Eventi e cultura
Premio Megamark, Emanuela Canepa con il suo "L'animale femmina" vince la 3ª edizione
Scelta da una giuria popolare di 40 lettori porta a casa 5000 euro
Trani - sabato 22 settembre 2018
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È la scrittrice romana Emanuela Canepa con il romanzo 'L'animale femmina' (ed. Einaudi) la vincitrice della 3ª edizione del premio letterario 'Fondazione Megamark - Incontri di Dialoghi', destinato a opere prime di narrativa italiana promosso dalla Fondazione Megamark di Trani nell'ambito de "I Dialoghi di Trani".
La cerimonia di premiazione, condotta dall'attrice, regista e conduttrice televisiva Veronica Pivetti nella suggestiva cornice di Palazzo delle Arti Beltrani, ha visto la partecipazione di Mario Marchetti, presidente del Premio Italo Calvino dedicato a scrittori esordienti e inediti, che ha annunciato il futuro sodalizio tra i due premi letterari.
Scelta da una giuria popolare composta da 40 lettori, Emanuela Canepa si è aggiudicata il premio di 5.000 euro messo a disposizione dalla Fondazione Megamark e consegnato da Giovanni Pomarico, presidente della Fondazione Megamark e da Cristian Mannu, vincitore della prima edizione del premio. Gli altri finalisti, omaggiati con un riconoscimento di 2.000 euro ciascuno, sono: il romano Andrea Esposito con 'Voragine' (Ed. Il Saggiatore), il pavese Andrea Moro con 'Il segreto di Pietramala' (Ed. La nave di Teseo), il foggiano Mirko Sabatino con 'L'estate muore giovane' (Ed. Nottetempo) e il fanese Cesare Sinatti con 'La splendente' (Ed. Feltrinelli).
Novità di questa terza edizione del concorso un premio extra del valore di 1.000 euro, consegnato ad Andrea Esposito, che con il suo romanzo 'Voragine' ha ottenuto la valutazione migliore da parte della giuria degli esperti, presieduta dallo scrittore Cristian Mannu e composta da personalità del mondo della cultura e dell'informazione del territorio. Tutti i finalisti, inoltre, hanno ricevuto una pergamena con la motivazione della giuria e un pumo pugliese in ceramica, simbolo del premio e tipico portafortuna per chi inizia o riparte per un nuovo inizio.
«Il "Premio Fondazione Megamark - Incontri di Dialoghi" – ha commentato il presidente della Fondazione Megamark Giovanni Pomarico – si sta affermando nel panorama dei concorsi dedicati ai libri, regalandoci grandi soddisfazioni e confermandoci che investire nella cultura, promuovere la lettura, incoraggiare il talento è una scelta vincente. Auguriamo alla vincitrice, ai finalisti e a tutti i partecipanti di continuare a scrivere e affermare il loro talento. Siamo onorati di avere, quest'anno, ospite il presidente del premio Italo Calvino e di intraprendere insieme un cammino di collaborazione. Ringrazio i Dialoghi di Trani, che ospitano ogni anno la nostra iniziativa e l'attrice Veronica Pivetti che, con la sua egregia conduzione, ha dato ulteriore valore a un momento tanto atteso come la premiazione».
«Edizione dopo edizione – ha commentato Cristian Mannu, presidente della giuria degli esperti - il premio cresce sia per la quantità di libri proposti sia, soprattutto, per la qualità di scrittura -; erano almeno una dozzina le opere di assoluta qualità che avrebbero meritato di accedere alla finale. Segno che la narrativa italiana è più viva che mai, e che proprio tra le autrici e gli autori esordienti si nascondo le "voci" più coraggiose e interessanti».
'L'animale femmina' è la ventisettenne Rosita Mule, studentessa fuori sede e fuori corso, che si accontenta di un lavoro precario e di un amore fasullo. Ma un giorno la sua vita ha una svolta improvvisa e, a seguito di un gesto di onestà compiuto alla vigilia di Natale, conosce l'anziano avvocato Ludovico Lepore che la assume come segretaria part-time. L'enigmatico Lepore esercita sulla protagonista un potere sottile, tormentandola con i suoi discorsi misogini. Ma Rosita troverà la forza di ribaltare il gioco di potere nel quale sembrava incastrata. Scritto in maniera impeccabile, con sapiente attenzione ai dettagli e soprattutto ai personaggi, 'L'animale femmina' è vincitore del Premio Calvino 2017.
