Cronaca
Processo sui "contratti derivati", il tribunale di Trani assolve i 13 imputati
Tra loro anche il numero uno dell’istituto del gruppo Bnp Paribas Luigi Abete
Trani - sabato 22 settembre 2018
Sono stati tutti assolti dal Tribunale di Trani i 13 imputati della Banca Nazionale a conclusione del processo sui "contratti derivati" sottoscritti da una società di ristorazione che nel 2008 accese un mutuo di 3 milioni di euro per acquistare una villa di Corato destinata a sala ricevimenti. Tra gli imputati anche il numero uno dell'istituto del gruppo BNP Paribas, Luigi Abete, accusato di truffa pluriaggravata e continuata, ed ora assolto.
Così come gli altri 12 imputati tra varie figure piramidali della Bnl: il vice presidente Sergio Pietro Erede; l'amministratore delegato e direttore generale Fabio Gallia; il responsabile della divisone "Retail e Private" Stefano Calderano; il responsabile del mercato privato Roberto Fredella; il responsabile delle rete territoriale, da ottobre 2012 direttore generale Marco Tarantola; il responsabile del "mercato retail" Alessandro D'Agata; il responsabile della divisione "corporate ed investment banking" Nicola D'Anselmo; il manager responsabile della divisione commerciale nonché direttore rischi e membro del comitato di direzione della Bnl Massimo Bonciani.
Gli imputati più "locali" son il direttore di aria territoriale di Puglia Nord e Molise Antonio Zagari; il quadro-direttivo responsabile della clientela business dell'area "retail & private" Puglia Nord e Molise-direzione territoriale Sud Bnl Vincenzo Pirro; il responsabile (nel 2008) del "custode desk" di Barletta Sud "gestore imprese Bnl" Pietro Augusto Esposito; e la direttrice della filiale di Corato, dove fu sottoscritta l'operazione oggetto dell'indagine, Isa Ernestina Sciscioli.
L'indice del pubblico ministero Michele Ruggiero, che coordinò le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, fu puntato finirono i prodotti finanziari Interest Rate Swap (IRS), che la società avrebbe ignorato e comunque ritenuto pregiudizievoli.
Così come gli altri 12 imputati tra varie figure piramidali della Bnl: il vice presidente Sergio Pietro Erede; l'amministratore delegato e direttore generale Fabio Gallia; il responsabile della divisone "Retail e Private" Stefano Calderano; il responsabile del mercato privato Roberto Fredella; il responsabile delle rete territoriale, da ottobre 2012 direttore generale Marco Tarantola; il responsabile del "mercato retail" Alessandro D'Agata; il responsabile della divisione "corporate ed investment banking" Nicola D'Anselmo; il manager responsabile della divisione commerciale nonché direttore rischi e membro del comitato di direzione della Bnl Massimo Bonciani.
Gli imputati più "locali" son il direttore di aria territoriale di Puglia Nord e Molise Antonio Zagari; il quadro-direttivo responsabile della clientela business dell'area "retail & private" Puglia Nord e Molise-direzione territoriale Sud Bnl Vincenzo Pirro; il responsabile (nel 2008) del "custode desk" di Barletta Sud "gestore imprese Bnl" Pietro Augusto Esposito; e la direttrice della filiale di Corato, dove fu sottoscritta l'operazione oggetto dell'indagine, Isa Ernestina Sciscioli.
L'indice del pubblico ministero Michele Ruggiero, che coordinò le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, fu puntato finirono i prodotti finanziari Interest Rate Swap (IRS), che la società avrebbe ignorato e comunque ritenuto pregiudizievoli.