Politica
Passa il bilancio 2012, l’opposizione alza le mani
Pioggia di critiche: «Dati inattendibili». Operamolla: «Si stanno occultando le obbligazioni passive dell’Ente»
Trani - lunedì 13 maggio 2013
18.29
Documenti allegati non pervenuti o giunti in ritardo, nessun dato certo sulla situazione dei residui attivi e passivi con le società partecipate ma soprattutto nessun chiarimento dei dirigenti circa la sussistenza di debiti fuori bilancio pregressi. Il Consiglio comunale approva con i voti della sola maggioranza (21 voti, assente Rino Savino) e dopo nove ore di dibattito il rendiconto del 2012 chiuso con un utile di 4 milioni e 500 mila euro prudenzialmente bloccato in gran parte per andare a sanare le restanti partite debitorie con le società partecipate e per costituire un fondo di copertura per i debiti fuori bilancio.
Il provvedimento ha registrato la convinta contrarietà dell'opposizione che si è vista respingere in mattinata 3 pregiudiziali poste all'inizio della discussione e legate alla procedure regolamentarie ed alla mancanza di alcuni atti allegati alla delibera. «Il bilancio è monco ed inattendibile»: questo il leit motiv degli interventi che si sono succeduti dai banchi dell'opposizione. Diversi gli appelli al ritiro del provvedimento. «Bisognava fermarsi. La delibera andava ripresentata con tutti le carte in ordine» ha detto Mimmo De Laurentis. «Andare avanti così è mortificante» hanno aggiunto Bartolo Maiullari e Carlo Avantario. «Si rasenta l'illecito amministrativo» ha ammonito Mimmo Santorsola.
Ugo Operamolla è stato durissimo: «Al di là dei vizi formali del provvedimento, questo bilancio preventivo non fotografa la realtà delle finanze comunali. Registriamo una preoccupante inerzia o, se si vuole, una precisa volontà di occultare anche con artifici contabili le obbligazioni passive dell'Ente, con responsabilità gravissime, anche di natura penale, da parte dei dirigenti e dei funzionari degli uffici preposti». Incisivo anche l'intervento di Mimmo Triminì: «Si canta vittoria su un avanzo che non esiste. E sui debiti fuori bilancio, anche quelli già pagati, sia chiara una cosa: devono essere portati in Consiglio senza esitazione per dar luogo a quelle azioni di responsabilità nei confronti di chi li ha prodotti».
Sia il sindaco nel corso della sua replica, che il dirigente della ripartizione finanziaria, hanno sottolineato di aver fatto più di una richiesta agli uffici ed ai vari capi settore per ricevere la documentazione attestante la sussistenza o meno dei debiti fuori bilancio. Riserbato ha inoltre puntato l'indice sui ritardi del Collegio dei revisori nel fornire diversi documenti. «Il turn over dirigenziale di questi ultimi mesi non ci ha aiutato ma mi sarei aspettato da parte dei consiglieri una riflessione sui ritardi di altri organi su alcuni passaggi istruttori».
Il provvedimento ha registrato la convinta contrarietà dell'opposizione che si è vista respingere in mattinata 3 pregiudiziali poste all'inizio della discussione e legate alla procedure regolamentarie ed alla mancanza di alcuni atti allegati alla delibera. «Il bilancio è monco ed inattendibile»: questo il leit motiv degli interventi che si sono succeduti dai banchi dell'opposizione. Diversi gli appelli al ritiro del provvedimento. «Bisognava fermarsi. La delibera andava ripresentata con tutti le carte in ordine» ha detto Mimmo De Laurentis. «Andare avanti così è mortificante» hanno aggiunto Bartolo Maiullari e Carlo Avantario. «Si rasenta l'illecito amministrativo» ha ammonito Mimmo Santorsola.
Ugo Operamolla è stato durissimo: «Al di là dei vizi formali del provvedimento, questo bilancio preventivo non fotografa la realtà delle finanze comunali. Registriamo una preoccupante inerzia o, se si vuole, una precisa volontà di occultare anche con artifici contabili le obbligazioni passive dell'Ente, con responsabilità gravissime, anche di natura penale, da parte dei dirigenti e dei funzionari degli uffici preposti». Incisivo anche l'intervento di Mimmo Triminì: «Si canta vittoria su un avanzo che non esiste. E sui debiti fuori bilancio, anche quelli già pagati, sia chiara una cosa: devono essere portati in Consiglio senza esitazione per dar luogo a quelle azioni di responsabilità nei confronti di chi li ha prodotti».
Sia il sindaco nel corso della sua replica, che il dirigente della ripartizione finanziaria, hanno sottolineato di aver fatto più di una richiesta agli uffici ed ai vari capi settore per ricevere la documentazione attestante la sussistenza o meno dei debiti fuori bilancio. Riserbato ha inoltre puntato l'indice sui ritardi del Collegio dei revisori nel fornire diversi documenti. «Il turn over dirigenziale di questi ultimi mesi non ci ha aiutato ma mi sarei aspettato da parte dei consiglieri una riflessione sui ritardi di altri organi su alcuni passaggi istruttori».