«Sono molto felice di questo premio – ha dichiarato Emanuela Canepa, vincitrice del premio - perché di recente si è creato un rapporto particolare con la Puglia non solo perché è la regione che mi ha invitato più spesso a presentare il mio libro ma perché le discussioni con i lettori che ho avuto in questo territorio sono state tra le più fertili; i lettori pugliesi hanno colto aspetti del libro che non sempre sono stati colti altrove, a volte anche in modo polemico, quindi il confronto è stato sempre molto interessante».
La cerimonia di premiazione, condotta dall'attrice, regista e conduttrice televisiva Veronica Pivetti nella suggestiva cornice di Palazzo delle Arti Beltrani, ha visto la partecipazione di Mario Marchetti, presidente del Premio Italo Calvino dedicato a scrittori esordienti e inediti, che ha annunciato il futuro sodalizio tra i due premi letterari.
Scelta da una giuria popolare composta da 40 lettori, Emanuela Canepa si è aggiudicata il premio di 5.000 euro messo a disposizione dalla Fondazione Megamark e consegnato da Giovanni Pomarico, presidente della Fondazione Megamark e da Cristian Mannu, vincitore della prima edizione del premio. Gli altri finalisti, omaggiati con un riconoscimento di 2.000 euro ciascuno, sono: il romano Andrea Esposito con 'Voragine' (Ed. Il Saggiatore), il pavese Andrea Moro con 'Il segreto di Pietramala' (Ed. La nave di Teseo), il foggiano Mirko Sabatino con 'L'estate muore giovane' (Ed. Nottetempo) e il fanese Cesare Sinatti con 'La splendente' (Ed. Feltrinelli).
Novità di questa terza edizione del concorso un premio extra del valore di 1.000 euro, consegnato ad Andrea Esposito, che con il suo romanzo 'Voragine' ha ottenuto la valutazione migliore da parte della giuria degli esperti, presieduta dallo scrittore Cristian Mannu e composta da personalità del mondo della cultura e dell'informazione del territorio. Tutti i finalisti, inoltre, hanno ricevuto una pergamena con la motivazione della giuria e un pumo pugliese in ceramica, simbolo del premio e tipico portafortuna per chi inizia o riparte per un nuovo inizio.
«Il "Premio Fondazione Megamark - Incontri di Dialoghi" – ha commentato il presidente della Fondazione Megamark Giovanni Pomarico – si sta affermando nel panorama dei concorsi dedicati ai libri, regalandoci grandi soddisfazioni e confermandoci che investire nella cultura, promuovere la lettura, incoraggiare il talento è una scelta vincente. Auguriamo alla vincitrice, ai finalisti e a tutti i partecipanti di continuare a scrivere e affermare il loro talento. Siamo onorati di avere, quest'anno, ospite il presidente del premio Italo Calvino e di intraprendere insieme un cammino di collaborazione. Ringrazio i Dialoghi di Trani, che ospitano ogni anno la nostra iniziativa e l'attrice Veronica Pivetti che, con la sua egregia conduzione, ha dato ulteriore valore a un momento tanto atteso come la premiazione».
«Edizione dopo edizione – ha commentato Cristian Mannu, presidente della giuria degli esperti - il premio cresce sia per la quantità di libri proposti sia, soprattutto, per la qualità di scrittura -; erano almeno una dozzina le opere di assoluta qualità che avrebbero meritato di accedere alla finale. Segno che la narrativa italiana è più viva che mai, e che proprio tra le autrici e gli autori esordienti si nascondo le "voci" più coraggiose e interessanti».
'L'animale femmina' è la ventisettenne Rosita Mule, studentessa fuori sede e fuori corso, che si accontenta di un lavoro precario e di un amore fasullo. Ma un giorno la sua vita ha una svolta improvvisa e, a seguito di un gesto di onestà compiuto alla vigilia di Natale, conosce l'anziano avvocato Ludovico Lepore che la assume come segretaria part-time. L'enigmatico Lepore esercita sulla protagonista un potere sottile, tormentandola con i suoi discorsi misogini. Ma Rosita troverà la forza di ribaltare il gioco di potere nel quale sembrava incastrata. Scritto in maniera impeccabile, con sapiente attenzione ai dettagli e soprattutto ai personaggi, 'L'animale femmina' è vincitore del Premio Calvino 2017.
«Sono molto felice di questo premio – ha dichiarato Emanuela Canepa, vincitrice del premio - perché di recente si è creato un rapporto particolare con la Puglia non solo perché è la regione che mi ha invitato più spesso a presentare il mio libro ma perché le discussioni con i lettori che ho avuto in questo territorio sono state tra le più fertili; i lettori pugliesi hanno colto aspetti del libro che non sempre sono stati colti altrove, a volte anche in modo polemico, quindi il confronto è stato sempre molto interessante».