Mons. Giovan Battista Pichierri - Arcivescovo Diocesi di Trani
Mons. Giovan Battista Pichierri - Arcivescovo Diocesi di Trani
Religioni

Per una buona politica: giustizia, etica e bene comune

Trani 2012, documento della Diocesi. «La politica un'espressione della carità che il credente vive in Cristo»

La Commissione diocesana pastorale sociale, lavoro, giustizia e pace, salvaguardia del creato, in occasione delle elezioni amministrative che coinvolgono due Comuni del territorio diocesano (San Ferdinando e Trani), vuole offrire alcuni elementi di riflessione, richiamando anche le sollecitazioni dell'episcopato italiano sul tema dell'impegno dei cattolici in politica.

Nel 1989, con il documento "Sviluppo nella solidarietà - Chiesa italiana e Mezzogiorno", nel quale non mancano spunti notevoli di analisi, valutazione e proposte in merito alla perdurante questione meridionale, i vescovi italiani sottolineavano la necessità di un impegno dei cattolici in politica, un impegno che, ispirato alla dottrina sociale della chiesa, era da vedere in una prospettiva di autentico servizio: «Tutti e ciascuno hanno diritto e dovere di partecipare alla politica, sia pure con diversità e complementarietà di forme, livelli, compiti e responsabilità», non lasciandosi andare allo scetticismo e al conseguente assenteismo di fronte alle degenerazioni della politica attuale.

«La politica deve essere considerata un'espressione della carità che il credente vive in Cristo. Perciò il cristiano che fa politica si sforzerà di tradurre, per quanto le condizioni storiche lo permettono, la visione cristiana dell'uomo e della società nelle leggi, negli atti di governo e nella pubblica amministrazione. Anche nell'azione politica egli eviterà il ricorso a comportamenti disonesti e immorali; anzi si impegnerà affinché il suo stile di vita sia annuncio e testimonianza di carità, fede e speranza in Cristo» (numero 28).

Alla parrocchia, pertanto, che «non può ridursi solo a luogo di culto, e tanto meno all'adempimento burocratico delle varie pratiche», ma che deve porsi «come soggetto sociale nel proprio territorio» si assegnava un ruolo importante nella promozione di un'opera capillare di educazione o formazione ad un simile impegno. Sull'argomento i vescovi sono ritornati nel nuovo documento sul Mezzogiorno, pubblicato nel febbraio del 2010, in cui si afferma che la Chiesa ripone grande speranza nei giovani del Sud, sollecitandoli al duro ma necessario compito del riscatto da modelli di pensiero individualisti e nichilisti e da strutture che sfruttano e abbrutiscono il territorio. E a loro offre la testimonianza di persone come don Puglisi, in cui la fede si fonde con l'impegno sociale. Ai laici, giovani e non, affida il compito di agire in ambito politico, un compito molto importante a cui i cristiani «sono chiamati a dedicarsi con generosità». «L'esigenza di investire in legalità e fiducia sollecita un'azione pastorale che miri a cancellare la divaricazione tra pratica religiosa e vita civile e spinge a una conoscenza più approfondita dell'insegnamento sociale della Chiesa, che aiuti a coniugare l'annuncio del Vangelo con la testimonianza delle opere di giustizia e di solidarietà. I veri attori dello sviluppo non sono i mezzi economici, ma le persone. E le persone, come tali, vanno educate e formate: lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l'appello al bene comune».

C'è da vincere la diffusa disaffezione e diserzione dalla politica, come sottolineava il presidente Napolitano nel discorso di fine anno, allorché si diceva preoccupato per «il distacco allarmante» tra la politica e la società, tra il palazzo e la gente, specie le giovani generazioni. Di qui l'invito alla politica a fare un salto di qualità, in modo da riprendere dignità e diventare capace di «offrire riferimento e guida». In tale ottica la commissione diocesana, nel condividere e riproporre con forza la sollecitazione dei vescovi ad impegnarsi generosamente in politica, ribadisce che il fine di tale impegno dev'essere il bene comune, cioè «l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente».

Quanto mai netto, a questo riguardo, il pensiero di Benedetto XVI: «Lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l'appello del bene comune. Sono necessarie sia la preparazione professionale sia la coerenza morale».

Alla luce di questi principi la commissione diocesana vuole affidare a quanti vorranno mettersi politicamente a servizio delle loro comunità le seguenti raccomandazioni: elaborare progetti utili alla collettività, evitando gli interessi particolari e il deleterio clientelismo, mirare a valorizzare le potenzialità del territorio, la specifica vocazione produttiva, i beni artistici e monumentali, porre attenzione al mondo del lavoro e alle grandi difficoltà che attraversa in questo tempo (struttura del nostro sistema produttivo e sua capacità di garantire un'occupazione adeguata, necessità di salvaguardare la dignità del lavoro e di chi lo compie, la vicinanza alle realtà che oggi versano in grave crisi economica), sostenere e incoraggiare i giovani verso una nuova concezione del lavoro, che non si basi più solo sull'illusione del posto fisso ma sulla cooperazione e autoimprenditorialità (in modo da impedire questa continua migrazione verso altre zone d'Italia o dell'estero), affrontare le sfide amministrative secondo i principi del bene comune, della solidarietà e dell'accoglienza degli ultimi, evitare comportamenti disonesti e immorali.

