corpo normativo di diritto marittimo promulgati nel 1063 nella città di Trani.
"Noto, con sommo dispiacere, che le stesse sono state posizionate sulla rotonda di Via Corato, lontane da Via Statuti Marittimi, nell'entroterra tranese. Questa decisione andrebbe rivista al più presto per rispetto della nostra storia e della nostra Città" dice il consigliere comunale Antonio Loconte, sottolineando il suo disappunto e postando sui social la foto della nuova collocazione di quelle opere.
Nell'aprile scorso era stato Tommaso Laurora a parlarne, dopo averle scovate nel giardino della scuola: "Scorgiamo tutta la mancanza di rispetto per la nostra storia, infatti, ci rammarica, vedere le Tavole degli Statuti Marittimi buttate così, come abbandonati ad una fine già scritta. Oggi più che mai la cultura e la nostra storia dovrebbero essere valorizzate e tutelate. Crediamo sia finalmente giunto il momento di trovare una giusta e dignitosa collocazione a quelle tavole".
E veniamo alla proposta della Fidapa, l'idea-progetto della sezione tranese di promozione della città mediante la riscoperta della storia e delle tavole "Ordinamenta et Consuetudo maris edita per consules civitatis Trani", protocollato al Comune di Trani (il 29/10/2019 n. 49264) che aveva in primis "l'intento di recuperare le sculture attualmente in disuso e collocate dal 2014 presso il plesso centrale del Secondo circolo didattico Petronelli".
L'idea della Fidapa era sul "ricollocamento delle sculture all'interno dell'area portuale, luogo aulico d'intervento degli stessi Statuti, ridefinendo l'immagine della banchina, area ad uso pedonale permettendo la loro fruizione a tutti". La Fidapa si era avvalsa "di un gruppo tecnico di lavoro composto dalle stesse socie professioniste che ha vagliato le varie possibilità di reinserimento nella zona proposta".
Realizzati dallo scultore Giuseppe Lomuscio nel 2011 su commissione dell'allora amministrazione comunale guidata da Giuseppe Tarantini, i pannelli bifacciali (in bronzo e resina di pietra) furono poi trasferiti nel corso della successiva amministrazione Riserbato da quella sede alla scuola "Petronelli", suscitando non poche polemiche. E col passare degli anni e della amministrazioni comunali non si sono placate: è trascorso un decennio, e oggi si registra una nuova e già contestata destinazione per le tavole degli "Ordinamenta et Consuetudo Maris", meglio conosciute come "Statuti Marittimi", corpo normativo di diritto marittimo promulgati nel 1063 nella città di Trani.
"Noto, con sommo dispiacere, che le stesse sono state posizionate sulla rotonda di Via Corato, lontane da Via Statuti Marittimi, nell'entroterra tranese. Questa decisione andrebbe rivista al più presto per rispetto della nostra storia e della nostra Città" dice il consigliere comunale Antonio Loconte, sottolineando il suo disappunto e postando sui social la foto della nuova collocazione di quelle opere.
Nell'aprile scorso era stato Tommaso Laurora a parlarne, dopo averle scovate nel giardino della scuola: "Scorgiamo tutta la mancanza di rispetto per la nostra storia, infatti, ci rammarica, vedere le Tavole degli Statuti Marittimi buttate così, come abbandonati ad una fine già scritta. Oggi più che mai la cultura e la nostra storia dovrebbero essere valorizzate e tutelate. Crediamo sia finalmente giunto il momento di trovare una giusta e dignitosa collocazione a quelle tavole".
E veniamo alla proposta della Fidapa, l'idea-progetto della sezione tranese di promozione della città mediante la riscoperta della storia e delle tavole "Ordinamenta et Consuetudo maris edita per consules civitatis Trani", protocollato al Comune di Trani (il 29/10/2019 n. 49264) che aveva in primis "l'intento di recuperare le sculture attualmente in disuso e collocate dal 2014 presso il plesso centrale del Secondo circolo didattico Petronelli".
L'idea della Fidapa era sul "ricollocamento delle sculture all'interno dell'area portuale, luogo aulico d'intervento degli stessi Statuti, ridefinendo l'immagine della banchina, area ad uso pedonale permettendo la loro fruizione a tutti". La Fidapa si era avvalsa "di un gruppo tecnico di lavoro composto dalle stesse socie professioniste che ha vagliato le varie possibilità di reinserimento nella zona proposta".