
Cronaca
Processi alle agenzie di rating, tutti assolti
Cadute le accuse della Procura tranese nei confronti di S&P e Fitch
Italia - giovedì 30 marzo 2017
13.17 Comunicato Stampa
Tutti assolti nel processo per i presunti illeciti commessi da 5 tra ex manager e analisti dell'agenzia di rating S&P, accusati dalla Procura di Trani di manipolazione aggravata e continuata del mercato. In particolare per il doppio declassamento dell'Italia del 13 gennaio 2012 è stato assolto per non aver commesso il fatto l'ex presidente mondiale di Standard & Poor's, Deven Sharma; assolti perché il fatto non costituisce reato l'allora responsabile per l'Emea, Yann Le Pallec, e gli analisti Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer; tutti e cinque sono stati assolti anche per le residue contestazioni. Insussustente anche la responsabilità amministrativa per la persona giuridica, ovvero la società S&P.
E' quanto stabilito dalla sentenza di primo grado per il processo Standard & Poor's, letta alle 12.30 nell'aula della sezione penale del Tribunale di Trani dal giudice Giulia Pavese (presidente del collegio, giudici a latere Lorenzo Gadaleta e Raffaele Morelli). Si tratta della prima sentenza mai emessa da un tribunale italiano sull'operato delle agenzie di rating. In questa sede, erano sotto accusa i rating emessi tra il 2011 e il 2012. La sentenza sarà depositata entro 90 giorni.
Il Tribunale di Trani ha assolto anche, perché il fatto non sussiste, anche l'analista David Willmoth Riley dell'agenzia Fitch, accusato di manipolazione di mercato. La Procura di Trani lo accusava di aver rilanciato - dal 10 al 18 gennaio 2012 - "indebiti annunci preventivi di imminente declassamento" dell'Italia, mai decretato ufficialmente dell'agenzia Fitch fino al 27 gennaio 2012 , "così divulgando a mercati aperti informazioni che dovevano restare riservate, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo degli strumenti finanziari". In particolare un'anticipazione avvenne durante la trasmissione Ballarò di Rai Tre, di cui Riley fu ospite il 17 gennaio. Per lui era stata chiesta una condanna a nove mesi di reclusione e 16mila euro di multa. Ma il collegio del Tribunale di Trani, presieduto da Giulia Pavese, non è stato dello stesso avviso.
E' quanto stabilito dalla sentenza di primo grado per il processo Standard & Poor's, letta alle 12.30 nell'aula della sezione penale del Tribunale di Trani dal giudice Giulia Pavese (presidente del collegio, giudici a latere Lorenzo Gadaleta e Raffaele Morelli). Si tratta della prima sentenza mai emessa da un tribunale italiano sull'operato delle agenzie di rating. In questa sede, erano sotto accusa i rating emessi tra il 2011 e il 2012. La sentenza sarà depositata entro 90 giorni.
Il Tribunale di Trani ha assolto anche, perché il fatto non sussiste, anche l'analista David Willmoth Riley dell'agenzia Fitch, accusato di manipolazione di mercato. La Procura di Trani lo accusava di aver rilanciato - dal 10 al 18 gennaio 2012 - "indebiti annunci preventivi di imminente declassamento" dell'Italia, mai decretato ufficialmente dell'agenzia Fitch fino al 27 gennaio 2012 , "così divulgando a mercati aperti informazioni che dovevano restare riservate, concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo degli strumenti finanziari". In particolare un'anticipazione avvenne durante la trasmissione Ballarò di Rai Tre, di cui Riley fu ospite il 17 gennaio. Per lui era stata chiesta una condanna a nove mesi di reclusione e 16mila euro di multa. Ma il collegio del Tribunale di Trani, presieduto da Giulia Pavese, non è stato dello stesso avviso.
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