Il candidato cristiano si impegnerà affinché il suo stile di vita sia annuncio e testimonianza di carità, fede e speranza in Cristo. Sia competente e affidabile, onesto e coerente sul piano privato e pubblico. Bisogna rientrare al servizio alla comunità inteso come salvaguardia di valori e percorsi di legalità, adesione piena ai principi di giustizia e ai valori della nostra Costituzione, delineare politiche d'inclusione sociale, al fine di non respingere i poveri, i carcerati e gli immigrati sulle strade dell'emarginazione. I principi della giustizia e della solidarietà sono alla base dell'opzione preferenziale per i poveri, che ha caratterizzato il pensiero, l'azione e la vita della chiesa fin dalle sue origini, tutelare e incrementare il welfare, in particolare la difesa di servizi pubblici come sanità, scuola, servizi per disabili e anziani, servizi per l'infanzia, spazi verdi. La promozione di scelte amministrative in questa direzione è testimonianza di un cristianesimo fondato nella storia.

Occorre prevedere strumenti di partecipazione dei cittadini, come la designazione del difensore civico, al fine di restituire dignità e autonomia alla società civile, chiamata direttamente ad adottare - sulle problematiche più rilevanti - decisioni vincolanti per chi amministra la cosa pubblica, favorendo così una compiuta democrazia deliberativa o inclusiva secondo le indicazioni emerse durante la settimana sociale dei cattolici tenutasi a Pistoia e Pisa nel 2007.

Bisogna prestare una attenzione particolare ai temi della salvaguardia dell'ambiente, nella piena consapevolezza che l'obbligo di prendersi cura dell'ambiente è un imperativo che nasce dalla consapevolezza che Dio affida la sua creazione all'uomo, non perché questi eserciti su di essa un dominio arbitrario, ma perché la custodisca come un figlio può prendersi cura del patrimonio del padre. Infine serve dialogare serenamente tra le forze politiche, offrendo contributi costruttivi e utili a costruire su basi solide le nuove amministrazioni.

Nell'affidare queste raccomandazioni agli uomini e donne di buona volontà della nostra Arcidiocesi la commissione ricorda le parole che Benedetto XVI pronunciò nell'accommiatarsi dal presidente della Repubblica durante la visita del 4 ottobre 2008: «Mi auguro che l'apporto della Comunità cattolica venga da tutti accolto con lo stesso spirito di disponibilità con il quale viene offerto. Non vi è ragione di temere una prevaricazione ai danni della libertà da parte della Chiesa e dei suoi membri, i quali peraltro si attendono che venga loro riconosciuta la libertà di non tradire la propria coscienza illuminata dal Vangelo».
  • Amministrative 2012
  • Mons. Pichierri
  • Diocesi di Trani
Altri contenuti a tema
Nominato il Collegio dei Consultori dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie Nominato il Collegio dei Consultori dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie Resterà in carica per cinque anni
Nominata la nuova presidente dell'Associazione Cattolica Diocesana Nominata la nuova presidente dell'Associazione Cattolica Diocesana È Maria La notte, di Barletta
In preghiera per San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti In preghiera per San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti Questa mattina la celebrazione che ha unito le Diocesi di Andria e Trani
La Pace in testa, festa diocesana in programma domenica a Trani La Pace in testa, festa diocesana in programma domenica a Trani Si parte alle 9.30 da piazza Plebiscito
Consiglio di amministrazione e revisori dei conti, nuove nomine dell'arcivescovo Consiglio di amministrazione e revisori dei conti, nuove nomine dell'arcivescovo Ecco chi ne è entrato a far parte dall'1 gennaio
"Padre non aver paura di tirare un calcio di rigore...": sacerdoti debuttano con la squadra di calcio dell'Arcidiocesi "Padre non aver paura di tirare un calcio di rigore...": sacerdoti debuttano con la squadra di calcio dell'Arcidiocesi Allenamento in vista della sfida contro l'Opera Don Uva il 16 ottobre
L'augurio per il compleanno di mons. Leonardo D'Ascenzo L'augurio per il compleanno di mons. Leonardo D'Ascenzo Il messaggio a firma di Don Sergio Pellegrini per l'arcivescovo
Successo per le tre aperture straordinarie della Pinanoteca Diocesana di Trani Successo per le tre aperture straordinarie della Pinanoteca Diocesana di Trani Centinaia di visitatori hanno potuto ammirare il patrimonio artistico dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
© 2001-2024 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.